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Antipasti di mare: 4 idee facili e veloci

Antipasti di mare: 4 idee facili e veloci

Voglia di portare in tavola un po’ di mare? Dal tonno al salmone, dai gamberi alla capasanta, con questi 4 antipasti a base di pesce, non sbaglierete e farete un figurone!

Estate, voglia di sole, di leggerezza e di… mare, anche a tavola! Chi sostiene che cucinare il pesce sia dispendioso a livello di energie, tempo e denaro, si sbaglia: con pochi ingredienti – anche economici – e in poco tempo si possono ricavare dei manicaretti niente male.

Come gli antipasti che vi stiamo per proporre: 4 idee originali, davvero facili, veloci e originali!

Qui sotto trovate le ricette, nella gallery, invece, qualche consiglio per gli abbinamenti e la conservazione dei piatti.

Bruschette al tonno

Cominciamo con qualcosa che di sicuro avete già in casa, come queste bruschette alternative. Procuratevi: 150 gr di formaggio caprino, 180 gr di gorgonzola, 1 baguette, 3 scatolette di tonno piccole (o 1 grande), erba cipollina qb. Fate così: per prima cosa in una ciotola unite i due formaggi e mescolate bene, per ottenere una crema omogenea (se il gorgonzola non è gradito, si può omettere dalla ricetta). Sgocciolate il tonno e spezzettatelo grossolanamente, poi fate un trito fine di erba cipollina, infine tagliate la baguette a rondelle e tostatele leggermente. Ora farcite i dischi di pane con uno strato di crema al formaggio, su cui metterete del tonno a pezzetti e una spolverata di trito di erba cipollina. Sistemate i dischi farciti su un piatto capiente e servite in tavola.

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Gallette di riso con gamberi e avocado

Quando si nominano le gallette, pare sempre di mangiare qualcosa di insapore. Ma con questo piatto vi ricrederete. Procuratevi: 8 gallette di riso, 8 gamberi, 1 avocado, 1 cetriolo, 200 gr di formaggio spalmabile, 1 cucchiaio di olio evo, erba cipollina qb. Fate così: partite dai gamberi, i più laboriosi da preparare. Ripassateli in padella con un filo d’olio per pochi minuti, fino a quando non diventeranno arancioni. Quindi puliteli, rimuovendo la testa, il guscio e l’intestino. Ora passate all’avocado: dopo averlo sbucciato e rimosso il nocciolo, tagliatelo a fette. Tagliate a fettine anche il cetriolo. Tritate finemente l’erba cipollina. Ora assemblate gli ingredienti: su ogni galletta, spalmate un velo di formaggio, poi il cetriolo, la fetta di avocado, infine il gambero. Spolverate con il trito e servite. Se le gallette non sono gradite, utilizzate dei crackers.

Ventagli di salmone, kiwi e pompelmo

Il salmone è un pesce davvero versatile, che richiede poca lavorazione per essere consumato. Procuratevi: 200 gr di salmone affumicato, formaggio fresco di capra, erba cipollina, olio extravergine d’oliva, pepe nero. Fate così: stendete su un foglio di carta da forno le fettine di salmone. Dovrete formare un rettangolo di 20×10 centimetri sovrapponendole. Spalmate la superficie con il formaggio di capra che avrete precedentemente condito con olio evo e pepe. Arrotolate il salmone aiutandovi con la carta forno, trasferitelo nella pellicola e mettetelo in frigo per un’oretta. Eliminate poi la pellicola, tagliate il rotolo a rondelle, e servitele con un filo d’olio, erba cipollina tritata e qualche grissino o pane croccante.

Polpa di capasanta al pesto verde

La capasanta è un mollusco apprezzato, ma poco sfruttato in cucina. Provatelo così, procurandovi: 6 polpe di capasanta, 4 pomodori pachino, 1 spicchio d’aglio, 2 cucchiai di olio evo, prezzemolo, basilico, timo e sale qb. Fate così: scottate in una padella antiaderente le polpe di capasanta, fino a che la superficie non diventa dorata. Poi preparate il pesto, mettendo nel mixer le erbe aromatiche, l’aglio e i due cucchiai di olio evo. Tritate tutto, fino a che non ottenete una cremina liquida. Lavate i pomodori, tagliateli a cubetti. Ora assemblate sul piatto di portata: come base un cucchiaio di pesto, poi la polpa di capasanta, in cima un cucchiaino di pomodori a dadini. Buon appetito!

La sfoglia più lunga del mondo, il record a Forlimpopoli

La sfoglia più lunga del mondo, il record a Forlimpopoli

Il primato da battere era di 125 metri: è stato ampiamente superato, con una super sfoglia di 177 metri e 72 centimetri

La sfoglia tirata al mattarello più lunga del mondo: è il primato raggiunto dalla città di Forlimpopoli, in provincia di Forlì – Cesena, in Emilia Romagna, durante la Festa Artusiana, che la scorsa settimana ha celebrato i 200 anni dalla nascita del gastronomo e letterato Pellegrino Artusi.

Il record da battere era di 125 metri (realizzato lo scorso anno a Fico Eataly World di Bologna. Quello precedente, in occasione di Expo 2015 a Milano) ed è stato ampiamente superato, con una super sfoglia che misurava 177 metri e 72 centimetri. Le sfogline e gli sfoglini che hanno dato la loro disponibilità per tentare il primato internazionale erano più di cento, dalla signora di 96 anni, la più anziana di tutti, alla ragazza di 15, la più giovane: hanno impastato uova e farina (avevano a disposizione, ciascuno, 6 uova per stendere due metri di sfoglia) insieme ai volontari che hanno dato la loro disponibilità, ma anche alla sindaca Milena Garavini, agli assessori, ai primi cittadini delle legislature passate.

I membri dell’Associazione Mariette e i loro amici sfogline e sfoglini, in realtà, sarebbero riusciti ad andare anche ben oltre i quasi 178 metri di lunghezza, ma, in via Costa, dove è stato battuto il record mondiale, non c’erano abbastanza tavoli dove stendere tutta la pasta fresca che era stata preparata.

Infatti, in mezz’ora, le sfoglie erano tutte tirate, poi sono state unite una all’altra per coprire tutti i tavoli che erano stati predisposti per battere il record. Ma – si è scoperto presto – non c’era abbastanza posto dove appoggiare tutta la pasta. Volontari e cittadini hanno cercato di portare altri tavoli, ma neanche allora lo spazio era sufficiente per tutta la sfoglia che era stata preparata. Così è cominciata la misurazione, che ha confermato che non solo gli sfoglini di Forlimpopoli hanno superato il record precedente, ma hanno anche raggiunto un primato davvero notevole.

 

La carbonara monferrina con asparagi e toma

La carbonara monferrina con asparagi e toma

Se vi piacciono le variazioni sui piatti classici, provate la carbonara monferrina, una ricetta che viene dal Piemonte e che non vi lascerà delusi

Di carbonara ce n’è una sola sì, ma questo piatto è così amato che ne esistono tante interpretazioni. È il caso, per esempio, della carbonara monferrina, piatto tipico piemontese che prevede la pancetta, gli asparagi, e il formaggio per un’esplosione di gusto e freschezza da far invidia alla ricetta classica della carbonara romana.

La preparazione, come tutte quelle che riguardano la carbonara, è semplice e molto veloce, l’ideale per un pranzo o una cena da organizzare all’ultimo minuto, ma senza mai rinunciare a portare in tavola un primo piatto sorprendente.

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La ricetta della Carbonara monferrina

Per preparare la carbonara piemontese vi serviranno: 500 g di pasta lunga, 1 mazzo di asparagi freschi o surgelati, 50 g di toma, 2 tuorli, 100 g di pancetta di maiale, 50 cl panna fresca, parmigiano grattugiato, burro, aglio, sale, pepe e olio extra vergine di oliva.

Procedimento

Si inizia lavando e pulendo gli asparagi, privandoli della parte più dura e tagliandoli a rondelle. In una padella antiaderente si prepara poi un soffritto con burro (oppure olio extra vergine per chi vuole una ricetta più leggera), aglio e pancetta tagliata e listarelle o dadini. Quando la pancetta è dorata bisogna spegnere il fuoco e togliere l’aglio.

In una pentola capiente si mette quindi a bollire l’acqua e si butta la pasta.

Solo a questo punto vanno aggiunti alla pancetta gli asparagi, un po’ di sale e pepe e un po’ di acqua di cottura per farli cuocere in maniera uniforme. Bastano pochi minuti (magari a padella coperta) per far intenerire gli asparagi.

In una scodella a parte bisogna quindi amalgamare la panna con la toma, aggiungere i tuorli, due cucchiai abbondanti di parmigiano e un po’ di pepe. Quando la pasta è al dente, il composto con la panna e la toma va aggiunto al soffritto di asparagi e pancetta e, a fuoco spento, bisogna mantecare per una ventina di secondi tutti gli ingredienti.

La carbonara monferrina è pronta per essere portata in tavola. Il consiglio è quello di un’ultima spolverata di parmigiano e pepe per un sapore ancora più deciso e gustoso.

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