Tag: ricette con bimby

Il pranzo da spiaggia – La Cucina Italiana

Il pranzo da spiaggia - La Cucina Italiana

Come organizzare e cosa portare per il pranzo da spiaggia: trucchi e cose da ricordare per un perfetto picnic sulla sabbia

Il pranzo in spiaggia porta con sé l’aroma delle vacanze: pura libertà, tanto relax e voglia di godersi il mare fino all’ultimo minuto di sole. L’importante è organizzarsi al meglio e puntare sulla semplicità. Sì, perché anziché il solito panino acquistato all’ultimo minuto portare in spiaggia i cibi che ami sarà un modo per prenderti cura di te e organizzare un pasto all’insegna del benessere. Anche in spiaggia.

Pranzo in spiaggia: cosa portare da bere

L’idratazione è fondamentale. Ricorda che è necessario bere prima di avvertire lo stimolo della sete. L’acqua disintossica, aiuta la diuresi favorendo l’eliminazione delle tossine, sgonfia e stimola la rigenerazione cellulare. Ecco un buon motivo per bere tanto e spesso, soprattutto in spiaggia. Bere due bicchieri d’acqua prima dei pasti aiuta il senso di sazietà: aggiungi un’insalata rinfrescante e il gioco è fatto.

Per avere tutto ciò che ti serve per la giornata al mare fai il pieno di bottiglie d’acqua e conservale in un frigo portatile oppure lascia che si raffreddino direttamente immerse nell’acqua. Attenzione alle bibite gassate e le bevande ricche di zucchero: costituiscono una tentazione allettante, tuttavia dissetano solo temporaneamente. Cosa ne dici di preparare il tè freddo direttamente a casa? Ti basta inserire due bustine di tè, o un infuso di fiori, in una bottiglia di acqua tiepida, poi metti in frigo e lascia riposare per una notte. Se desideri una bevanda dissetante per la spiaggia sfrutta il potere degli agrumi: spremi un limone o un’arancia nell’acqua e aggiungi la menta fresca o un rametto di rosmarino, prezioso contro la spossatezza e indicato per chi soffre di pressione bassa.

Ricette per il pranzo in spiaggia

Toast e tramezzini rappresentano un classico intramontabile del pranzo in spiaggia: li amiamo perché sono sfiziosi e stuzzicano il gusto. E allora perché non cogliere l’occasione per prepararli con tanti ingredienti salutari e freschi? Trasforma il solito club sandwich all’insegna del benessere utilizzando pane tostato, avocado, salmone affumicato e tante verdure alla griglia.

pranzo-spiaggia

Puoi sfruttare i vasetti che hai in casa come contenitore per una salsa speciale. Dallo la celebre ricetta greca con salsa yogurt, cetriolo e aneto, al guacamole, con il sapore inconfondibile dell’avocado, il fresco sapore delle salse sarà una delizia per il palato. Sì alle verdure di stagione, come il pomodoro, che in questo periodo dell’anno offre l’occasione per insalate e contorni: tagliato a cubetti, insieme a olio extravergine e basilico, è perfetto per una semplice e gustosa bruschetta con pane integrale. A proposito, non dimenticare di portare con te melone e anguria, i frutti simbolo dell’estate, già tagliati a pezzi e pronti per l’assaggio: il tuo pranzo in spiaggia sarà perfetto.

 

Perdere peso senza ridurre le calorie: la dieta dell’orologio

Perdere peso senza ridurre le calorie: la dieta dell’orologio

Il programma alimentare è stato studiato dal Pennington Biomedical Research Center e prevede che tutti e tre i pasti principali vengano consumati nell’arco di sei ore

Le diete non fanno per voi, perché non riuscite a ridurre a lungo il numero di calorie ingerite ogni giorno? È un problema comune: i tassi di fallimento delle diete, secondo le statistiche, si aggirano intorno al 95%. Ma adesso una nuova ricerca ha individuato un “segreto” per bruciare i grassi in eccesso senza modificare la quantità delle calorie nel piatto. Secondo lo studio condotto dalla ricercatrice italiana Eleonora Poggiogalle del Pennington Biomedical Research Center in USA con l’équipe di Eric Ravussin e Courtney Peterson (e attualmente a La Sapienza Università di Roma), il segreto è consumare i tre pasti della giornata nell’arco di appena sei ore.

La dieta dell’orologio: gli orari
Si parte alle 8 del mattino con la prima colazione, si pranza alle 11 e si cena alle 14 del pomeriggio. Nelle 18 ore fra l’ultimo pasto e il primo del giorno successivo, invece, si digiuna. Questa «dieta dell’orologio» determina anche la diminuzione dell’appetito, e quindi può essere seguita senza troppi sforzi e senza neppure dover ridurre la quantità di zuccheri e grassi ingeriti. È un’alimentazione bilanciata: apporta il 50% di carboidrati, il 35% di grassi e il 15% di proteine, che però devono essere assunti rigorosamente nella prima parte della giornata.

L’esperimento
Per dimostrare l’efficacia di questo programma alimentare, gli studiosi hanno chiesto a pazienti in sovrappeso, tra i 20 e i 45 anni, di consumare colazione, pranzo e cena nell’arco di 12 ore, dalle 8 alle 20, per quattro giorni di seguito. Per i successivi quattro giorni, invece, l’arco di tempo in cui consumare i pasti è stato ridotto dalle 8 alle 14. In questa seconda fase, i ricercatori hanno riscontrato una riduzione dei livelli di grelina, l’ormone responsabile dell’aumento del «senso di fame». Il fattore di fondamentale importanza è stato il digiuno di 18 ore, che permette di ottimizzare lo smaltimento dei grassi senza effetti negativi sulla salute.

Cervinia, cena (regale) con vista sui ghiacciai

Cervinia, cena (regale) con vista sui ghiacciai

Un weekend al mitico Hotel Hermitage, tra tavoli panoramici, ospiti regali e pin nic ad altissima quota

Ha accolto famiglie reali (l’ultima, quella Svedese al completo) e capi di Stato eppure lo storico l’Hotel Hermitage Restaurant &Spa, incastonato nei prati di Breuil-Cervinia, in principio era un umile ricovero di pietra, in un boschetto tra i larici. Vuole la leggenda infatti che nell’alto Medio-Evo Santo Teodulo valicò le Alpi per convertire le popolazioni nell’attuale Svizzera. Nella sua salita verso il colle che ora porta il suo nome, a 3.500 mt, si fermò in un umile capanno. Oggi al suo posto, a 2000 metri, tra larici secolari, sorge questo cinque stelle lusso, parte dal 1993 della catena internazionale Relais & Châteaux , ma gestito dagli Anni ’70 dalla famiglia Neyroz, una lunga tradizione nell’ospitalità tra queste montagne.

Una storia ospitale

«Ogni stanza ha una sua storia«, ci spiega Corrado Neyros, Direttore dell’hotel e quinta generazione nell’attività di famiglia «abbiamo appena restaurato alcune suite ma senza esagerare: chi viene qui vuole ritrovare la stessa magia che lo affascina da sempre insieme al calore di casa. Già i miei bisnonni materni gestivano un hotel a Villeneuve. Che poi, più che un hotel era un cambio di cavalli con ristorazione dove però anche il re sostava». Oggi l’hotel, una dimora di pietra e legno con spettacolare affaccio su prati e boschi, ma soprattutto sulle Alpi e i suoi ghiacciai perenni, conta 38 camere, tutte personalizzate e arredate con pezzi di antiquariato locale, una spa e due ristoranti. L’Hotel è celebre per la lunghissima stagione sciistica invernale che inizia a fine ottobre e finisce a maggio, l’Heritage è un Paradiso per sciatori anche in estate (dal 15 luglio a fine settembre). Anche durante questo periodo infatti si può approfittare del “pacchetto sci”: 23 km di piste sempre innevate sul ghiacciaio del Plateau Rosa. Per gli ospiti può essere organizzato anche un cestino per il pin-nic o il «glam camp», una notte in quota in un rifugio ma con tutti i comfort previsti dall’Heritage. A disposizione su richiesta, se non volete lanciarvi in arrampicate e ferrate, c’è infine anche un elicottero.

Pizza o foie gras?

L’offerta gourmand d’state inoltre, raddoppia. complice un dehor naturale con un delizioso prato- solarium con tanto di orto biologico e fontana zampillante, dove fare colazione, pranzo o uno spuntino veloce con un menù stagionale. In carta anche  piatti storici dell’hotel come gli Gnocchi ripieni al ragù di cervo con tartufo nero, semplici insalate o piatti elaborati come la Coscia di faraona ripiena di pistacchi. A qualsiasi ora invece, abbiate un languirono, ci sono club sandwich al salmone o i miniburger di Fassona. Infine una selezione di pizze (ottima quella ai porcini).
La sera invece apre i battenti La Chandelle, il ristorante dell’hotel aperto anche al pubblico esterno.
Prima però è d’obbligo una tappa al bar, nella hall decorata con vedute alpine del XVIII e XVIX secolo. Se volete assaggiare qualcosa di molto «local» optate per un vin brûlé bianco oltre ai classici della miscelazione o al classico liquore digestivo genepì (a base di artemisie alpine macerate in alcol) o al liquore di pigne, quest’ultimi preparati appositamente per l’albergo. Spostandosi a La Chandelle, troverete ad accogliervi Gabriele Avanzi e la sua giovane brigata di cuochi. Lo chef collabora con Francesco Sposito, due stelle Michelin, della Taverna Estia di Brusciano (Napoli) per cui, in menù troverete molte citazioni mediterranee. Molto tipici sono invece una grande griglia (disponibile anche per il pranzo) con specialità di selvaggina, carne e pesce preparate al momento, e un impareggiabile carrello di formaggi, italiani e francesi, con una trentina di qualità, tra cui le celebri tome piemontesi in varie stagionature. A tavola si spazia da piatti caratteristici della cucina valdostana come il Risotto alla Valpellinentze, rivisitazione dell’omonima zuppa con burro fuso e toma agli Spaghetti mantecati con acqua di pomodoro servito con tartare di Fassona. Surreali e delicati gli antipasti tra cui una Ciliegia di foie gras su letto di cacao con pan brioche. pane e grissini sono preparati ogni giorno dallo chef e dal suo team come i dolci del resto, come la celebre mousse al cioccolato bianco o il sorbetto al cocco e ananas, servito in un guscio di cioccolato, o il gelato al basilico con macedonia di fragole. Da provare, con i formaggi infine, la selezione di mieli biologici, provenienti da tutta Italia. Completa il quadro una cantina, che contempla oltre 900 etichette curate dal sommelier e martire di sala Simene Grange. Attorno a voi, oltre ai commensali, ci saranno le grandi finestre che incorniciano le Alpi e il Cervino. Per un’atmosfera più raccolta invece, c’è la “Cantinetta”, un locale intimo, dove cenare immersi tra etichette pregiate. Anche frutta e verdura sono bio e vengono dall’orto dell’hotel nella vicina Antey. Erbe e insalate sono invece coltivate nel giardino della struttura, bello come un giardino.

Golf in quota, spa alpina o pedalata tra i ghiacciai?

Tavole spettacolari a parte, l’hotel è una mecca anche per gli amanti dello sport. Oltre al pacchetto sci, si può andare in bici sul ghiacciaio o, sempre con una bike elettrica fornita dall’hotel, andare ad esplorare la zona. Tra le mete più vicine e
suggestive, il Lago Blu, uno specchio d’acqua dal color zaffiro cangiante. Per rilassarsi c’è la spa The Art of Beauty by La Prairie con cinque cabine dedicate ai vari trattamenti. C’è inoltre una grande vasca di acqua pura di montagna, prelevata da una sorgente privata, con idromassaggi e giochi di luce, bagno turco e sauna. Golfisti da tutto il mondo vengono infine qui per un altro degli altri gioielli dell’Heritage: il campo da golf più alto d’Italia: 18 buche tra i prati fioriti ai piedi del Monte Cervino.

Proudly powered by WordPress