Tag: ricette primi e secondi

Tiramisù World Cup 2023: al via la nuova edizione

La Cucina Italiana

«È uno dei dolci più famosi della pasticceria internazionale, una bandiera del Veneto, che ha saputo però conquistare il mondo – commenta Federico Caner, assessore al Turismo della Regione Veneto – . Un’eccellenza che si unisce alla fantasia di coloro che ogni anno si sfidano nella rivisitazione di una ricetta che da anni viene tramandata di generazione e in generazione e ha dimostrato di essere il simbolo del nostro territorio. Il Tiramisù è, a tutti gli effetti, un punto di riferimento della nostra cultura eno-gastronomica e questo appuntamento internazionale dimostra l’interesse nei confronti di un dolce che oggi esprime anche l’estro di abili pasticcieri».

«La Tiramisù World Cup non è soltanto una meravigliosa competizione ma una rassegna capace di creare ponti culturali e condivisione – le parole del sindaco di Treviso, Mario Conte – . Le selezioni internazionali, la visibilità e l’attesa che riesce a creare dall’Asia al Sud America, sono tutti aspetti che rendono la TWC qualcosa di speciale per Treviso, per la Marca e per il Veneto. Siamo veramente felici che, di anno in anno, questa manifestazione che vede protagonista Twissen con i partner istituzionali e commerciali abbia visto una costante crescita, integrandosi perfettamente con il tessuto cittadino. Ricordiamo ancora con orgoglio le file chilometriche per assaggiare il tiramisù dei campioni e il tifo appassionato per le gare. La Coppa del Mondo è una festa per la città e una vetrina importante per le nostre meraviglie, le nostre eccellenze e le nostre attività».

«La Camera di Commercio di Treviso – BellunoIDolomiti da sempre è attenta alle eccellenze del territorio e ne valorizza le peculiarità perchè attraverso queste si promuovono le imprese e si attivano importanti leve di “marketing territoriale” – evidenzia il presidente Mario Pozza – . Il Tiramisù è un prodotto che sosteniamo con grande convinzione perché interpreta benissimo ciò che Treviso può comunicare al mondo: gusto, piacere, attenzione alle materie prime e alla qualità, cultura del made in Italy».

«La Confcommercio, e con essa la Fipe, rinnova con sempre maggiore convinzione, anche per quest’anno, il sostegno alla TWC, una manifestazione consolidata che sta dimostrando tutto il proprio potenziale promozionale e turistico per il territorio – dice Dania Sartorato, presidente  di Confcommercio – . Per questa edizione, l’occasione ci consentirà di promuovere i talenti dei nostri esercenti con il premio “Miglior Tiramisù di Treviso”, ormai diventato un brand che aumenta il flusso nei pubblici esercizi, favorendo la capacità di ospitalità dell’intero territorio. Ma non solo, questa edizione ha anche il merito di creare nuovi collegamenti e nuove progettualità tra imprese della ristorazione e scuole professionali, per creare interesse su questo “mestiere”, fatto di arte e passione. L’interesse direi “planetario” per il dessert a base di caffè e mascarpone non può che rilanciare l’interesse per il pubblico esercizio, il bar, che rafforza la propria funzione di luogo di incontro e di relazione».

Ci vediamo alla Tiramisù World Cup 2023 a Treviso!

Belle maniere a tavola: vecchio e nuovo a confronto

La Cucina Italiana

Quando si parla dell’inizio delle belle maniere a tavola e in cucina, uno dei momenti più significativi della ristorazione a Saint-Tropez è stato, negli anni Ottanta, l’approdo di Alain Ducasse al Byblos, il mitico hotel rifugio di nomi famosi nel cuore di quello che era stato un villaggio di pescatori. Il problema irrisolto era come creare un menù e arredare i tavoli in armonia con lo spirito del luogo. Apparentemente casuale, in realtà con precisi codici di eleganza. Ducasse si inventò un menù costruito su associazioni libere tra portate, contorni e salse e cancellò la complicazione del servizio inventando una posata unica, allo stesso tempo cucchiaio, coltello e forchetta. Una semplificazione geniale che ritorna attuale per un invito informale a casa che oggi deve snellirsi in armonia con l’imperativo di risparmiare energia (e energie!), di ridurre gli scarti e di abbreviare le preparazioni in cucina allungando il piacere di stare in compagnia.

Belle maniere a tavola

La tavola uno contro tre

L’idea di Spoon, la posata unica di Alain Ducasse, è stata ripresa da Davide Oldani nel suo percorso di semplificazione della tavola al D’O, il suo ristorante di Cornaredo. Si chiama Passepartout, è firmata da Schonhüber Franchi e, in versione simile, da altri produttori.

L’uovo a sorpresa

Chiuso, è un bellissimo uovo di metallo color argento da appoggiare al centro della tavola. Aperto, è un contenitore di posate infilate nei loro spazi su una base di legno. Si scoperchia, un oooh di stupore è garantito e tutti si servono man mano della posata utile. Lo produce Christofle.

La Lazy Susan

Si allineano le portate sulla superficie di questo speciale vassoio che ruota grazie a un meccanismo nascosto alla base. Posto al centro della tavola libera la padrona di casa dall’onere di servire gli ospiti. Vari i diametri e i materiali, dal legno al cristallo. Nei negozi di arredo cinese.

La tovaglia

A casa siamo restii a far sedere gli ospiti a un tavolo senza il suo vestito della festa: la tovaglia. Ma è ora di riservarla alle grandi occasioni. E di ispirarci ai tavoli nudi e lustri della Real Casa inglese, a quelli della Great Hall di Harry Potter, cioè dei College di Oxford, e a quelli dei molti grandi ristoranti che il salto l’hanno già fatto. Sì, certo, ci vuole un bel legno, come quello dei nostri nonni.

Cortesie per gli ospiti

Succede sempre più spesso di archiviare il piacere di invitare amici a casa davanti alla prospettiva del tempo da dedicare al prima, al dopo e al durante della cucina e della tavola. Anche se non si tratta di un pranzo formale. E si finisce per andare al ristorante. Ma c’è aria di rinnovamento. Il pranzo classico prevede quattro portate: un antipasto, un primo, un secondo e, in chiusura, un dolce. Ma partendo dall’idea che oggi stare a tavola più di un’ora e mezzo annoia quando non è addirittura ansiogeno, si possono accorciare i tempi promuovendo l’aperitivo ad antipasto. In questo caso sono imperativi prodotti di qualità assoluta in un insieme meditato. Per esempio cubetti di un salume raro, trancetti di salmone serviti con un bicchierino di Akvavit ghiacciata, frutta acida, verdure croccanti con salse ad hoc. Naturalmente piattino e tovagliolo sono d’obbligo. Più sorprendente (ma più laborioso)? C’è anche l’altra soluzione, più confidenziale, che prevede di far seguire un aperitivo rinforzato da un solo piatto e da un dolce leggero. Moltissimi piatti unici della cucina italiana contadina e di quella esotica sono una lezione di risparmio di tempo, stoviglie, ingredienti, denaro. Un cuscus di verdure, un curry di carne con riso Basmati, una vignarola romanesca con le primizie di primavera. E poi un gelato. Vogliamo scommettere che sarà un successo subito imitato?

Ricetta Sogliola alla mugnaia | La Cucina Italiana

Ricetta Sogliola alla mugnaia | La Cucina Italiana

Step 1

Per la ricetta della sogliola alla mugnaia, spellate le sogliole da entrambi i lati e rifilatele con le forbici, lungo i bordi, in modo da pareggiarle.

Step 2

Fate fondere 60 g di burro in una casseruola con le scorze a strisce di 1/2 limone: tenete il fuoco basso per lasciarlo insaporire a poco a poco.

Step 3

Infarinate leggermente le sogliole e adagiatele su una placca coperta con carta da forno. Irroratele con 1⁄3 del burro fuso e infornatele a 190 °C per circa 15 minuti.

Step 4

Eliminate intanto le scorze di limone dal burro rimasto e unitevi il succo di 1/2 limone, filtrato. Cuocete aggiungendo 1 cucchiaino di farina, per 2 minuti, fino a ottenere una salsa densa.

Step 5

Appoggiate qualche fogliolina di prezzemolo in un piatto fondo coperto con la pellicola tesa: mettetelo nel forno a microonde alla massima potenza per 3 minuti, finché non si saranno essiccate. In alternativa, asciugatele in forno a 100 °C per 20 minuti circa.

Step 6

Tagliate molto finemente (potete usare un pelapatate) il cavolo cappuccio e conditelo con un filo di olio, sale e uno spruzzo di aceto di lampone.

Step 7

Servite le sogliole con la loro salsa, completandole con il prezzemolo essiccato e pepe, e accompagnandole con il cavolo cappuccio.

Step 8

Abbinamento vino: l’ideale è un vino «alleggerito», come la nostra ricetta: il Pinot Bianco Versalto 2020 di Alois Lageder, leggermente aromatico, ha una mineralità perfetta per i pesci delicati e soli 11,5% di alcol (16 euro, aloislageder.eu).

Ricetta: Patrizia Crapanzano, Foto: Riccardo Lettieri, Styling: Beatrice Prada

Proudly powered by WordPress