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Dalla spesa al riciclo: 10 mosse antispreco e 15 ricette

Dalla spesa al riciclo: 10 mosse antispreco e 15 ricette

Sprecare il cibo è fuori moda! Ecco qualche consiglio a cui ispirarvi per ridurre gli sprechi in cucina, partendo dalla spesa e finendo con il riciclo!

Ridurre lo spreco di cibo è una delle priorità indicate nell’Agenda 2030 dell’Assemblea dell’Onu per uno sviluppo sostenibile. Nel cibo, infatti, c’è il lavoro di molte donne e uomini, la sapienza tramandata da generazioni, l’innovazione tecnologica e l’ingegno umano; ci sono inoltre la terra, l’acqua, l’aria e il sole. Sprecare cibo significa buttare via tutto questo e creare squilibri a livello ambientale, sociale, economico e nutrizionale.

Un decalogo contro lo spreco di cibo

Se anche a voi spesso capita di buttare cibo, ma vorreste cambiare passo, potete ispirarvi al decalogo elaborato dall’Osservatorio sulle eccedenze, recuperi e sprechi alimentari, nato presso il Crea, Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione. Non si tratta di una lista esaustiva di cosa fare o non fare, ma di una serie di spunti per riflettere e indirizzarci su consumi più sostenibili per il pianeta e per la nostra salute.

Scoprite nella gallery il decalogo anti-spreco

Al supermercato: la spesa

La lotta allo spreco inizia dalla spesa: pianificarla prima di andare al supermercato è una buona mossa per non comprare cibo in eccesso e non farsi tentare dalle offerte. Cercate anche di non entrare in un supermercato quando siete affamati perché lo stomaco vuoto potrebbe indurvi a comprare di tutto!
Fate attenzione alla data di scadenza dei prodotti: sceglietela ravvicinata o più lontana nel tempo in base a quando volete consumarli.
Partecipare a gruppi di acquisto potrebbe aiutarvi a risparmiare sulla spesa e a comprare prodotti a km zero.

Frigo e freezer: la conservazione

Lo spreco si combatte anche conservando correttamente i cibi. Prestate particolare attenzione al frigorifero dove ci sono gli alimenti freschi (i più sprecati): la temperatura deve essere a 4° gradi e ogni alimento deve essere riposto nel ripiano più corretto per il suo mantenimento. Posizionate gli alimenti più vecchi davanti e quelli che potranno essere consumati più tardi verso il fondo del frigo.

Ricordatevi che esiste il freezer! I prodotti freschi acquistati in eccesso possono essere congelati e conservati nel freezer a -20°C. In alternativa, possono essere prima cotti e poi congelati. In questo modo possono essere utilizzati fino a 3 mesi dopo la data di scadenza riportata in etichetta. Un alimento già cotto e congelato, dopo lo scongelamento deve essere consumato solo dopo averlo portato ad alta temperatura per qualche minuto.

In cucina: utilizzo e riciclo

Cercate di pianificare i pasti di tutta la settimana e non cucinate più del necessario. Se vi capita, magari durante una cena con gli amici, condividete gli avanzi con i vostri ospiti.

La lotta allo spreco infine passa anche dal riciclo: che siano prodotti freschi vicini alla scadenza o avanzi di cibo, divertitevi a riciclarli in altri piatti lavorando di fantasia. Ecco un’idea del Crea.

Croquetas di besciamella, gorgonzola, prosciutto crudo e mela

Ingredienti per 4 persone

50 g di farina integrale di frumento
400 ml di latte intero fresco in scadenza
50 g di burro o 25 g di burro e 25g di olio extravergine d’oliva
50 g di mela
100 g di gorgonzola avanzato
50 g di prosciutto crudo avanzato
300 g di pane integrale raffermo
pepe nero q.b.
noce moscata q.b.

Procedimento

Fare la besciamella, scaldando il burro/olio, e aggiungendo la farina integrale a poco a poco, tostando a fuoco medio, fino a ottenere il roux, (la base addensante della salsa) che tostiamo ancora per un po’. Aggiungere lentamente il latte (freddo, per evitare i grumi) continuando a mescolare. Addensare ancora 20 minuti senza smettere di mescolare. Aggiungere il gorgonzola, il prosciutto tagliato a pezzetti e la mela grattugiata. Versare in una teglia larga e bassa, e fare raffreddare. Mettere in frigo per un paio di ore (anche tutta la notte). Tenere la massa fredda a una temperatura ambiente non troppo calda mentre si dà forma alle croquetas, con l’aiuto di due cucchiai. Passare nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato e modellare nella forma voluta. Cuocete in forno preriscaldato a 200°C per 10 minuti, poi giratele e cuocetele per altri 5 minuti. Per cuocerle potete anche friggerle nell’olio di arachidi. Se non le cuocete subito, potete anche congelarle una volta panate.

Le ricette antispreco

Panettone avanzato? Ci pensiamo noi con il riciclo (dolce o salato)

Panettone avanzato? Ci pensiamo noi con il riciclo (dolce o salato)
Crumble di panettone e ananas al tè

A ogni invito si apre un nuovo panettone, si mangiano alcune fette e si rimette via il resto, per la mattina dopo o per non sapere che cosa farsene! Ne avanza sempre un po’ in casa, e sopratutto dopo averne mangiati un po’ “in purezza” non se ne ha più molta voglia.

Ecco che allora è meglio cucinarlo, usandolo come base per altre ricette. Ecco le nostre ricette di dolci e dessert a base di panettone, perfetti per Natale, per Capodanno o per gli inviti con gli amici, fino a San Biagio!

Le nostre ricette di riciclo

ABBIAMO CUCINATO PER VOI

Creme caramel di spinaci con zola e panettone

ABBIAMO CUCINATO PER VOI

Alberello di panettone

ABBIAMO CUCINATO PER VOI

Zuccotto stellato di panettone

ABBIAMO CUCINATO PER VOI

Clafoutis di panettone e pere

ABBIAMO CUCINATO PER VOI

“Rossumada” con panettone tostato

ABBIAMO CUCINATO PER VOI

Sformatino di panettone con salsa di cachi

ABBIAMO CUCINATO PER VOI

Crumble di panettone e ananas al tè

 

Ricerche frequenti:

La frittata di pasta non è (solo) una ricetta di riciclo

La frittata di pasta non è (solo) una ricetta di riciclo

Una pietanza tradizionale dalle infinite possibilità, un piatto ghiotto al quale è impossibile resistere. La frittata di pasta campana si prepara tutto l’anno e in tutti i modi

La frittata di pasta è troppo buona. Così buona che sarebbe un peccato considerarla soltanto una ricetta di recupero. Non fraintendete, la nostra filosofia è al 100% antispreco: si può certamente intendere come una ricetta svuota-frigo e può sicuramente essere un buon modo per riciclare la pasta avanzata. Detto ciò, la frittata di pasta si prepara appositamente in diverse occasioni nel corso dell’anno: picnic, feste di compleanno, scampagnate, merenda per il viaggio, cibo da spiaggia, comfort food contro la tristezza, senza considerare che da tradizione si deve assolutamente mangiare il sabato santo e a Pasquetta.

Non chiamatela frittata di pasta

Questo piatto ha infinite varianti, a partire dal nome. In Campania la troverete come frittata di pasta, frittata di spaghetti, frittata di maccheroni o pizza di maccheroni: questo fa già capire che possiamo adoperare il formato di pasta che più ci piace, che sia pasta lunga, come gli spaghetti e i vermicelli, o pasta corta, ad esempio le penne o i rigatoni.

In alcune zone, la frittata di pasta viene addirittura chiamata pastiera o migliaccio, nomi prestati da alcuni dolci tipici campani. Il primo è la pastiera napoletana che tutti conosciamo, alla quale ruba il nome e l’aspetto: in alcuni casi, la frittata di pasta viene racchiusa nella pasta sfoglia con una decorazione a forma di griglia. Il migliaccio è invece un piatto simbolo della cucina povera partenopea a base di miglio, sia in versione dolce che salata, all’apparenza esteriore simile alla nostra amata frittata.

Si può fare in tutti i modi

L’uovo è l’unico ingrediente che ovviamente non può mancare: calcolate circa un uovo a testa + uno extra eventuale (meglio abbondare, ma dipende anche dai gusti). Il formato di pasta è a propria discrezione, ma i più usati sono gli spaghetti o i bucatini, circa 70 g a testa.

frittata-di-pasta-fetta

Passiamo al godurioso ripieno. Solitamente si utilizza il salame o la soppressata a pezzettini, il parmigiano, il pecorino e la scamorza, ma non mancano le versioni con la mortadella, la pancetta, la provola, il caciocavallo o la mozzarella. I formaggi si possono tagliare a cubetti e mescolare con gli altri ingredienti, oppure a fette sottili, posizionate in mezzo alla frittata, in modo da racchiuderle in uno strato centrale. Insomma, tutto vale.

Sciogliamo l’ultimo dubbio: la frittata di pasta è bianca o rossa? Con o senza pomodoro? La versione più diffusa è probabilmente quella in bianco, ma a Napoli è più facile trovarla anche in rosso, poiché tradizionalmente si prepara con la pasta al sugo avanzata.

Come si prepara?

Come abbiamo visto, non esiste una ricetta originale della frittata di pasta, ma modi e ingredienti diversi per prepararla. Non c’è bisogno di aspettare che avanzi della pasta (ma a chi capita?): ecco il procedimento per cucinarla in una delle sue versioni.

Mentre fate cuocere la pasta, tagliate a pezzettini la scamorza e la soppressata (o il salame) e sbattete bene le uova con sale, pepe, parmigiano e pecorino grattugiato; scolate la pasta al dente e mescolatela agli altri ingredienti, mentre fate riscaldare dell’olio extravergine di oliva in una padella antiaderente capiente; versate tutto in padella e fate cuocere a fuoco medio per circa 8-10 minuti, finché non sarà dorata sotto (controllate con una paletta da cucina).
Sta per arrivare la sfida: è il momento di girare la frittata! Aiutatevi con un coperchio o un piatto piano grande per ruotare la padella e trasferire la frittata su un piatto; velocemente fate scivolare di nuovo la frittata in padella e cuocete per altri 10 minuti circa a fuoco basso, finché non sarà ben dorata. Assicuratevi che non si attacchi e muovete la padella di tanto in tanto per ottenere una cottura uniforme.

Il bello della frittata di pasta? È sempre buona: si può mangiare calda, appena pronta, ma è deliziosa anche più tardi, fredda.

Pasta per dessert

Amate così tanto la pasta che vorreste mangiarla anche per dessert? Ecco fatto, la frittata di pasta ha anche una versione dolce! Esiste più di una ricetta, ma proviamo questa facile facile: sbattete l’uovo con lo zucchero, la scorza di limone grattugiato, la cannella o altri aromi a piacere; cuocete la pasta al dente, senza sale, e mescolatela al composto di uova; cuocete la frittata in padella col burro, seguendo il procedimento classico.

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