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Le regole della pastiera napoletana

Le regole della pastiera napoletana

Questa volta non vi diremo gli errori da non commettere, ma le regole da rispettare (dalla frolla alla teglia)

Uno dei dolci italiani più buoni e famosi nel mondo è la pastiera napoletana.
A prima vista sembrerebbe una semplice crostata, ma la pastiera, se fatta bene, è molto di più.
Come per tutti i piatti della tradizione non esiste una sola ricetta. Ognuno ha la sua, quella perfetta che non delude mai e che ovviamente è migliore di tutte le altre.
Nonostante questo, però possiamo affermare che di base il procedimento e gli ingredienti sono sempre gli stessi e almeno su questo non si discute!

La ricetta della pastiera e le regole per prepararla

Se volete cimentarvi nella preparazione della pastiera, ricordate di seguire queste semplici regole e poi, se non avete già la vostra ricetta di famiglia, utilizzate pure la nostra e fateci sapere com’è andata.

Abbiamo versato questo champagne in caraffa, ecco perché

Abbiamo versato questo champagne in caraffa, ecco perché

Come servire lo champagne Veuve Clicquot Demi-Sec omaggiando Madame Clicquot e quella passione per il dolce che non passa mai di moda

A cosa abbinare la colomba che abbiamo preparato con impasto tradizionale e pera candita?
Uno champagne ricco di aromi di frutti tropicali canditi con accenni di pane tostato e di brioche come Veuve Clicquot Demi-Sec. Una delle Cuvée più storiche più storiche della Maison che rende omaggio al gusto per il dolce del XIX secolo. 50 cru differenti che lo rendono perfetto per essere abbinato a crostate alle pere, charlotte di albicocche, crêpes Suzette e… alla nostra colomba. Qui sotto vi spieghiamo come farla. Nel paragrafo successivo, perché servirla con lo champagne in caraffa!

Come fare in casa la colomba con pera candita

Gli ingredienti: 350 g farina Manitoba, 130 g burro, 2 uova, 15 g lievito di birra fresco, 90 g latte fresco, 120 g zucchero, la scorza di un limone, la scorza di un’arancia, 1 baccello di vaniglia, 120 g di pera candita, 5 g sale

Per la glassa: 30 g di albumi, 50 g zucchero di canna, 80 g di mandorle più una manciata, 20 g farina di mais

Procedimento: Sciogliere in 30 g di latte tiepido il lievito e unirlo a 50 g di farina Manitoba. Impastare e far lievitare il panetto coperto da un foglio di pellicola nel forno caldo a 100° e poi spento, per un’ora, finché non sarà raddoppiato nel volume. Mettere altri 250 g di farina nella ciotola dell’impastatrice con montato il gancio a foglia, unire la scorza del limone e dell’arancia, i semi del baccello di vaniglia, lo zucchero, un uovo, la metà del burro fatto a pezzetti e iniziare a impastare. Cambiare la foglia con il gancio e unire anche il latte rimasto. Impastare e poi lasciare il panetto avvolto nella pellicola a lievitare per due ore. Trascorso questo tempo, rimettere l’impasto nella planetaria, unire la farina rimasta, il sale, il burro e l’uovo. Impastare e poi aggiungere la pera candita. Togliere la pasta dalla planetaria, porla su una spianatoia infarinata e poi dividerla in due parti. Dividere ulteriormente in due uno dei due panetti e sistemare tutto in uno stampo per colombe: il più grande sarà il corpo, i due più piccoli, le ali. Lasciar lievitare ancora per due ore, finché l’impasto non avrà raggiunto il bordo dello stampo. Ora preparate la glassa. Mescolare nella planetaria lo zucchero con gli albumi. Unire gli 80 g di mandorle precedentemente tritate e la farina di mais, stendere la glassa sopra la colomba lievitata, aiutandosi con una spatola. Completare decorando con le mandorle intere e infornare a 160° a forno statico, per 50-55 minuti. Una volta sfornata, lasciar asciugare la colomba sopra una grata, sino a che non si sarà raffreddata.

L’abbinamento con Veuve Clicquot Demi-Sec in caraffa

Ora che abbiamo trovato lo champagne perfetto per la nostra colomba con pere candite, non resta che servirla ben intiepidita con un Veuve Clicquot Demi-Sec fresco, meglio se portato alla temperatura ideale di 8°C. Fredda anche la caraffa che abbiamo tenuto in frigorifero per qualche ora, mentre la colomba era ancora nel forno. Ma perché la caraffa? Lo spirito vintage di questo champagne è nella sua essenza dolce data dal Meunier, equilibrata dalla struttura del Pinot Noir e dalla freschezza dello Chardonnay. Una dolcezza amata ai tempi di Madame Clicquot in cui si usava versare lo champagne in una caraffa, precedentemente refrigerata, qualche minuto prima di servirlo per permettere al vino di rivelare la rotondità del suo aroma e lo splendore dei suoi riflessi dorati.

la ricetta originale della tradizione

la ricetta originale della tradizione
  • 1

    Per preparare la pastiera napoletana secondo la ricetta classica, seguite tutti i nostri step passo dopo passo.
    Lessate il grano in acqua bollente per 2 ore, poi scolatelo e cuocetelo nel latte con un tocchetto di cannella, un po’ di scorza di arancia e 1 baccello di vaniglia, finché non avrà assorbito tutto il latte (ci vorranno circa 15 minuti). In alternativa potete usate 500 g di grano cotto già pronto, scaldandolo in 250 g di latte, utilizzando gli stessi aromi (cannella, arancia e vaniglia), per circa 10-15 minuti. Fate raffreddare il composto.

  • 2

    Impastate in una grande ciotola la farina, lo strutto, 150 g di zucchero e un pizzico di sale, fino ad ottenere un composto sbriciolato, poi unitevi 2 uova e proseguite lavorando prima con la punta delle dita e poi con le palme delle mani, ricavando un panetto di pasta frolla. Ponete l’impasto in frigo in una ciotola sigillata con la pellicola da cucina per 30 minuti.

  • 3

    Lavorate la ricotta con il resto dello zucchero, aggiungendolo un poco alla volta.
    Separate 2 uova, tenendo da parte gli albumi e incorporando solo i tuorli nel composto di ricotta; poi unitevi le altre 4 uova intere, uno alla volta, e mescolate bene con la frusta; aggiungete un po’ di scorza grattugiata di limone e di arancia, i canditi e 2 cucchiai di acqua di fiori di arancio. Eliminate gli aromi dal grano cotto. Montate gli albumi e amalgamateli al composto insieme con il grano cotto, ottenendo così il ripieno della pastiera. Per ottenere un ripieno più cremoso, potete frullare una parte di grano prima di aggiungerlo al resto del composto.

  • 4

    Imburrate e infarinate una tortiera (ø 25 cm, h 6 cm), meglio se con la cerniera apribile. Stendete la pasta frolla su un piano infarinato fino ad ottenere uno spessore di 5 mm: ricavate due fasce alte come il bordo della tortiera e abbastanza lunghe da ricoprirne interamente il perimetro, poi fate un disco dello stesso diametro del fondo. Posizionate prima le fasce sul bordo, poi il disco sul fondo e premete bene per sigillare. Stendete la pasta in eccesso e tagliatela in 10 nastri larghi 2 cm.

  • 5

    Riempite la frolla con il ripieno, posizionatevi sopra 5 nastri di pasta, in modo che siano equidistanti fra loro, e gli altri 5 sopra i precedenti, ma in obliquo. Infornate a 170 °C per 1 ora e 30 minuti. Sfornate e fate raffreddare la pastiera per almeno 8 ore in un luogo asciutto. Se lo gradite, potete spolverare la pastiera con dello zucchero a velo, ma soltanto una volta raffreddata, prima di servirla.

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