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Anna in Casa: ricette e non solo: Pappa al pomodoro

Anna in Casa: ricette e non solo: Pappa al pomodoro

ATTENZIONE, post a rischio. 

Si avvisa la popolazione tutta della regione Toscana, di perdonare la mia audacia nel proporre una versione personale e velocissima della famosa ricetta. Cercate di capire che se all’ora di cena nel frigorifero c’è una ciotola di salsa di pomodoro e in un cestino del pane avanzato, non potevo preparare altro che una pappa al pomodoro a modo mio.

Le quantità possono variare a seconda della disponibilità e del gusto

Ingredienti

circa 200 g di pane raffermo

circa 400 g di salsa di pomodoro

1/2 cipolla rossa

2 cucchiai di olio d’oliva

    più quello per condire

1 pizzico di zucchero

Procedimento

In una casseruola imbiondire la cipolla 

con olio d’oliva.

Aggiungere la passata di pomodoro,

l’acqua

il dado granulare.

Mescolare bene e cuocere 

per qualche minuto.

Aggiungere il pane raffermo 

tagliato a cubetti,

mescolare in modo da coprire

in modo da coprire completamente 

il pane con la salsa.

Abbassare la fiamma al minimo e cuocere

coperto per una decina di minuti.

Condite con un giro d’olio 

e foglioline di basilico fresco.

Impiattare e non mettere la

casseruola da lavare, verrà ben pulita 

facendo scarpetta.

Spritzerie: locali dove lo spritz è il protagonista

Spritzerie: locali dove lo spritz è il protagonista

Lo spritz è in assoluto l’aperitivo più venduto nel nostro paese, da Nord a Sud, e oramai non ci ricordiamo neppure come fosse prima che il cocktail tipico veneto invadesse l’Italia intera. Oramai spritz è sinonimo di dolcevita nel mondo e si comincia a parlare di una vera e propria spritz economy che nel 2019 ha toccato i 4,3 miliardi di euro (“Sole24Ore”) solo nel nostro Paese.   

Lo spritz è andato alla conquista oltre confine approdando a New York, ed è lì che ha scalzato il rosé negli aperitivi della Grande Mela. In Francia, invece, per stima e un po’ per invidia, ha ispirato la versione-copia a base di vino frizzante dall’Argentina e liquore di arance Valencia: lo Chandon Garden Spritz. Fieri dell’originale e senza temere rivali, in Italia navighiamo a tutta velocità dando vita alla startup Sprizzer per dosarlo alla spina, già miscelato, e al franchising Spritzzeria per raggiungere capillarmente ogni angolo del Bel Paese

Spritz mania: dai 2€ allo stellato

Lo spritz unisce intere generazioni, e non solo perché il costo è contenuto (solitamente, ma occhio al rincaro in arrivo): parte dai 2,5€ se bianco nel Veneto, mai sotto i 4 rigorosamente con fetta d’arancia in Emilia, fino a 15€ con vista Duomo a Milano. Lo spritz dà il via al pranzo stellato al D’O di Oldani (Cornaredo, due stelle Michelin), si sorseggia sui tetti della capitale quando cala il sole e si assapora, come se fosse il più buono di sempre, da neolaureato all’Inge Bar di Ferrara. La varietà è tale che sono nati persino dei locali specializzati, quelli che vanno a tutto spritz, che lo vendono economico e fanno la fortuna dell’universitario squattrinato, o che lo servono d’autore in location da urlo. Venezia resta fedele ai suoi bacari, mentre Milano modaiola si stacca dal trend del gin e omaggia lo spritz con un locale totalmente dedicato. 

Aperol, Select o Campari?

L’IBA (the International Bartenders’ Association) l’ha inserito tra i New Era drinks nel 2011, mentre la Mixology Academy ne ha fatto un Master ad hoc. Proprio perché gli ingredienti sono pochi: vino bianco, bitter e soda, devono essere di buona qualità e ben miscelati. I bartender si spingono a cercare varianti fantasiose oppure riscoprono antichi liquori e amari, di nicchia e locali (come il Centino o il Meletti). Ci sono però le dovute differenze: a Venezia il vino è fermo e si usa rigorosamente il Select, a Treviso si serve in caraffe unendolo all’Aperol o al Campari. A Udine è d’obbligo usare il Tocai friulano e una buccia di limone, a Trieste lo spritz è ancora quello austro-ungarico: vino e acqua gassata. Non chiamiamolo banale. 

 

Supermercati aperti a Pasqua e Pasquetta

La Cucina Italiana

Domenica 17 aprile 2022 è Pasqua, seguita da Pasquetta lunedì 18: quali sono i supermercati aperti? Può succedere di non aver comprato tutto quello che serve e manchi proprio un ingrediente cruciale (tipo le uova?), oppure di aver terminato il pane o semplicemente lo zucchero oppure la farina. E se invece di essere in 6, gli invitati diventano 12 all’ultimo momento? Che bello condividere, ma per quanto “si allunghi il brodo” non basta! 

Non scoraggiatevi, le maggiori catene di supermercati sono organizzate per coprire ragionevolmente anche i giorni di Pasqua e Pasquetta. Ecco quali sono i supermercati aperti a Pasqua e Pasquetta 2022. Abbiamo segnalato per ognuno il sito web così potete velocemente verificare il punto vendita della vostra zona.

La catena Iper terrà chiuso a Pasqua, mentre lunedì 18 aprile i punti vendita sono aperti con orari straordinari tra le 8,30 e le 22 le diverse filiali tra Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto.

Per i supermercati Conad l’apertura o chiusura sul ponte di Pasqua resta a decisione discrezionale dei singoli negozi.

I supermercati Lidl sono chiusi a Pasqua, mentre per Pasquetta dipende dai punti vendita e dalle zone. La soluzione migliore è consultare il loro sito ufficiale.

Anche per i punti vendita Eurospin chiusura a Pasqua e a discrezione su Pasquetta.

Carrefour Market e Carrefour Expert dovrebbero essere aperti per Pasqua domenica 17 aprile, perlomeno la prima parte della giornata, mentre per il Lunedì dell’Angelo aperture garantite.

La catena Esselunga resta chiusa su Pasqua, mentre apre su Pasquetta con orario completo dalle 8 alle 20. 

Praticamente tutti chiusi a Pasqua, mentre aprono a Pasquetta con orario domenicale.

A Pasqua, è aperto il punto vendita di Lignano dalle 9 alle 19, mentre i restanti saranno chiusi. Cambio sulla Pasquetta.

Chiusura a Pasqua e Pasquetta come linea generale, conviene controllare a sito – in Liguria e Piemonte dovrebbero essere aperti.

Chiusura a Pasqua per la maggior parte dei punti vendita, che potranno riaprire a Pasquetta con orario ridotto.

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