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Slitta di pan di zenzero

Slitta di pan di zenzero

Montate il burro con lo zucchero e il sale, poi incorporate tuorlo, melassa e vaniglia.

Infine incorporate farina e aromi, lavorando velocemente fino ad ottenere un composto omogeneo.

Avvolgete con pellicola per alimenti e lasciate riposare per almeno 1 ora in frigo.

Se non l’avete già fatto, stampate il modello da stampare e ritagliare per ricavare la slitta.

Stendete la frolla in una sfoglia non troppo sottile (circa 5 mm) e ricavate i biscotti: le renne con gli stampini e i pezzi della slitta ritagliando con un coltello a lama liscia le sagome ricavate dal modello stampabile.
Una volta pronti tutti i biscotti, cuocete per circa 15 minuti a 180°C, in forno ventilato già caldo.

Preparate la glassa, unendo in una ciotola zucchero, albume e poche gocce di succo di limone e mescolando bene.

Mettete la glassa in una sac-à-poche col beccuccio molto piccolo e decorate le parti esterne dei 4 pezzi laterali della slitta a piacere (io non ho decorato l’interno né la base).
Lasciate asciugare completamente (in questo modo quando li maneggerete per incollarli non rovinerete i decori).

Usando la glassa come se fosse un collante, assemblate la slitta, unendo i 4 pezzi tra di loro.

Una volta completata la slitta potete assemblare (io per sicurezza ho incollato anche le zampe delle renne con un pochino di glassa), posizionare e decorare anche le renne sul vassoio.
Lasciate asciugare per almeno 5-6 ore.

La vostra slitta di pan di zenzero è pronta, non vi resta che disporla in bella vista, magari aggiungendo un piccolo Babbo Natale decorativo e un bel carico di caramelle colorate!

La slitta con le luci al neon

La slitta con le luci al neon

I racconti sotto l’albero. Tutti abbiamo un ricordo segreto delle feste di quando eravamo bambini. C’è anche chi ha visto per davvero Babbo Natale su una slitta luminosa! Per voi uno dei racconti della nostra redazione tratti dal numero di dicembre

Le renne sul punto di spiccare il salto verso il cielo, Babbo Natale vestito di rosso e, dietro di lui, un gran carico di pacchi e sacchi.
La slitta era ferma sul grande terrazzo della casa di fronte e io non la perdevo d’occhio. Con il naso schiacciato contro il vetro della finestra, il fiato creava aloni che sfuocavano tutto. Avevo quattro anni e pensavo che i bambini di quella casa dovevano essere stati davvero bravi per ricevere quella marea di regali.
Passavano i giorni, ma la slitta di Babbo Natale era sempre ferma lì. Mi alzavo in punta di piedi e allungavo il collo per cercare di scorgere tra tutte quelle luci se ci fossero dei pacchetti per me, ma la slitta non si spostava di un centimetro.
Era arrivata la sera della Vigilia e avevo perso ogni speranza. Ho bevuto il latte e mangiato i biscotti destinati alle renne, pensando che tanto si dovevano essere ben rifocillate nella casa di fronte. Poi sono andata sconsolata a dormire. Ma, sorpresa, la mattina di Natale ho trovato decine di pacchetti colorati sotto l’albero. Ero sicura di averne scorti almeno un paio sulla slitta, nonostante la distanza. Era cominciato il momento più bello dell’anno: scartare i regali e giocare per tutta la mattina, in attesa di assaggiare l’insalata russa di mia mamma, che non è mai mancata sulla nostra tavola della festa, ma soprattutto il panettone sommerso di crema.

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