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Torta di arance con yogurt greco

Torta di arance con yogurt greco

Come la fanno in Grecia la torta all’arancia? La ricetta della mamma di Vasiliki, patron del ristorante Vasiliki Kouzina di Milano, prevede yogurt, olio vegetale e del succo di arancia fresco. “Ricordo sempre la frase che diceva mia mamma – racconta Vasiliki, originaria di Kalamata – bisogna lasciare che si sciolga in bocca! Ed è esattamente così. Affascinante, attraente, nutriente, leggera, succulenta, materna e piena di aromi! La portokalopita, torta d’arancia, è un “privilegio”, un dolce tradizionale del Peloponneso,, solitamente preparato per i matrimoni!”

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Ingredienti per 4 persone
250 g yogurt greco
250 g zucchero semolato
225 g olio di semi di girasole
230 g succo d’arancia fresco
scorza arancia
4 uova
semola rimacinata
30 g lievito in polvere per dolci
zucchero a velo
foglioline di menta

Procedimento
Per prima cosa unire in una bacinella grande tutti gli ingredienti liquidi: yogurt greco, olio di semi di girasole, uova, succo d’arancia fresco e grattugiare la scorza di due arance poi con una frusta amalgamare bene il composto. A questo punto unire le polveri: zucchero, pasta fillo secca e lievito in polvere. Con una frusta, sbattere il composto per renderlo liscio e omogeneo, privo di grumi.

Imburrare una tortiera da 24/26 cm di diametro, cospargerla con la semola rimacinata, versare il composto e cuocere la torta in forno a 165 gradi per 20 minuti.

Prima di gustarla, spolverare con zucchero a velo e guarnire con qualche fogliolina di menta.

 

Involtini di verza, la ricetta classica e la variante light

Involtini di verza, la ricetta classica e la variante light

Come fare gli involtini di verza con la carne usando pochi semplici ingredienti di stagione proposti in versione tradizionale e leggera

Gli involtini di verza con la carne sono un grande classico lombardo che non ci stanca mai. Sono perfetti per valorizzare la verza e cucinare un piatto unico con pochi e gustosi ingredienti. Ma come si preparano? La ricetta degli involtini di verza classici prevede l’uso della carne di maiale, ma si possono preparare anche con la salsiccia, con il pesce e le verdure. Per quanto riguarda i metodi di cottura poi, si può optare per il classico in pentola, per una cottura al forno, al vapore o puntare tutto su una gustosissima frittura. Ma prima di pensare alle varianti, ripassiamo insieme la ricetta classica.

Involtini di verza classici

Ingredienti per 4 persone

500 g polpa di maiale, 8 grandi foglie di verza, 1 scalogno mondato e tritato, 1 uovo, 1/2 bicchiere di vino bianco, burro, alloro, rosmarino, salvia, grana grattugiato, uvetta, pangrattato, olio extravergine di oliva, sale, pepe

Come si preparano gli involtini di verza

Mettete a bagno un cucchiaio di uvetta e scottate le foglie di verza in acqua bollente salata per 5’; sgocciolatele e immergetele via via in una ciotola di acqua fredda per fissarne il colore, quindi asciugatele su un canovaccio. Sgrassate e tagliate la carne a dadini. Stufate lo scalogno con un cucchiaio di olio e una noce di burro per un paio di minuti, unitevi la carne, un rametto di rosmarino, 2 foglie di alloro, 3 di salvia, sfumate con il vino, coprite con il coperchio e cuocete per circa 15’, salando e pepando a metà cottura. Sminuzzate la carne e mescolatela in una terrina con l’uovo, l’uvetta strizzata, un cucchiaio di pangrattato e uno di grana; distribuite il ripieno sulle foglie di verza ben stese e chiudetele a involtino. Rosolateli in un filo di olio per 6-7’, fino a doratura. Serviteli caldi.

Involtini di verza light

Ingredienti per 4 persone

500 g polpa di manzo macinata, 8 grandi foglie di verza, 1 scalogno mondato e tritato, 1/2 bicchiere di vino bianco, alloro, rosmarino, olio extravergine d’oliva, sale, pepe

Come si preparano gli involtini di verza light

Scottate le foglie di verza in acqua bollente salata per 5’; sgocciolatele e immergetele via via in una ciotola di acqua fredda per fissarne il colore, quindi asciugatele su un canovaccio. Stufate lo scalogno e le erbe tritati in un velo d’olio extravergine d’oliva, rosolate la carne trita, sfumate con il vino e regolate di sale e pepe. Distribuite il ripieno sulle foglie di verza e chiudete a involtino. Fate cuocere a vapore per 10′ e servite caldi.

Involtini di verza vegetariani ripieni di riso

Ingredienti per 4 persone

250 g riso tipo basmati, 50 g di carote, 50 g di broccoli, 50 g di cipolle, 50 g piselli, 50 g zucchine, 8 grandi foglie di verza, 1 scalogno mondato e tritato, alloro, rosmarino, olio extravergine d’oliva, sale, pepe

Come si preparano gli involtini di verza vegetariani

Cuocete il riso, scolatelo mettete da parte e lasciate intiepidire. Scottate le foglie di verza in acqua bollente salata per 5’; sgocciolatele e immergetele via via in una ciotola di acqua fredda per fissarne il colore, quindi asciugatele su un canovaccio. Stufate lo scalogno, le erbe e le verdure tritate in un velo d’olio extravergine d’oliva e regolate di sale e pepe. Mescolate le verdure stufate con il riso e distribuite il ripieno sulle foglie di verza e chiudete a involtino, legandoli con uno spago. Friggete in olio bollente finché la foglia non sarà croccante oppure cuocete in pentola o a vapore come spiegato sopra.

Involtini di verza, le nostre ricette

prezzi di alcuni alimentari al ribasso

prezzi di alcuni alimentari al ribasso

L’emergenza Coronavirus comincia a fare sentire i primi contraccolpi sul prezzo (al ribasso) dei generi alimentari

Non è solo il clima, quest’anno, a stravolgere il mercato della frutta e della verdura (le primizie sono arrivate con un mese di anticipo, dopo l’inverno anomalo, con temperature bollenti e privo di precipitazioni significative). Anche l’emergenza Coronavirus, con tutte le norme stabilite per cercare di contenere l’epidemia, comincia a far sentire i primi – e già pesanti – contraccolpi sul commercio dei generi alimentari. Ristoranti, bar e locali per la ristorazione hanno dovuto chiudere i battenti, e molti dei prodotti di stagione che venivano utilizzati in grande quantità dalla ristorazione sono rimasti invenduti e adesso vengono proposti a prezzi davvero stracciati.

I prodotti invenduti

Un esempio è il pesce: i ristoratori di Milano, i principali acquirenti sul mercato italiano, non lo stanno acquistando. Ma, allo stesso tempo, i pescivendoli non possono disdire i contratti con pescherecci, perché rischierebbero di compromettere anche i loro accordi futuri. Il pesce, quindi, in questo momento si trova in vendita a un prezzo decisamente conveniente.

Un discorso analogo è valido anche per le fragole che, normalmente, vengono acquistate dalle pasticcerie e dai ristoranti: in questi giorni si possono acquistare a circa 3 euro al chilo, contro i 5 o 6 della scorsa settimana. Anche gli asparagi, in questa stagione, fanno di solito gola ai ristoratori, che li propongono volentieri in menu: oltre la metà della produzione viene assorbita dai locali. Quest’anno non succederà: adesso che è entrata nel vivo la raccolta in Puglia e in Maremma, è disponibile un’enorme quantità di prodotto, venduta a prezzi davvero minimi.

La mancanza di manodopera

La Coldiretti segnala anche un altro problema dovuto al Coronavirus: la mancanza di manodopera per i nuovi raccolti, anticipati per effetto dell’inverno caldo. «Con i vincoli alla circolazione tra Paesi è a rischio più di un quarto del made in Italy a tavola che viene raccolto nelle campagne da mani straniere con 370mila lavoratori regolari che arrivano ogni anno dall’estero, soprattutto dall’Europa dell’est, come Romania, Albania, Bulgaria e Polonia. Sono molti i “distretti agricoli” del nord dove i lavoratori immigrati rappresentano una componente bene integrata nel tessuto economico e sociale come nel caso della raccolta delle fragole e asparagi nel Veronese, delle mele in Trentino, della frutta in Emilia Romagna, dell’uva, delle mele, delle pere e dei kiwi in Piemonte, dei pomodori, dei broccoli, cavoli e finocchi in Puglia».

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