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conoscete la torta più deliziosa che c’è? | La Cucina Italiana

conoscete la torta più deliziosa che c'è?
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Si chiama «la squisita» e già nel nome questa torta dice molte cose: è decisamente deliziosa, e se lo è, è perché è fatta con pochi ingredienti, semplici, che messi insieme sono perfetti. Anzitutto la ricotta e il cioccolato, protagonisti di un ripieno cremoso particolarmente invitante, e anche particolarmente saziante.

Le origini della torta «Squisita»

È nata per questo: «la squisita» è una torta tipica della Garfagnana, la zona della provincia di Lucca tra le Alpi Apuane e l’Appennino tosco-emiliano. In particolare pare sia nata a Pieve Fosciana, uno dei bei borghi di quest’area tra le più belle e affascinanti del centro Italia. Era un dolce che si serviva ai matrimoni, o comunque nelle occasioni speciali e di festa, valorizzando ingredienti del posto facili da trovare, buoni e poco costosi.

Un dolce semplice con la ricotta

Cosa c’è di più buono ed economico della ricotta, del resto? È anche una delle tante specialità casearie della zona: da qui dunque questa torta, che ha l’aspetto di una crostata, dato che ha una base di pasta frolla, ma tecnicamente non lo è. Oggi si prepara spesso: è un dessert perfetto, ideale da servire con un’altra specialità locale, e cioè il vin santo, e si fa in tante zone d’Italia, con tante varianti.

La ricetta de La Squisita

Anzi, può darsi che in qualche modo questa torta sia stata d’ispirazione anche per una crema che si serve come dessert al cucchiaio, e si chiama proprio «La squisita», fatta con ingredienti molto simili (il formaggio spalmabile e la panna) e arricchita allo stesso modo con del liquore e dei canditi.

Volete provare la torta squisita? Ecco la ricetta:

Torta della suocera, la ricetta facile e… anticritiche

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Avete mai sentito parlare della torta della suocera? E vi siete mai chiesti perché si chiami così? Il topos della suocera è così diffuso nella cucina italiana che viene da chiedersi, ancora una volta, perché le suocere italiane siano un soggetto così temuto o dalla reputazione così controversa. Nelle lingue di suocera di cui abbiamo già scritto, si prendeva in giro la famigerata lingua lunga delle suocere. Esiste poi un’altra ricetta della tradizione, che invece sembrerebbe essere nata per venire incontro alla necessità delle nuore di avere un dolce per fare bella figura: minimo sforzo, massima resa. Ovvero, la torta della suocera.

Perché si chiama torta della suocera?

Notoriamente, infatti, nello stereotipo âgée che ci stiamo divertendo a cavalcare – opportuno specificarlo – la suocera si presentava a casa del figlio e della nuora senza preavviso. Le malpensanti tendevano a pensare che la suocera lo facesse apposta, come per effettuare una verifica estemporanea alla capacità della nuora di prendersi cura della casa. Che tempi duri per una donna, quelli che fortunatamente ci siamo (almeno in parte) lasciati alle spalle. Sull’altare non ci si portava solo il proprio partner, ma un bagaglio imponente di aspettative sociali. 

La ricetta in questione è la torta della Suocera. La sua storia ha radici antiche, ma difficile individuarne un’origine precisa. Pare che sia nata per offrire qualcosa di buono alla suocera quando si presentava senza preavviso a casa della nuora e non aveva niente di pronto da servirle. Nel tempo, è diventata un jolly della pasticceria domestica, adatta a diverse occasioni che vanno dalla colazione al dopocena.

Come si prepara la torta della suocera

Una torta facile e veloce che si presenta alta, spugnosa e soffice, la sua ricetta varia di casa in casa (o meglio, di nuora in nuora) ma la costante è l’uso della panna come condimento grasso. Niente burro o olio. La ricetta della torta della suocera che riportiamo di seguito è quella più diffusa.

Prima di riportarla, è interessante aggiungere che la torta in Italia aveva un valore simbolico molto importante nelle tradizioni popolari legate ai matrimoni, specialmente nei contesti agresti. Alla promessa sposa, il giorno della Pasqua, era richiesto di portare una torta comprata nel miglior negozio del paese alla famiglia del futuro marito. La suocera, come risposta, tagliava una fetta della torta e la restituiva alla ragazza, come simbolo di accettazione nel proprio nucleo famigliare.

Ricerche frequenti:

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Classe 1995, Veronica Boienti lancia nel 2020 il progetto Ugly Cakes, tutto da sola. Alle spalle, il panificio di famiglia dalla parte del papà – già il nonno produceva pane seguendo tutte le fasi della panificazione – che diventa la sua palestra per allenare la passione per la pasticceria. Non puoi non averle intraviste su Instagram: sono torte opulente, colorate, allegre. Poi ti soffermi a leggere le scritte e ti accorgi del contrasto. Se a prima vista sembrano opere d’arte dolciaria stucchevoli e romantiche, quando metti a fuoco percepisci la graffiante battuta ironica, spesso una verità anche molto tua, ma che non volevi ammettere o non è concesso farlo. Le Ugly Cakes di Veronica sono figlie delle vintage cakes americane e inglese, che vivono una nuova ondata di tendenza oggi, ma il successo sta tutto nella bravura e nell’ironia intelligente di chi le fa. Per questo abbiamo incontrato Veronica Boienti, determinata e spigliata food creator che riesce a far venire al suo laboratorio di Arese in provincia di Milano le influencer più cool della città per il ritiro delle sue torte – no, niente spedizioni.

Ecco l’intervista a Ugly Cakes in persona nella gallery di foto delle “bruttissime torte”. Al fondo, troverete anche un omaggio dolcissimo di Veronica, che ci ha regalato la sua ricetta della base carrot cake, che potete scegliere quando ordinate la vostra torta Ugly Cake – oltre alla vaniglia e al cioccolato. Fate attenzione che tra gli step di Procedimento ci scappa anche un consiglio davvero utile – sempre.

Buon non compleanno a voi!

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