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Pasta alla militare, voi come la fate?

Pasta alla militare, voi come la fate?

Cercare su google pasta alla militare” non porta a molte ricette, ma a un modo, una filosofia, di cucinare. Come gli studenti fuorisede, i militari hanno poco tempo a disposizione per cucinare, prediligendo ricette semplici e veloci, che non richiedano l’utilizzo di ingredienti troppo ricercati, ma che siano comunque piatti sostanziosi. Da qui nasce il termine di pasta “alla militare”, che non è una ricetta unica, ma una collezione di ricette semplici, come quelle che troverete in fondo alla pagina.

Cosa mangiano nell’esercito? 

Come spesso accade nelle grandi istituzioni in cui il numero di bocche da sfamare è altissimo, il cibo della mensa non fa leccare i baffi a nessuno, anzi. Ai militari di tutto il mondo, quando in trasferta, viene consegnato un MRE al momento dei pasti, ovvero un Meal Ready to Eat (Razione Viveri Speciale da Combattimento in italiano), un’insieme di pietanze in scatola, congelate o liofilizzate che si possono scaldare e consumare in poco tempo e durano 3 anni. Lo youtuber David Hong ha deciso di assaggiare alcuni MRE provenienti da 18 paesi e di raccontare il tutto a Insider.com. I pasti pronti dell’esercito USA contengono ben due dolci, mentre quelli tedeschi hanno una serie di zuppe e stufati, tanti cracker e salsine spalmabili. L’esercito francese ci tiene a mantenere le tradizioni di cucina raffinata anche sul campo, offrendo ai soldati dei pasti “quasi gourmet” composti da pâte, prosciutto, frutti di mare sott’olio e crème caramel. Il pasto pronto (che include la prima colazione, pranzo e cena) dell’esercito italiano, secondo Hong, era il più sostanzioso: biscotti, marmellata di arancia e ciliegia, latte, cioccolato, tortellini al ragù, cracker, macedonia, zuppa, tonno in olio di oliva e un fornello per riscaldare tutto

Pasta alla militare: le versioni 

In qualche caserma italiana i militari hanno la scelta di come nutrirsi: recarsi in mensa oppure confezionarsi il pasto da soli, con pochi ingredienti e utensili a disposizione. La pasta con il tonno – un grande classico per chi ha poco tempo – è uno dei pasti preferiti dai militari, come anche un buon piatto di spaghetti al pomodoro, cipolla e parmigiano. Esiste anche un formato di pasta che rende omaggio ai militari, i tubetti del soldato, un formato di dimensione media, semplice da cucinare, che viene utilizzato frequentemente nelle mense dei militari. 

20 piatti di pasta semplici e veloci per chi ha poco tempo 

Ricerche frequenti:

Marche, il formaggio di pecora più buono

La Cucina Italiana

Sono i fiori e le erbe spontanee del Montefeltro a nutrire ogni giorno le oltre 1800 pecore della famiglia Cau&Spada e a dar vita ai loro formaggi: seicento ettari di terre marchigiane che furono sfondo nei quadri di Piero della Francesca, per circa 200mila litri di latte lavorato ogni anno. «Pascoli biologici, allevamento allo stato brado e lavorazione a mano. Ci tengo a dire solo questo», commenta Alessandra Spada trentatré anni, tanto impegno e passione, e alle spalle la storia bella di un’eredità familiare raccolta nel motto: «Pastori per sempre». In passato, l’amicizia degli antenati Antonino Spada e Antonio Cau, migrati con le prime pecore dalla Sardegna a Sassocorvaro negli anni Settanta a cercare fortuna. E oggi formaggi che entrano come ingredienti d’onore nei menù di ristoranti stellati e prestigiose gelaterie in tutta Italia e all’estero. Tra i primi, Il Piastrino, Andreina, Nostrano e Uliassi; tra le seconde, Galliera 49, Il Pinguino, Peace&Cream e Gelato Contadino, solo per citarne alcune. 

Prodotti che seguono il ciclo della natura. Pecorini freschi o con stagionature particolari: come il loro ricercatissimo Pecorino degli Amanti, che matura per cento giorni in una fossa rivestita con canne di fiume e paglia d’orzo biologica appena raccolta. E poi ancora ricotta, primo sale, robiola, lo Stracchino Stanco e il Magnifico, con la sua forma da una ventina di chili. Infine, ultimo arrivato, il Matico: agli esordi un formaggio «sbagliato» e problematico, e adesso perfetta crosta fiorita e pasta molle di latte ovino e vaccino. Quella di Cau&Spada è la storia di una fruttuosa immigrazione e di un investimento diretto sul territorio, nella ricchezza di boschi, prati e campi. Conclude Alessandra: «Siamo diventati i giardinieri di queste colline, terre che rimarranno ai nostri figli. Terre dove si compie quella meravigliosa alchimia che trasforma il latte in formaggio».

Testo di Sanzia Milesi

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Ndunderi di ricotta, la ricetta di Sal De Riso

La Cucina Italiana

Gli ndunderi di ricotta sono gnocchi speciali secondo una ricetta tradizionale campana di Minori, che si trova oramai sempre meno nei ristoranti – e persino nelle case. Il noto grande maestro pasticciere Sal De Riso nella sua pasticceria li prepara insieme ad altri piatti della tradizione locale. Sono fatti a mano, con ben il 70% di ricotta e sono stesi su una spianatoia di legno uno a uno. Ecco come farli a casa.

La ricetta degli ndunderi di ricotta

Ingredienti per 12 porzioni

700 g di ricotta di mucca di Tramonti 
300 g di farina bianca 
10 foglie di basilico 
70 g di caciocavallo grattugiato 
100 g di tuorli d’uova (n. 5) 
q.b. di noce moscata grattugiata 
q.b. di pepe bianco

Procedimento

In un contenitore capiente amalgamate la ricotta con il caciocavallo, i tuorli d’uova, la noce moscata, il pepe e le foglie di basilico sminuzzate con le mani. Aggiungete infine la farina setacciata e formate un impasto. 

Tagliate gli ndunderi a pezzi da circa 35 g, dategli una forma ovale e incavate la pasta con l’aiuto delle dita. Adagiate gli ndunderi sopra un vassoio spolverato con la farina. Cuoceteli in acqua e sale fino a quando non risalgono a galla.

Come condire gli ndunderi: con il ragù di salsiccia

Ingredienti

1,5 kg di pomodori San Marzano
100 g di cipollotti di Nocera D.o.p. 
500 g di salsiccia di maiale 
10 foglie di basilico 
½ bicchiere di vino rosso 
6 cucchiai di olio extravergine d’oliva 
70 g di caciocavallo grattugiato (da cospargere alla fine sugli ndunderi)

Procedimento

Fate soffriggere i cipollotti tritati finemente con l’olio extravergine d’oliva. Unite la salsiccia sminuzzata e fatela rosolare per qualche minuto. 

Aggiungete il vino rosso e lasciatelo evaporare. 

A parte, sbollentate i pomodori per qualche minuto in acqua bollente, eliminate le pellicine e tagliateli a pezzetti. 

Ponete i pezzi di pomodori in un contenitore e frullateli con un mixer a immersione. 

Aggiungete il pomodoro alla salsiccia e lasciate cuocere tutto insieme.

Come comporre il piatto di ndunderi di ricotta al ragù di salsiccia

Stendete in una pirofila un velo di ragù di salsiccia e adagiateci sopra gli ndunderi appena scolati.

Ricopriteli con abbondante ragù e cospargete del caciocavallo grattugiato. 

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