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Premio Masi 2023: tutti i premiati di quest’anno

La Cucina Italiana

È tra i più attesi dell’anno, il Premio Masi: il riconoscimento che Masi Agricola – tra le più importanti aziende vitivinicole italiane e punto di riferimento per l’eccellenza dell’Amarone – assegna con la sua Fondazione Masi. Un premio che da 42 anni va a cinque personalità che si sono distinte nel campo culturale, scientifico, artistico, in Veneto e non solo.

In questo 2023 così turbolento e incerto, la commissione ha scelto come fil rouge del premio «Radici e Prospettive»: un’apparente contraddizione in termini, ritenuta necessaria. «Rappresenta l’unica via possibile per tutti noi che amiamo tenere care le nostre preziose tradizioni e insieme guardare avanti, innovare», ha spiegato la presidente della Fondazione Masi, la scrittrice, giornalista Isabella Bossi Fedrigotti. «In un’epoca in cui l’incertezza permea pensieri e comportamenti, l’ancoraggio alle radici non può essere una catena che inibisce il cambiamento, ma piuttosto la certezza di avere una linfa che alimenta l’esplorazione di strade nuove», ha proseguito, annunciando i nomi dei vincitori.

I vincitori del Premio Premio Masi Civiltà Veneta 2023

Cominciando dai vincitori del Premio Masi Civiltà Veneta, il riconoscimento a tre personalità venete per nascita o adozione che si sono distinte nei campi della cultura, della scienza, dell’innovazione: Mario Cannella, lessicografo triestino, curatore del vocabolario Zingarelli e instancabile indagatore e divulgatore, Andrea Rinaldo, ingegnere idrologo veneziano, professore di costruzioni idrauliche all’Università di Padova, Direttore del Laboratorio di ecoidrologia dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna e primo italiano ad avere vinto lo Stockholm Water Prize, e Stevanato Group, industria farmaceutica che da una piccola bottega è diventata azienda leader mondiale nel settore medicale, quotata alla borsa di New York.

Andrea Rinaldo e il suo team

I vincitori del Premio Masi Internazionale Civiltà del vino 2023

Il Premio Masi Internazionale Civiltà  del vino, che premia invece le personalità più rappresentative che hanno contribuito a livello internazionale a esaltare l’antica cultura della vite e del vino, quest’anno va a Yuko e Shin Kibayashi, fratelli e autori del manga seinen (per lettori giovani e adulti) sul vino ‘Kami no shizuku’ – ‘Le gocce di Dio’: un’opera tirata in oltre 500.000 copie settimanali e tradotta in diverse lingue che racconta la scoperta del vino come iniziazione e rivelazione. I fratelli giapponesi sono infatti stati premiati per l’importante contributo alla comprensione e alla promozione dell’antica cultura del vino attraverso una forma di comunicazione originale e del tutto nuova. Lo ha sottolineato il vicepresidente della Fondazione e presidente di Masi, Sandro Boscaini: «La giuria del Premio Internazionale Civiltà del Vino non poteva essere più in sintonia con ‘Radici e Prospettive’. Ha premiato infatti un mezzo comunicativo del vino, il manga, che già dal suo nascere in Giappone e in prospettiva in tanti paesi recentemente aperti al vino, ne propone l’apprezzamento nel rispetto di un simbolo di cultura antica. In generale una comunicazione più appealing per i giovani».

Ricetta Bruschette di lattuga alla greca

Ricetta Bruschette di lattuga alla greca

Non chiamatela insalata. Qui la lattuga diventa la base per un delizioso antipasto, le bruschette di lattuga alla greca. Seguite i nostri consigli per sceglierla e conservarla al meglio.

Come si sceglie una buona lattuga? Osservatela: il colore dev’essere verde brillante. Le punte delle foglie, il torsolo e la base del cespo chiari e integri. Infine tastate il cespo: deve essere sodo, compatto e croccante. 

Quali varietà prediligere? A noi piacciono in particolare la Lollo, l’Iceberg detta anche Brasiliana, la Romana o Marulla e la Gentile; alla classica Cappuccio prediligete invece la baby lattuga, più delicata. Tutte molto versatili, ma di diverse consistenze, da usare dall’antipasto al dolce. 

Come si conserva la lattuga? L’ideale è riporla in una busta di carta, o in un canovaccio umido e poi tenerla nel cassetto più basso del frigorifero. 

Un’idea sostenibile per utilizzare l’intero cespo di lattuga? Come base per degli involtini primavera, in versione vegetale: tagliate le coste, la base e il cuore della lattuga a tocchetti e saltateli in padella con poco olio e altre verdure a dadini. Farcite le foglie con il misto, freddo, chiudendole a pacchetto: saranno uno sfizioso antipasto.

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