Tag: torte salate con pasta sfoglia

» Pasta con totani allardiati

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Innanzitutto sminuzzate finemente il lardo e fatelo sciogliere in una padella antiaderente con aglio, olio, prezzemolo e peperoncino, cuocendo per una decina di minuti.

Pulite i totani, tagliateli a rondelle e poi a striscette.

Aggiungete anche i totani nella padella, fate insaporire velocemente, unite i pelati e fate cuocere per 10-15 minuti, in modo da far restringere la salsa.

Nel frattempo, cuocete la pasta e scolatela ben al dente, quindi aggiungetela nella padella, mescolate bene e aggiustate di sale se necessario.

La pasta con totani allardiati è pronta, non vi resta che servirla.

Anna in Casa: ricette e non solo: Chocolate chips cookies dough – impasto sempre pronta

Anna in Casa: ricette e non solo: Chocolate chips cookies dough - impasto sempre pronta
 

 

Venerdi pomeriggio sono stata presa dalla voglia di pasticciare ho preparato 4 dosi di impasto per questi biscotti che ho poi cotto sabato pomeriggio per la merenda.

L’idea di prepare l’impasto e conservarlo mi è venuta riguardando una vecchia rivista dove c’era la pubblicità della “Pillsbury dough”. Praticamente nei supermercati trovi l’impasto dei biscotti con le gocce di cioccolato già pronta, non devi fare altro che tagliare e infornare. 

Vi è mai capitato di vederla in qualche film o telefilm americano? Magari avete anche visto che qualcuno lo mangia anche crudo e onestamente come dargli torto? io un micro pezzetto, di più non potrei; lo rubo sempre 😀.

Ingredienti

 

510 g di farina 00

340 g di burro morbido

200 g di zucchero semolato

330 g di zucchero di canna

2 uovo grandi

10 g di bicarbonato di sodio 

      o lievito per dolci 

5 g di sale

400 g di gocce di cioccolato

 

Procedimento 

Per la ricetta passo passo della preparazione dell’impasto, potete seguire quella della Torta biscotto, ricordando che la grammatura degli ingredienti è diversa.

In una ciotola versare la farina, aggiungere il bicarbonato di sodio e mescolare.

In una ciotola a parte unire al burro morbido, lo zucchero di canna e lo zucchero semolato.

Con uno sbattitore elettrico montare il composto fino a quando diventa soffice e chiaro.

Aggiungere l’estratto di vaniglia e l’uovo intero mescolando ancora fino ad incorporare gli ingredienti.

Unire al composto la farina, dividendola in due volte per renderne più facile l’assorbimento.

 

A composto ben amalgamato unire le gocce 

 di cioccolato e mescolare.

Sul ripiano stendere un foglio di pellicola trasparente e

appoggiarvi sopra un po’ di impasto,

compattarlo con le mani

come per preparare il salame dolce.

Chiudere il rotolo e sigillarlo bene alle estremità.

Procedere allo stesso modo con il resto dell’impasto

a formare altri tre salami.

Conservare i rotoli pronti in congelatore.

Al momento dell’utilizzo, togliere la quantità desiderata

e lasciarla in frigorifero per circa un’ora.

Scaldare il forno a 180°C e foderare una teglia.

Aprire la confezione dell’impasto, 

tagliare a fette spesse circa 1 dito e

sistemare i biscotti allineati e distanziati, 

sulla teglia prima preparata.

Infornare per 15-18 minuti o fino a 

leggera doratura.

A cottura, togliere la teglia dal forno e lasciare raffreddare 

prima di servire i cookies.

Negronetto, 90 anni del salamino d’Italia in pubblicità

Negronetto, 90 anni del salamino d'Italia in pubblicità

Tanti auguri al salume-icona, nato nel 1931 dalla fantasia di Paolo Negroni per aggirare i divieti francesi all’importazione dei nostri salumi. Una storia di intuizioni, campagne pubblicitarie entrate nel costume, qualità assoluta. Tutta italiana

Non è leggenda: il Negronetto, il salame più famoso d’Italia è nato – 90 anni fa – per una ‘genialata-furbata’ di Paolo Negroni, figlio di Pietro, che nel 1907 fondò a Cremona l’azienda omonima. Durante la Fiera Internazionale di Nizza, per aggirare il divieto imposto ai produttori italiani di affettare salami da offrire agli ospiti inventò un nuovo mini-formato tascabile, ancora oggi rimasto invariato. Ne fece produrre uno dalle dimensioni ridotte – lungo soli 14 centimetri – ma con la stessa qualità e le medesime caratteristiche del tradizionale salame cremonese. Era il primo salame ‘brandizzato’ della storia. Peraltro nel 1931, Negroni – da piccola bottega – era già un salumificio a ciclo continuo, aimentata dal primo macello privato italiano.

(archivio Negroni)

Jacovitti e Tognazzi per Negronetto

La nascita del Negronetto convinse Paolo a studiare le prime iniziative pubblicitarie, affiancandosi alle altre grandi aziende come Pirelli o Campari. Iniziava una storia fatta di poster bellissimi (vedi la nostra gallery), firmati da geni quali Jacovitti, e campagne centrate che continua, previlegiando oggi la televisione e l’online rispetto ai media tradizionali. Ma già ai tempi di Carosello, l’azienda cremonese era diventata celebre per i divertenti sketch di Ugo Tognazzi (ex-dipendente della Negroni, per la cronaca) e la serie dello Sceriffo della Valle d’Argento che giocava sul simbolo del salumificio, la Stella, adotttata nel 1945. Il jingle storico (“Le stelle sono tante, milioni di milioni, la stella di Negroni vuol dire qualità”) è ancora fissato nel ricordo di tutti gli italiani, che hanno iniziato a sentirlo negli Anni ’60. Dal 2015 a reinterpretarlo sono stati chiamati grandi artisti della canzone italiana quali Enrico Ruggeri, Mario Biondi, Tiromancino e Noemi.

Ugo Tognazzi per Negroni (foto archivio Negroni)

La nuova creatività

Dalla nascita del Negronetto, i tempi sono cambiati. Negroni si è dedicata a tutti gli altri salumi e ha creato il primo wurstel ‘italiano’. Ma anche con l’entrata nel Gruppo Veronesi (2002) non ha smesso di guardare avanti. Infatti, per festeggiare i 90 anni del Negronetto ha dato vita all’Accademia della Stella con l’ambizione di scoprire, illuminare e sostenere in questo periodo i giovani talenti negli ambiti che rappresentano le eccellenze del Made in Italy. Sarà un viaggio nel mondo della creatività chiamando al proprio fianco tre grandi istituti come partner del progetto, eccellenze distintive nel panorama formativo italiano in ambito design: IED (Istituto Europeo di Design), Naba (Nuova Accademia di Belle Arti) e Politecnico di Milano – Scuola e Dipartimento di Design. Saranno gli studenti di questi istituti a dare spazio ed espressione al loro estro per reinterpretare in chiave attuale il portato iconico di un brand che ha fatto la storia nella comunicazione con i suoi cartelloni pubblicitari. A giudicarli tre esperti quali Matteo Ragni, vincitore di due Premi Compasso d’Oro, l’artista Anna Godeassi e l’art director Francesco Poroli. L’incredibile storia di Negronetto continua.

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