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Quale colazione fare prima di andare al lavoro?

Quale colazione fare prima di andare al lavoro?

Quali cibi mangiare per una colazione adatta al lavoro che si svolge? Ecco cosa fare per iniziare la giornata con l’energia giusta ed evitare di sbagliare

Fare colazione al mattino è fondamentale per mantenersi in forma e in salute. Il primo pasto della giornata infatti funziona un po’ come se fosse un “timer” del nostro organismo. Quello che si mangia appena svegli oltre a far recuperare le energie dopo il riposo, aiuta a regolarizzare l’orologio interno e a favorire la regolarità degli altri pasti della giornata. Tradotto significa meno attacchi di fame improvvisi durante la mattinata e meno rischi di ingrassare e di conseguenza di andare incontro a malattie legate agli eccessi di cibo come quelle cardiovascolari, il diabete e tanti altri disturbi. «La prima regola da seguire per non sbagliare è calibrare il menu del primo pasto della giornata in base al tipo di attività che si svolge», spiega la nutrizionista Nicoletta Bocchino, che qui suggerisce qual è la colazione adatta al lavoro che si svolge.

Se lavorate in ufficio

Chi fa un lavoro sedentario ha bisogno di una colazione che riesca a fornire al mattino lo sprint giusto per affrontare gli impegni della giornata, ma senza esagerare con zuccheri e calorie. «Nei menu vanno privilegiati i cibi che favoriscono la concentrazione e aiutano a sostenere la performance mentale». Sì quindi a una buona fonte proteica e agli alimenti ricchi di grassi buoni. «Oltre a favorire la sazietà, agevolano il corretto funzionamento del cervello». Qualche esempio? Il latte e lo yogurt sono una buona fonte proteica. I semi oleosi e la frutta secca a guscio sono particolarmente ricchi di grassi buoni come gli omega 3, gli omega 6 e gli omega 9. I grassi buoni hanno poi un altro vantaggio. Aiutano a tenere alto il tono. «Sono coinvolti nella produzione della serotonina, l’ormone che regola l’umore». L’ideale è abbinarli ai cereali integrali come i fiocchi di avena. «Forniscono carboidrati complessi, fibre e vitamine del gruppo B utili per ricavare energia e combattere l’affaticamento che può sopraggiungere durante la mattinata».

Se lavorate da casa 

Per chi durante la giornata fa vita sedentaria la colazione ideale deve essere leggera e allo stesso tempo super saziante. Il rischio di cedere agli attacchi di fame avendo la dispensa e il frigo sempre a disposizione in questi casi è molto elevato. «Per stare alla larga dagli sgarri sì quindi a una prima colazione a base di tè verde che aiuta a drenare i liquidi in eccesso, pochi cereali integrali, una fonte proteica per esempio delle uova o della frutta secca (noci, mandorle, ecc.). L’abbinamento delle tre fonti di nutrienti calibrato senza eccesso di carboidrati assicura energia a lento rilascio. In più fornisce fibre che prolungano il senso di sazietà. Modulano infatti il rilascio dell’ormone insulina e aiutano a tenere alla larga gli attacchi di fame», spiega la nutrizionista Nicoletta Bocchino.

Se fate un lavoro manuale

Chi per lavoro si muove e fa attività dinamiche durante la giornata ha bisogno di molta energia. L’ideale è puntare su una colazione prevalentemente proteica, ma con una quantità più elevata di carboidrati. «Le proteine aiutano a mettere un freno all’appetito e prolungano il senso di sazietà durante la mattinata. Inoltre sono complete di aminoacidi essenziali indispensabili per la salute e il buon funzionamento dei muscoli». Cosa mangiare? «Sì a un bicchiere di latte, due uova o una fettina di salmone affumicato accompagnato da una fettina di pane di segale e un frutto di stagione», suggerisce l’esperta.

Nella gallery scoprite quali sono gli errori da evitare a colazione

Come fare i rubatà: i grissini “arrotolati” piemontesi

Come fare i rubatà: i grissini "arrotolati" piemontesi

Un’idea per sostituire o accompagnare il pane. Ecco come farli, ma attenzione: uno tira l’altro!

In tavola, soprattutto quando abbiamo ospiti, si può sostituire il pane con dei grissini, riposti in un bel cestello a forma di cilindro: donano un tocco di stile e soprattutto sono golosi. Infatti, è difficile dire di no ai grissini: di solito uno tira l’altro, perché sono leggeri e friabili.

Avete mai provato i rubatà? Sono i grissini tipici piemontesi, per la precisione di Chieri, una cittadina vicino a Torino. Prodotto da forno, conosciutissimo in Italia ed esportato in tutto il mondo, rientra a pieno titolo nella categoria dei prodotti Agroalimentari tradizionali piemontesi, ovvero quelli «le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultano consolidate nel tempo e sono praticate sul proprio territorio in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai venticinque anni».

Storia e bontà, quindi, in un unico prodotto. Ma volete imparare come farli in casa? Qui sotto trovate la ricetta originale, mentre nella nostra gallery, vi sveliamo qualche curiosità e vi diamo qualche suggerimento per varianti ancora più saporite.

Come fare i grissini Rubatà

Ingredienti

Nella ricetta che vi proponiamo è prevista l’aggiunta di olio evo. Ecco gli ingredienti per circa 60 grissini: 560 gr di farina 00, 320 gr di acqua, 60 gr di olio evo, 20 gr di lievito di birra, 15 gr di sale, 4 gr di malto, farina di semola qb.

Procedimento

Riscaldate 3/4 dell’acqua a disposizione, ma senza portarla a ebollizione. Scioglietevi il lievito. Create una fontana di farina, aggiungete al centro l’acqua con lievito e l’olio. Impastate a mano, fino a ottenere un composto omogeneo. Aggiungete il sale e a filo la restante acqua, continuate a impastare. Quando l’impasto è liscio, spennellatelo con un velo d’olio e ponetelo su una teglia foderata con carta da forno, ricoprendolo con della pellicola trasparente e lasciandolo a riposo per 20 minuti.

Trascorso questo periodo, rilavorate l’impasto e rimettetelo a lievitare per circa un’ora. Ora, tagliate l’impasto a strisce larghe 1 cm – 1 cm e 1/2 e lunghe 16 cm, ripassatele nella semola e partendo dal centro, allungatele, facendole arrotolare su se stesse. Una volta allungate, disponetele distanziate nella teglia. Intanto, preriscaldate il forno a 200° e infornate per 20 – 25 minuti. Fate raffreddare i grissini sulla griglia del forno e serviteli croccanti.

Ricetta Filetto di sgombro, nocciole e carote

Ricetta Filetto di sgombro, nocciole e carote
  • quattro filetti di sgombro
  • 400 g carote
  • 100 g nocciole tostate
  • aglio
  • rosmarino
  • aceto
  • olio extravergine di oliva
  • sale
  • pepe

Per la ricetta del filetto di sgombro, nocciole e carote, pulite i filetti, eliminando la parte centrale che contiene le spine. Pestate le nocciole con un batticarne, sminuzzandole grossolanamente.

Tagliate le carote a bastoncini sottili e saltatele in padella con poco olio, sale, pepe, uno spicchio di aglio schiacciato e foglioline di rosmarino.

Spegnete dopo 5’ e completate con uno spruzzo di aceto. Ungete i filetti con una goccia di olio e “impanateli” con le nocciole. Appoggiateli poi su una placca coperta con carta da forno e infornateli a 200 °C per 3-4’. Sfornateli e serviteli subito, con le carote.

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