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Viennetta fatta in casa: classica o speciale?

Viennetta fatta in casa: classica o speciale?

La celebre torta gelato si può fare in versione facile e casalinga. Ecco come prepararla e come variare la ricetta con ingredienti ancora più golosi

Preparare una torta gelato in casa è più facile di quanto sembri e ci sono tanti modi per farlo. Per esempio, se d’estate nel vostro freezer non manca mai la Viennetta, sappiate che potete provare a prepararla homemade, e anche in più versioni golose. Come? Ve lo spieghiamo subito.

Lo stampo perfetto per la Viennetta homemade

Per ottenere la stessa identica forma della Viennetta originale potete acquistare uno stampo online, evitando però quelli in silicone che per le torte gelato non vanno bene. Se non trovate lo stampo giusto potete optare per quello che si utilizza per l’amor polenta che ha una superficie a costine che ricorda un po’ quella della Viennetta. Altrimenti un classico stampo da plumcake è sempre una buona idea.

La ricetta della Viennetta fatta in casa

Come procedere alla preparazione di questa celebre torta gelato? Vi servono:

Ingredienti

250 ml di panna fresca
200 ml di latte condensato
200 g di cioccolato fondente
2 cucchiai di zucchero
cacao amaro

Procedimento

Per prima cosa sciogliete il cioccolato a bagnomaria e poi versatelo su un grande foglio di carta forno spennellandolo in modo che diventi una lastra sottile e lasciatelo raffreddare.
Intanto montate molto bene la panna con il latte condensato e lo zucchero fino ad ottenere una crema soffice.
Se volete potete aromatizzare con la vaniglia oppure con qualcosa di alcolico come un cucchiaio di rum, perché l’alcool aiuta a mantenere il gelato morbido.
Rivestite uno stampo da plumcake da 20 cm con la pellicola trasparente e versate sulla base qualche cucchiaio di crema.
Lasciate raffreddare in freezer per 10 minuti e poi aggiungete uno strato di cioccolato che nel frattempo sarà diventato come un foglio da ritagliare delicatamente in più parti, possibilmente con le dimensione della forma dello stampo.
Lasciate raffreddare ancora in freezer e poi aggiungete uno strato di crema.
Pochi minuti in freezer e ancora crema e così via fino ad esaurire tutti gli ingredienti.
Lasciate la torta gelato in freezer per circa 5 ore e poi sformatela e decoratela con il cacao amaro.

Variante allo yogurt

Potete sostituire il latte condensato con 130 g di yogurt greco se volete una torta più leggera. Per colorarla un po’ potete dividere la crema in due parti aggiungendo solo in una il cacao amaro.
Lo yogurt darà un gusto leggermente più acido al gelato, ma lo renderà comunque molto morbido soprattutto se optate per lo yogurt greco intero.

Variante al mascarpone

Se non amate o non trovate il latte condensato e se non volete una torta gelato allo yogurt, utilizzate 150 g di mascarpone da montare sempre insieme alla panna.
Il composto risulterà più denso e il gelato più compatto, ma decisamente molto goloso!
Inutile dire che in questo caso potete aggiungere in una parte di crema un liquore al caffè o un caffè ristretto per una variante tiramisù o magari fare uno strato di biscotti Pavesini bagnati nel caffè.

Viennetta con i biscotti

E a proposito di biscotti, amate la variante crunchy della Viennetta, quella con i frollini tra uno strato e l’altro di gelato?
Bene. basta sostituire i fogli di cioccolato con biscottini sottili come gli Oro Saiwa oppure potete utilizzare entrambi e rendere la Viennetta ancora più ricca.

Viennetta con il gelato

Se non avete voglia di fare il gelato in casa, compratelo.
Lasciatelo ammorbidire per pochi minuti e poi realizzate gli strati all’interno dello stampo.
Potete anche scegliere gusti diversi e alternarli con strati di biscotti o cioccolato. Qualche esempio: pistacchio, nocciola e vaniglia; stracciatella e cocco; caffè, crema e cioccolato.

Quanto ci amano questi francesi!

Quanto ci amano questi francesi!

Ancora una volta i francesi mostrano un grande amore per l’Italia (calcio a parte).
È da quando Caterina de’ Medici portò le forchette (e un po’ di civilizzazione) a tavola alla corte del marito Enrico II, che ci si guarda un po’ così, ma l’amore resta. Eccome. Se Yannick Alléno, chef pluristellato del Pavillon Ledoyen, il ristorante tre stelle di Parigi, è stato avvistato a Forte dei Marmi, sono state notate numerose bottiglie di Dom Pérignon in questi giorni a Capri. La maison ha scelto proprio l’isola per lanciare la nuova cuvée Dom Pérignon Vintage 2010. E ha scelto Aurora, uno dei ristoranti iconici a pochi passi dalla piazzetta, per l’occasione “vestito” di nero, diretto con garbo ed eleganza da Mia D’Alessio, terza generazione di proprietari.
Tante belle pizze all’acqua (le chiamano così) di benvenuto, farina, poco lievito, acqua (appunto), mozzarella da sogno, peperoncino e basilico e diversi abbinamenti pizza e champagne studiati apposta dallo chef Franco Aversa. Memorabili le due versioni con burrata e carpaccio di gambero con scorza di limone e l’altra, con l’uovo, caviale e fogliolina d’oro.

 

Praticamente la felicità. E mentre il vino esprimeva tutta la deliziosa freschezza e un equilibrio perfetto tra generosità e acidità (bravo a Vincent Chaperon, lo chef de cave della maison) ecco consolidarsi l’idea che bollicine e pizza siano un binomio perfetto. Oltre a un tripudio di babà serviti a fine cena.

Altro segno inequivocabile d’amore Francia versus Italia, è il nuovo pop up store Dior al Riccio Restaurant & Beach Club del Capri Palace Jumeirah, unica stella Michelin al mondo data un club balneare. Tra spaghetti ai ricci di mare e crudi di pesce, si ammira la collezione ad hoc Dior J’adior Capri, borse, costumi da indossare nelle cabine arredate nello stile della maison.

 


Non partite senza aver sostato qualche minuto nella stanza delle tentazioni con tutti i dolci possibili dell’isola e della costiera.
Che l’attesa non sia troppo lunga, altrimenti bye bye prova costume.

 

Il gazpacho e cinque insolite varianti

Il gazpacho e cinque insolite varianti

La zuppa fredda più famosa al mondo: noi ve la proponiamo con avocado, con mandorle, alla barbabietola, all’anguria e al melone

Chi ha detto che le zuppe non si possono mangiare anche d’estate?
Avete mai sentito parlare del gazpacho? Si tratta di una zuppa tipicamente spagnola a base di verdure. Si mangia rigorosamente fredda e anzi qualcuno suggerisce nelle giornate più calde di servirla con cubetti di ghiaccio.

Il bello del gazpacho è che potete prepararlo davvero in pochi minuti perché gli ingredienti sono tutti crudi e potete servirlo in mono-porzioni o all’interno di una zuppiera o di una grande insalatiera.
Potete berlo in un bicchiere o assaporarlo con il cucchiaio e potete decidere che sapore e che consistenza dargli a seconda del vostro gusto.
Potete poi decorarlo con crostini di pane tostato o coriandoli di verdure crude, le stesse che avete frullato.

La ricetta del gazpacho

Gli ingredienti del gazpacho sono 600 g di pomodori rossi non troppo maturi, 2 peperoni rossi e verdi, 2 cipolle, 1 spicchio d’aglio, 2 cetrioli piccoli, 1 limone, 1 ciuffo di prezzemolo, olio extravergine d’oliva extravergine, sale, pepe.
Tritate finemente aglio e cipolla. Aggiungete i peperoni, i cetrioli a fettine, i pomodori sbucciati, un po’ di succo di limone, sale, pepe, il prezzemolo e mezzo bicchiere di olio e frullate ancora fino a che il composto non diventa cremoso.
Lasciate raffreddare in frigorifero per un paio di ore e poi servite con olio crudo e crostini di pane.

I consigli per prepararlo

Se desiderate una consistenza più densa un gusto meno intenso di verdure crude, aggiungete del pane ammollato in acqua e aceto e ben strizzato e frullatelo con il resto. In molti preferiscono questa versione.

Il gazpacho si conserva in frigorifero ben coperto per un massimo di tre giorni.

Per evitare che il gazpacho sia indigesto mondate e strofinate i cetrioli utilizzando il loro cappuccio ed eliminate la schiumata bianca.

Eliminate anche la pelle del peperone se non riuscite a digerirla.

Servite il gazpacho con dei cubetti di ghiaccio quando fa molto caldo, ma poi consumatelo subito altrimenti il ghiaccio si scioglierà alterando il sapore del piatto.

Se volete rendere diverso dal solito il vostro gazpacho ecco 5 alternative molto gustose: sfogliate il tutorial!

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