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Pasta frolla per 100 biscotti

Pasta frolla per 100 biscotti

Innanzitutto preparate l’impasto base: unite in una ciotola burro, zucchero a velo e vaniglia e lavorate fino ad ottenere una crema, quindi aggiungete anche le uova e infine la farina.

Dividete l’impasto in 5 ciotole e unite: in 1 il cacao, in 1 la farina di mandorle, in 1 le gocce di cioccolato e in 1 zenzero e cannella; lasciate l’ultima parte neutra.

Amalgamate gli aromi nei rispettivi impasti, quindi avvolgete ognuno con della pellicola trasparente e lasciateli riposare in frigo per almeno 2 ore.

Iniziate a creare i vostri biscottini: io ho creato 2-3 diversi tipi di biscotti da ogni tipo di impasto, a seconda anche di come volevo decorare o farcire quella particolare formina: ad esempio sui fiorellini di frolla al cacao ho già applicato le ciliegie candite. Con l’impasto con le gocce di cioccolato ho fatto dei semplici cookies e con la frolla alla vaniglia ho ottenuto dei ferri di cavallo

Nelle forme a pallina schiacciate poi al centro con il dito (i cosiddetti fingerprint cookies) ho già messo il ripieno (marmellata e crema di pistacchi). Ho poi realizzato dei biscotti bucati per fare gli occhi di bue. E dei cordoncini intrecciati passati nello zucchero ho fatto dei simil danesi.

Iniziate a disporre i vostri biscotti sulla teglia rivestita di carta forno, leggermente separati tra loro.

Cuocete per circa 10 minuti (dipende dallo spessore della frolla) a 170°C in forno statico già caldo, poi lasciateli raffreddare.

Nel frattempo finite di preparate gli altri tipi di biscotti e disponete anche questi sulla teglia, sempre leggermente separati tra loro: per creare i gusci da riempire dopo la cottura io ho usato direttamente uno stampo per mini muffin.

Cuocete anche questi per 10-15 minuti o fino a doratura, sempre a 170°C.

Una volta completamente freddi, procedete con la decorazione: sciogliete separatamente i 2 tipi di cioccolato (fondente e bianco) e decorate a piacere i biscottini più semplici, aggiungendo anche granella di frutta secca o farina di cocco a piacere.

Farcite i biscottini che vanno farciti, usando marmellata, Nutella e crema di nocciole bianca.

La pasta frolla per 100 biscotti è pronta, i biscotti sono cotti, farciti e decorati, e non appena il cioccolato fuso si sarà asciugato potrete servirli.


gli abbinamenti gourmet | La Cucina Italiana

gli abbinamenti gourmet
| La Cucina Italiana

Lanciato lo scorso anno come World Aperitivo Day, ora si allarga su tre giorni e diventa l’Aperitivo Festival. Al Nhow Hotel di via Tortona 35 a Milano dal 26 al 28 maggio si succederanno eventi, masterclass e degustazioni dedicati al rito più amato dagli italiani. Aggiungiamo la nota di merito: tutta questa animazione servirà anche a raccogliere fondi per la Protezione Civile dell’Emilia Romagna.

L’Aperitivo Festival vedrà un susseguirsi di talk, degustazioni e appuntamenti molto interessanti e invitanti grazie agli ospiti protagonisti, dal peculiare accompagnamento musicale dei Food Ensemble fino all’aperitivo delle sciure milanesi con le Magnifiche Perennial passando dall’Agri-Aperitivo di Coldiretti e Campagna Amica. Andate sul sito ufficiale per trovare tutte le informazioni.

Quanto costano i biglietti per l’Aperitivo Festival?

I biglietti per partecipare ad Aperitivo Festival sono acquistabili tramite la piattaforma di ticketing Fever al costo di 35 euro. Parte del ricavato dei biglietti sarà devoluto a sostegno della Protezione Civile dell’Emilia Romagna, impegnata ad arginare l’emergenza sanitaria che ha colpito negli ultimi giorni la regione. Un segnale tangibile per contribuire ad aiutare le tante famiglie e imprese del territorio tragicamente colpite dall’alluvione.

Chiudiamo con un invitante piccolo assaggio virtuale attraverso la descrizione degli abbinamenti proposti dagli Chef Ambassador dell’Aperitivo Festival, che offriranno esclusivi pairing d’autore:

Sartù di riso in bianco di mamma Margherita, bontà genuina

Sartù di riso in bianco di mamma Margherita, bontà genuina

Per le polpettine

300 g macinato
150 g pane raffermo
50 g parmigiano
1 uovo
sale q.b.
pepe q.b.
1 l di olio per friggere

Per i funghi

500 g di funghi
50 g di burro
1 spicchio di aglio
olio di oliva
prezzemolo q.b.
sale q.b.

Per i piselli

400 g di piselli
1 scalogno
olio di oliva
sale q.b.

Per il risotto

600 g di funghi
50 g di burro
1 scalogno
1 bel bicchiere di vino bianco
olio di oliva
sale

Procedimento

Per le polpettine, mettete in una ciotola il pane raffermo spugnato, in un’altra più capiente, la carne macinata, l’uovo, il pepe, il sale e un 50 g di parmigiano. Strizzate il pane e aggiungetelo al composto che mischierete. Al termine dell’operazione prendete con l’indice e il medio (come se voleste rubare la marmellata da un barattolo) piccole quantità di impasto e create le “leggendarie” polpettine. Ora prendete una padella ampia, o una pentola profonda, riempitela del litro di olio e portate a temperatura per friggere le polpettine (N.B. mia madre friggeva in poco olio, io in tanto; chissà se questo è un altro motivo del gusto diverso del piatto). Lasciatele asciugare sulla carta assorbente.

Mondate i funghi, tagliando la base dove è ancora attaccata un po’ di terra, e pulite la testa con un canovaccio (in napoletano mappina). Una volta puliti, metteteli a testa in giù e tagliateli di lungo, purché a pezzi omogenei tra di loro. In una padella abbastanza larga mettete 40/50 g di burro, due fili di olio e fate soffriggere lo spicchio di aglio schiacciato. Una volta dorato, alzate la fiamma e versate tutti funghi, saltateli. Coprite con un coperchio. Dopo qualche minuto, salate, pepate e continuate a cuocere, finché non saranno più asciutti. A questo punto spegnete il fuoco, aggiungete il prezzemolo. In una padella con l’olio extravergine d’oliva mondate e tritate lo scalogno tritato. Appena questo comincia a dorarsi aggiungete i piselli. Poi un bicchiere di acqua e lasciate cuocere a fuoco moderato fino a che l’acqua non sia del tutto evaporata. Salate.

Per il riso preparate un brodo vegetale (prezzemolo, carota, sedano, cipolla, pomodoro in acqua bollente o il classico dado vegetale). Pulite lo scalogno, tritatelo e mettetelo da parte. Mettete il riso in un colapasta e sciacquatelo sotto l’acqua corrente (N.B. questa cosa mia madre non l’ha mai fatta). In una pentola capiente mettete il burro e tre fili di olio. Accendete il fuoco e tenetelo basso. Aggiungete lo scalogno e, quando dorato, alzate la fiamma e aggiungete il riso. Giratelo e rigiratelo sino a che i chicchi non diventino trasparenti, quindi versate il bicchiere di vino bianco e lasciate sfumare. A questo punto aggiungete il brodo vegetale poco alla volta. Attendete che il riso abbia assorbito il brodo e aggiungetene dell’altro fino a cottura al dente. Spegnete il fuoco e lasciate riposare.

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