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tutti i motivi per cui fa bene all’organismo

Gustosi e versatili in cucina, i suoi chicchi sono ricchi di nutrienti preziosi per la salute e per la linea. Scoprite quali sono e in che modo sfruttarli al meglio a tavola. E tante ricette per piatti squisiti

Sugli scaffali dei supermercati oltre ai chicchi bianchi classici se ne trovano oramai di diversi tipi, tra cui il riso nero, conosciuto anche come riso Venere. Originario della Cina, è coltivato da tempo anche in Italia, specialmente nella zona della Pianura Padana, in particolare in Lombardia e in Piemonte. Profumato e saporito, è una varietà di riso integrale molto pregiata ricca di tante proprietà benefiche. Viste le sue virtù, può essere considerato un vero e proprio integratore naturale. È ricco, infatti, di vitamine, minerali, antiossidanti e altri nutrienti, utili per il buon funzionamento dell’organismo. Con l’aiuto della dottoressa Valentina Schirò, biologa nutrizionista specializzata in Scienza dell’alimentazione, vediamo quali sono e perché conviene portarlo in tavola.

Cosa contiene

Il riso nero è uno scrigno di benessere. «Dopo la cottura e il suo raffreddamento fornisce “amido resistente” che si comporta in maniera simile alle fibre: aiuta a mantenere e sviluppare la flora batterica intestinale, favorendo la crescita dei batteri “buoni”. Ha, poi, il vantaggio di non contenere glutine, quindi può essere consumato tranquillamente anche da chi soffre di intolleranze», ci spiega. Inoltre, è amico del buonumore. «Grazie alla sua ricchezza di vitamine del gruppo B, di minerali come il magnesio e il potassio e di triptofano, contrasta la stanchezza e lo stress, favorendo il benessere psicofisico».

Riso Venere: 20 ricette che vi ispireranno

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Cos’ha di diverso rispetto alle altre varietà

«Rispetto a quelli bianchi e a quelli semintegrali, i suoi chicchi neri dalla forma allungata e tondeggiante, racchiudono per esempio una maggiore percentuale di antiossidanti, tra cui gli antociani e gli acidi grassi essenziali, che hanno proprietà antinfiammatorie. Rispetto ai chicchi bianchi, hanno poi meno zuccheri e più fibre, che aiutano a stabilizzare i livelli di glicemia nel sangue e a evitare i picchi di insulina, responsabili degli attacchi di fame, favorendo il mantenimento del peso forma. Inoltre, assicurano quantità superiori di ferro, un minerale prezioso per contrastare debolezza e anemia» spiega l’esperta.

Come prepararlo

Versatile in cucina, può essere mangiato sia caldo che freddo, prestandosi a tante ricette gourmet. Dai risotti alle insalate, passando per le torte salate e per quelle dolci. Per lasciare intatto il sapore e tutte le sue proprietà benefiche, l’ideale suggerisce l’esperta «è non risciacquarlo sotto l’acqua e cuocerlo al vapore. In questo modo si preservano minerali e vitamine idrosolubili come quelle del gruppo B, che in acqua si disperderebbero».

Volete saperne di più? Scoprite nella gallery gli altri benefici del riso nero

Ricetta Pacchero alla «nostra Norma»

  • 500 g pomodori datterini
  • 300 g paccheri
  • 300 g ricotta fresca
  • 2 melanzane
  • una cipolla di Tropea
  • basilico
  • ricotta affumicata
  • olio extravergine di oliva
  • sale
  • pepe

Per la ricetta del pacchero alla «nostra Norma» del Bicerìn, tagliate le melanzane a cubetti con
la buccia (se preferite, anche senza). Se hanno molti semi, cospargetele di sale e lasciate spurgare l’acqua di vegetazione per 1 ora in un recipiente forato. Infornatele poi a 180°C per 30 minuti. Frullatele, mescolatele poi con la ricotta fresca, regolate di sale: dovrete ottenere una crema piuttosto consistente. Raccoglietela in una tasca da pasticciere.
Per la salsa di pomodoro: cuocete brevemente i datterini in un velo di olio con la cipolla di Tropea e il basilico. Frullate e passate al setaccio. Se serve, aggiungete un pizzico di zucchero per regolare l’acidità.
Per la pasta: cuocete i paccheri fino a tre quarti della cottura indicata sulla confezione. Scolateli e conditeli con un filo di olio.
Per servire: Distribuite la salsa di datterini su un piatto che possa andare in forno, riempite i paccheri con la crema di melanzane e poneteli sulla salsa in verticale. Infornate a 200°C per 3 minuti. Servite infine con la ricotta affumicata grattugiata al momento. Condite con basilico fresco a pezzetti e un filo di olio.

RISOTTO con CIME di RAPA e TALEGGIO

Ingredienti: 500g riso Carnaroli, 420 cime di rapa tagliuzzate, 150ml vino bianco, 1.5lt brodo vegetale, 160g taleggio a dadini, 25g doppio concentrato di pomodoro, 1 spicchio di aglio, 1 peperoncino secco, olio, sale

Riunire in un tegame le cime di rapa con l’aglio schiacciato, il peperoncino sbriciolato, 3 cucchiai di olio, una presa di sale e rosolare a fiamma vivace per 5 minuti. Aggiungere il riso, lasciare insaporire 2 minuti, poi innaffiare con il vino e farlo sfumare. Diluire con il brodo caldo, correggere di sale, riportare a bollore e cuocere il risotto 14 minuti, mescolandolo di tanto in tanto. Aggiungere il concentrato di pomodoro e proseguire la cottura per altri 3 minuti. Spegnere il fuoco, unire il taleggio, mescolare vigorosamente, mettere il coperchio e lasciare mantecare il risotto 3 minuti, prima di servirlo in tavola caldo e filante.

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