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35 ricette per fare il gelato a casa

La Cucina Italiana

Se avete voglia di fare il gelato a casa, ma state per fermarvi davanti all’impresa perché pensate che non ne valga la pena, non scoraggiatevi affatto. Abbiamo raccolto 35 ricette per preparare a casa il gelato senza errori, ma con tanto gusto

Tra i gusti che abbiamo pensato per voi, potete trovare i classici come ciliegie, caffè, cocco, ad esempio, oppure gusti creativi come caffellatte e cardamomo, stevia, zucca o addirittura al pane – ricetta del grande chef stellato Davide Oldani.

E se non vi sembra abbastanza, ecco 3 idee facili di topping per arricchire il gelato a casa.

3 topping da aggiungere sul gelato

Salsa al caramello salato

Questa salsa dolce si presta a rendere speciali gusti come fior di latte, vaniglia, crema, cioccolato bianco e pistacchio. Per prepararla far sciogliere 250 g di zucchero in un pentolino e, quando avrà iniziato ad avere un colore caramellato, mescolarlo con la frusta a spirale e spegnere il fuoco. Aggiungere 100 g di burro freddo tagliato a cubetti e una presa di sale continuando a mescolare. In ultimo, aggiungere 180 g di panna fresca scaldata fino quasi a raggiungere il bollore, incorporare bene e servire sul gelato.

Salsa al cioccolato fondente

Le creme e i gelati ai frutti rossi si prestano bene ad essere accompagnati da una deliziosa salsa al cioccolato fondente. Per prepararla scaldare in un pentolino 250 g di panna fresca e 20 g di burro. Quando è molto calda e vicina al bollore, togliere dal fuoco e unire 250 g di cioccolato fondente tagliato a scaglie sottili con un coltello. Mescolare bene con una frusta fino a raggiungere una salsa omogenea, lasciar intiepidire e versare generosamente sul gelato.

Salsa ai lamponi

Per rendere unici i gelati al cioccolato, non c’è niente di meglio di una buonissima salsa ai lamponi. Per prepararla, far cuocere per 5 minuti 100 g di lamponi con mezzo bicchiere d’acqua e due cucchiai di zucchero di canna. Frullare, passare al setaccio, far intiepidire e servire sul gelato al cioccolato.

Le nostre 35 ricette di gelato fatto in casa

Gelato fatto in casa: le nostre migliori ricette

Colazione salata d’estate con i formaggi freschi pugliesi

La Cucina Italiana

Chi lo ha detto che la colazione deve essere dolce? Con le temperature che si alzano sempre di più cresce anche la voglia di alimenti leggeri: per questo si può optare per un inizio di giornata all’insegna di formaggi freschi e digeribili, che possano dare i nutrienti indispensabili per cominciare con energia ed entusiasmo. Il tutto accompagnato poi da un succo di frutta, una spremuta o una centrifugato misto di verdure e frutta. Una colazione con i formaggi è la scelta ideale per iniziare bene la giornata. Ma quali formaggi scegliere e con quali alimenti abbinarli? Lo abbiamo chiesto a Luigi Pugliese, chef di Scinuà, delizioso locale nel centro di Putignano, il paese in provincia di Bari dal Carnevale più lungo del mondo. «I formaggi freschi possono essere una buona alternativa a croissant e biscotti per la prima colazione, non hanno zuccheri e permettono quindi di tenere a bada i livelli di insulina, oltre a lasciare un senso di sazietà più a lungo. Quando si inizia la giornata con brioche e cappuccino si può avvertire fame già dopo un paio d’ore perché si è consumato soltanto grassi e carboidrati».

Colazione con i formaggi

Indipendentemente dallo stile di vita, iniziare la giornata con un apporto proteico adeguato, permette di sentirsi decisamente più in forma. Per questo motivo i formaggi sono una ottima alternativa alle solite colazioni dolci. Ma come abbinarli? La scelta più semplice è quella di associare i prodotti caseari freschi con frutta di stagione oppure con conserve di frutta o frutta candita. «Una delle preparazioni più classiche e invitanti per la prima colazione è la frisella – spiega Pugliese. La si immagina sempre in accoppiamento con il pomodoro, ma è perfetta insieme a una burrata: si serve la frisella di pane integrale con un poco di burrata e un battuto di frutta fresca. Sono perfette le percoche, le ciliegie o le albicocche, morbide e mature».

Un’altra idea è quella di servire i formaggi con una fetta di pane casereccio, o pane di segale o ai cereali misti, abbinando questa bruschetta appena tostata con un primo sale che in Puglia si chiama giuncata o con una ricotta, accompagnando il tutto a un elemento dolce o, perché no, a una preparazione salata, per rendere la proposta adatta a un pubblico più ampio, anche internazionale. «Nell’ottica di una colazione legata al territorio pugliese – precisa lo chef – si potrebbe servire il pane tostato con ricotta e vin cotto, un mosto ricavato dalla spremitura dei fichi. Se volessimo poi rendere la nostra colazione ancora più locale, si accosterebbero pane e ricotta a un capocollo affumicato di Martina Franca piuttosto che a una soppressata tipica della Valle d’Itria. Salumi estremamente saporiti che ben si bilanciano con la delicatezza della ricotta».

Insalata leggera

Una variante ancora più gustosa da preparare per una colazione con i formaggi è una sorta di insalata, fatta con la giuncata, il cocomero, il basilico, i semi di zucca tostati e salati, e una manciata di germogli freschi: un modo molto digeribile e sano di iniziare la giornata, senza perdere di vista il piacere. Se invece si preferiscono i sapori affumicati, è perfetto l’abbinamento tra i bocconcini passati in padella accompagnati a una insalata di pomodori occhi di bue, basilico e rucola selvatica: il sapore sapido predominante determinato dall’affumicatura dei bocconcini viene smorzato dalla dolcezza dei pomodori e dalla freschezza del basilico e della rucola.

Prodotti il più possibile freschi

La scelta di una colazione con i formaggi, così proteica e dal gusto non propriamente dolce è anche molto veloce da preparare. «Questi formaggi sono già molto gustosi da soli, senza bisogno che siano manipolati in alcun modo, senza necessità di cotture. Fondamentale che siano freschissimi, come quelli prodotti da un caseificio qui a Putignano, che utilizza il siero innesto per la lavorazione. Con il marchio Murgella infatti, Caseificio Palazzo produce burrate, mozzarelle, ricotta e caciocavallo Silano, fiori all’occhiello di questa realtà che, grazie all’utilizzo di materie prime di altissima qualità e alla sapienza di casari esperti, è diventata il punto di riferimento della produzione casearia pugliese ma non solo». Il latte per la realizzazione dei formaggi proviene da pascoli locali, situati in tutta la Murgia Barese. Il siero innesto poi, che il caseificio utilizza invece del comune acido citrico, è paragonabile all’uso del lievito madre nella panificazione: trasferisce nei formaggi gli aromi delle zone di allevamento delle vacche, della Murgia, che ogni giorno sono diversi dal precedente. «Tutti i nostri formaggi – spiega Gabriella Cristofaro, Export manager del Caseificio – sono privi di additivi e conservanti, sono meno ricchi di lattosio rispetto a quelli lavorati con l’acido citrico, e sono quindi più digeribili e adatti a chi abbia intolleranze a questo zucchero». Avete bisogno di altri motivi per convincervi a provare questa colazione alternativa?

Vacanze al mare: dove e come avvistare delfini e balene

La Cucina Italiana

Le vacanze si avvicinano e la voglia di mare e attività nuove e vacanziere si fa sempre più forte. Tante sono le attività da fare: dalle passeggiate, alle attività di pescaturismo, ai tanti ristoranti di mare in giro per l’Italia, ma le potenziali attività da fare non finiscono qui.

Infatti, in una delle vostre prossime mete estive e marittime potrete decidere di partecipare ad un’esperienza diversa e indimenticabile: osservare i delfini e le balene non all’interno della vasca di un acquario, ma liberi di nuotare nel loro ambiente naturale, il mare. La buona notizia è che per vivere questo tipo di esperienza non è necessario partire per qualche meta dall’altra parte del mondo: delfini e, in alcuni momenti fortunati dell’anno, anche balene possono essere avvistati nelle nostre acque, grazie al lavoro di operatori turistici che organizzano escursioni nel rispetto di requisiti di sostenibilità e del benessere di questi animali. 

In Italia, infatti, Friend of the Sea, standard di certificazione leader a livello mondiale per prodotti e servizi che tutelano e proteggono l’ambiente marino, collabora con gli operatori turistici dell’Arcipelago della Maddalena, del Golfo Aranci e dell’Area marina protetta delle isole Pelagie. A tutti loro Friend of the Sea ha già da tempo attribuito la certificazione Sustainable Dolphin and Whale Watching, che prevede l’adozione e il rispetto di un codice di condotta a basso impatto durante i fortunatissimi avvistamenti di delfini e balene. 

Quest’anno nasce inoltre un nuovo premio per gli operatori turistici, il Whale Safe Award, per le buone pratiche di approccio e di sicurezza nei confronti delle balene, messe in atto nel corso delle escursioni. Perché gli operatori turistici ottengano questo riconoscimento è necessario, ad esempio, che rispettino una “velocità lenta e costante”, vale a dire inferiore o uguale a 5 nodi, nell’area di osservazione e una “distanza minima di 100m dalle balene e di 50m dai delfini”.
Questi requisiti si aggiungono quindi a quelli specifici già previsti dalla certificazione Sustainable Dolphin and Whale Watching, come ad esempio il divieto per le imbarcazioni di emettere suoni nell’acqua per attirare i cetacei.

 «Il rapido aumento del numero di organizzazioni per l’osservazione di delfini e balene rischia di avere un impatto negativo sul comportamento naturale dei cetacei e influenzare i loro modelli migratori. Per questo motivo iniziative responsabili sono fondamentali per mantenere questa attività come un’attività di turismo marino a lungo termine. E, di conseguenza, per godere di avvistamenti di balene e delfini migliori e di maggiore durata», ha dichiarato Paolo Bray Fondatore e Direttore di Friend of the Sea.

A Lampedusa

A Lampedusa, dieci pescatori hanno ricevuto il riconoscimento Whale Safe di Friend of the Sea. A bordo della stessa imbarcazione con cui durante l’anno pescano, questi uomini di mare ospitano nei mesi estivi i turisti, alla ricerca dei delfini che attraversano l’area marina protetta. A fare da padrone di casa qui è il tursiope, ma non è raro avvistare anche altre specie.Tutto viene poi condiviso dai pescatori con i turisti, sotto forma di racconti che accompagneranno l’escursione.

In Sardegna

Il Golfo dei Delfini è invece il progetto della Onlus Worldrise a Golfo Aranci, in Sardegna. Anche qui il network di operatori turistici di dolphin watching sostenibile garantisce le escursioni nel totale rispetto degli animali grazie al codice di condotta di Friend of the Sea applicato durante l’avvistamento.  Ogni uscita in barca con il Golfo dei Delfini si trasforma per il turista in una vera immersione nel mondo di questi animali, con i racconti degli operatori su come i delfini cacciano, come comunicano o come dormono, e anche su cosa li disturba e per quali motivi. Le parole lasciano però il posto a un silenzio meravigliato quando, raggiunto il posto di avvistamento e spenti i motori dell’imbarcazione, i delfini si avvicinano senza troppe remore.

Ciò che contraddistingue queste attività è il fatto di abbracciare il cambiamento a favore del pianeta promuovendo diverse pratiche ecologiche prima e durante le escursioni: dalla formazione degli operatori, alla tutela di delfini e balene nel corso degli avvistamenti, fino all’abolizione della plastica monouso a bordo. Perché tutti questi componenti, insieme, influiscono sulla salute del mare.

Fonte Friends of the Sea

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