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Ricetta Polenta dura – La Cucina Italiana

Ricetta Polenta dura - La Cucina Italiana
  • 250 g farina di mais gialla
  • 8 sale
  • Parmigiano Reggiano Dop

Versate la farina in 1 litro di acqua bollente salata e mescolate con una frusta fino a quando il composto non avrà ripreso il bollore.
Abbassate la fiamma al minimo e cuocete con un coperchio per 40 minuti.
Versate la polenta in uno stampo da plum cake foderato con la pellicola e fatela raffreddare.
Tagliate a fette la polenta, abbrustolitela sulla griglia e servitela con pezzetti di parmigiano.

Ricerche frequenti:

le Imperialine e i Perdigiorno di Gianni Rodari

le Imperialine e i Perdigiorno di Gianni Rodari

In occasione del centenario dalla nascita di Gianni Rodari, ecco i dolci che hanno creato in suo onore (e non solo)

Quando si giunge a Omegna, sulla cima del lago d’Orta, sembra di essere in una favola. Camminando per le sue vie, infatti, si susseguono profumi continui di dolci e biscotti che sfornano nelle varie pasticcerie, tra cui gli ultimi in onore di Gianni Rodari, in occasione del centenario dalla sua nascita, il 23 ottobre del 1920. E chissà se tutte le sue storie, dalla strada di cioccolato agli uomini di burro, hanno trovato ispirazione proprio qui, dalla geniale creatività dei pasticceri di Omegna o se, invece, sono loro a esser cresciuti a pane e Grammatica della fantasia.

Le Imperialine della Pasticceria Iraghi

Per gli omegnesi stessi il primo dolce simbolo della città sono senza dubbio le Imperialine. Presenti fin dal 1937, se oggi sono ancora tra noi è grazie a Marcello Daverio e alla sua Pasticceria Iraghi, che dopo averle scoperte è andato avanti a prepararle secondo la ricetta originale, tramandata solo oralmente. Le Imperialine sono dei piccoli biscotti (che ricordano vagamente le lingue di gatto) composti da due sottilissime sfoglie tonde, fatte con farina, burro, zucchero a velo e uova, unite poi tra di loro da una goccia di cioccolato che le distingue da tutte le altre; infine vengono confezionate ancora artigianalmente a mano, una a una. Nel tempo sono nate alcune imitazioni, da cui Marcello invita a diffidare, come è scritto chiaro e tondo tra le regole all’ingresso del locale. Per questo hanno deciso di depositare il marchio, in modo da essere gli unici sia a prepararle secondo l’antica ricetta segreta, sia a poterle chiamare così.

Imperialine
Imperialine.

Reginette, duchesse e damine

Ma questo non ha fermato l’inventiva dei pasticceri di Omegna. E si sa, agli omegnesi non manca di certo la fantasia! Così nel tempo sono nati anche altri biscotti e ogni pasticceria si è specializzata in una tipologia particolare: alla Pasticceria Zanardi, ad esempio, trovate le reginette, molto simili, ma con la crema di gianduia all’interno (e presente in quantità maggiore di una goccia); poi ci sono le duchesse o, ancora, le damine. E non è una favola di Gianni Rodari! Ma forse son tutti figli di quella sua inesauribile capacità e di arte unica di inventar storie, anzi in questo caso dolci, sempre con un’osservazione attenta e sensibile della realtà circostante. Tra questi, però, si differenziano gli ultimi ideati, quelli pensati e fatti proprio in onore dei cent’anni ormai trascorsi dalla sua nascita. Anche se Rodari resta uno scrittore, un poeta e un personaggio senza tempo.

I Perdigiorno di Gianni Rodari

Questa volta l’opera è della Pasticceria Jolly, situata proprio nel centro storico di Omegna, che in occasione del centenario ha voluto creare una ricetta del tutto nuova, un dolce dedicato solo ed esclusivamente a lui. Si tratta di piccoli biscottini a forma quadrata, preparati con farina di grano tenero, burro, zucchero, uova, latte, panna, limone, vaniglia e una granella croccante di nocciole. Si trovano sia sfusi che nella confezione speciale regalo. Il nome non dovrebbe lasciar dubbi: Giovannino Perdigiorno, infatti, è uno dei personaggi inventati da Rodari, protagonista del libro I viaggi di Giovannino Perdigiorno, una raccolta di quindici filastrocche, tra cui forse molti ricorderanno questa.

Giovannino Perdigiorno
ha perso il tram di mezzogiorno,
ha perso la voce, l’appetito,
ha perso la voglia di alzare un dito,
ha perso il turno, ha perso la quota,
ha perso la testa (ma era vuota),
ha perso le staffe, ha perso l’ombrello,
ha perso la chiave del cancello,
ha perso la foglia, ha perso la via:
tutto è perduto fuorché l’allegria!

 

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Come cucinare il riso basmati: 15 ricette

Come cucinare il riso basmati: 15 ricette

Chicchi lunghi e frangranza inconfondibile, il riso basmati che viene dall’India ha conquistato la nostra cucina. Ecco come prepararlo per servirlo come accompagnamento o come piatto unico

Viene coltivato in India e in Pakistan e il suo nome significa “ricco di fragranza”. Stiamo parlando del riso basmati, una varietà di riso inconfondibile grazie ai suoi chicchi dalla forma allungata e affusolata e al suo sapore aromatico. Abbiamo imparato a conoscerlo, a gustarlo e ad apprezzarlo sempre più, soprattutto quando siamo a dieta e dobbiamo tenere sotto controllo la glicemia: questo riso vanta infatti un basso indice glicemico (tra 56 e 69 contro 89 di media delle altre varietà).

Come cuocere il riso basmati

Per cuocere correttamente il riso basmati occorre prima sciacquarlo con acqua fredda per eliminare parte dell’amido, poi va fatto bollire utilizzando acqua in abbondanza: l’acqua deve essere circa due volte il peso del riso. Una volta cotto, il riso va sgranato leggermente con una forchetta prima di condirlo e servirlo.

Riso basmati: accompagnamento o piatto unico

Il riso basmati può essere servito semplicemente bollito per accompagnare un’altra pietanza, come della carne o del pesce, ma anche come ingrediente principale se condito a dovere: in entrambi i casi possiamo ottenere un piatto unico che apporta carboidrati, proteine e grassi buoni. Il riso basmati è molto utilizzato in India dove viene prodotto, ma anche in Oriente e nel sud est asiatico, dunque vale la pena apprezzarlo nelle ricette esotiche abbinato ad esempio a latte di cocco, lime, soia, ma si tratta di un riso davvero versatile che si abbina con le verdure e le erbe, con i legumi, con molti tipi di pesce e crostacei come salmone e gamberi, e con diversi tipi di carne, dal pollo al coniglio.

Le nostre ricette con il riso basmati

Se siete in cerca di ricette per cucinare il riso basmati, ecco qualche idea dal nostro archivio: Riso Basmati con pepite di salmone, Insalata con code di gambero, soia e riso Basmati, Riso basmati con pollo, Capesante e calamaretti con riso basmati, Riso basmati con erbe e verdure, Riso basmati profumato e spezzatino di pesce al limone, Spezzatino di pollo al latte di cocco e lime con Basmati, Polpette di pesce e riso basmati nei loro cartocci, Coniglio al lime e riso Basmati agli ortaggi, Riso basmati con gamberi e verdure, Riso Basmati, lattughino e calamari, Gazpacho e riso Basmati al salto, Insalata di riso Basmati e salmone, Tacchino alle mandorle e riso Basmati, Girelle di pollo e riso basmati.

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