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Spiaggia: 5 attività green | La Cucina Italiana

Spiaggia: 5 attività green | La Cucina Italiana

Vacane, estate, mare. È tempo di ricaricare le batterie con un po’ di brezza marina e tintarella; infatti Una delle mete sempre scelte dagli italiani è il mare. Cosa c’è di meglio della brezza marina, del buon cibo e quella tintarella invidiabile da tutti? Ecco, oggigiorno sempre di più, trascorrere le vacanze al mare ha un valore aggiunto: rispettare la natura circostante. C’è chi è già in vacanza e chi no, in qualunque momento andiate l’importante è andare al mare con consapevolezza. Non importa dove sarete né con chi andrete, basta trattare il mare e le spiagge con rispetto e cura. A volte capita di non pensarci o non notarlo ma anche il semplice gesto dell’andare al mare cela un grande atto di responsabilità verso l’ambiente che viviamo. Perchè sempre di più oggigiorno bisogna guardare alla quotidianità, ma anche ai momenti di relax, con un occhio di riguardo verso la sostenibilità. Il rispetto per la terra e l’ambiente che ci circonda è ormai un aspetto che non possiamo più trascurare, bensì va fatto crescere grazie alla conoscenza e ad alcuni piccoli gesti quotidiani che nel grande spettro possono fare la differenza. Ecco che andare al mare può trasformarsi in un piccolo (grande) gesto di responsabilità nei confronti della natura e dei nostri mari. Quali sono i gesti e le attività che potete fare sotto l’ombrellone, nel rispetto della natura e della sostenibilità? Partiamo dal cibo e dalla spesa di tutti i giorni, mangiando sano, risparmiando sulle emissioni e contribuendo a rilanciare l’economia del territorio: questi sono alcuni dei tanti motivi per consumare cibo di produzione locale.

Ecco 5 gesti sostenibili da fare sotto l’ombrellone

Ricette con i limoni: 20 idee innovative

Ricette con i limoni: 20 idee innovative

Si tratta di uno degli agrumi più utilizzati in cucina, anche se la maggior parte delle ricette con i limoni richiedono solamente l’utilizzo del succo o della buccia. La pianta nasce migliaia di anni fa, dall’incrocio tra l’arancio e il cedro, ma approda in Italia dal Medio Oriente a cavallo tra l’11° e il 12° secolo. 

La maggior parte delle varietà di piante di limone danno frutti due volte all’anno, anche se le varietà più comuni, che appartengono al cultivar “Femminello” – un riferimento all’elevata fertilità della pianta – fioriscono fino a 5 volte all’anno

Tim Bird

Quanti tipi di limone esistono in Italia?

È difficile stimare il numero esatto di varietà del limone, anche perché le differenze si basano molto sull’aspetto del frutto, piuttosto che sul gusto e le caratteristiche alimentari. I limoni verdi non sono una varietà diversa da quelli gialli, sono semplicemente stati raccolti in un momento diverso di maturazione, prima che abbiano completato il ciclo intero. 

  1. Il limone femminello comune è la varietà più coltivata in Italia, principalmente in Sicilia.
  2. A seguire c’è il limone di Sorrento IGP.
  3. Il limone di Procida viene consumato anche da solo nell’insalata di limoni procidiana, un piatto fresco ed estivo in cui i limoni vengono conditi con olio, menta, cipolla e aglio.
  4. Dalla Sicilia, il limone di Siracusa IGP.
  5. Dall’altra parte dell stretto, in Calabria, si trova il limone di Rocca Imperiale IGP.
  6. In Puglia troviamo il limone Femminello del Gargano IGP, la cui buccia è particolarmente ricca di oli essenziali.
  7. Sempre dalla Sicilia, il limone Interdonato
  8. Ancora dalla Sicilia, il limone Interdonato di Messina IGP.
  9. E per restare in Sicilia, il limone monachello.
  10. Dalle pendici del fertile vulcano, il limone dell’Etna IGP, presente in due cultivar, il “Femminello” e “Monachello”.
  11. Dalla Costiera Amalfitana, il limone Costa d’Amalfi IGP, la varietà comunemente utilizzata nella preparazione del limoncello, grazie alla presenza abbondante di oli essenziali.

Come si possono conservare i limoni?

Il limone possiede una lista infinita di proprietà – dal contenuto elevato di vitamina C, sali minerali, calcio e ferro – e di benefici, come la disintossicazione dell’organismo e la regolarizzazione del metabolismo. Bisognerebbe consumare il succo di un limone ogni mattina per prevenire debolezza muscolare, anemia e carenza di calcio. L’importante è consumare sempre limoni freschi, e per poterlo fare bisogna imparare a conservarli. Ecco come. 

Come conservare il succo

Versarlo in stampi da ghiaccio per il freezer e congelarlo. All’occorrenza, rimuovere uno o più cubetti e adoperarli come meglio si preferisce, come nel gelato al limone senza gelatiera. 

Come conservare gli spicchi

Invece di lasciarli all’aria o nel frigo, senza involucro, si possono congelare in bustine apposite, oppure dalla parte del taglio a contatto con dell’acqua, in frigo. 

Come conservare la scorza

Quando un limone è particolarmente pregiato, buttare via la scorza è un vero peccato. Potete essiccarla lentamente in forno oppure grattugiarla e riporla in congelatore. Per utilizzarla, basta rimuoverla dal freezer e mescolarla con gli ingredienti desiderati, ad esempio, con lo zucchero, per la ciambella al limone e lavanda. 

Come conservare i limoni interi 

Prendendo ispirazione dal Marocco e dall’India, li facciamo fermentare sotto sale (grosso) in vasetti, dove dopo 4 settimane i limoni risulteranno quasi cotti, con una buccia morbida e la polpa macerata. 

20 ricette con i limoni

Insalata di quinoa – Ricetta di Misya

Insalata di quinoa - Ricetta di Misya

Innanzitutto sciacquate bene la quinoa sotto acqua corrente, in modo da eliminare le saponine che hanno un gusto amaro.
Mettete la quinoa nella pentola, aggiungete l’acqua, portate a bollore, coprite con coperchio e fate cuocere finché la quinoa non avrà assorbito tutta l’acqua (circa 20 minuti), quindi spostatela in una ciotola e lasciatela almeno intiepidire.

Preparate gli ingredienti: scolate e sciacquate i ceci, lavate e tagliate i pomodorini, pulite e spezzettate il basilico; quindi mettete sale, pepe, menta spezzettata, miele, limone, aceto e olio in una ciotola ed emulsionate.

Assemblate il piatto: unite alla quinoa i ceci, i pomodorini, le olive, il basilico e la feta sbriciolata; in ultimo aggiungete anche l’emulsione.

Ecco fatto: l’insalata di quinoa è pronta.

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