La micóoula valdostana, il pane dolce delle Feste: ricetta

La micóoula valdostana, il pane dolce delle Feste: ricetta

La micóoula valdostana significa “piccolo pane un po’ speciale” in dialetto locale patois. Nasce a Hône, comune italiano di circa 1200 abitanti in provincia di Aosta e, anche grazie a un’associazione non-profit del paese, da anni viene prodotto artigianalmente soprattutto durante le feste natalizie. Un pane nero povero, ma arricchito con i prodotti del territorio come castagne, fichi, noci e uvette. L’impasto si prepara mescolando farina di segale e frumento con acqua e sale, cui si unisce il lievito per poi lasciarlo riposare per circa un’ora. Si aggiungono poi gli altri ingredienti. Si inforna e si lascia cuocere per circa un’ora e mezza.

«Siamo partiti in quattro e ora siamo una decina, tutti volontari» spiega Flavio, segretario di Amis de la Micóoula, l’associazione nata nel 2008 da un gruppo di giovani di Hône, in Valle d’Aosta. Lo scopo dei membri è riscoprire la tradizione locale, recuperare i campi e gli edifici rurali – come i mulini, i forni, gli essiccatoi – rivalutare i villaggi, il ritorno dei giovani alle origini e soprattutto il coinvolgimento di tutta la comunità in un progetto legato al territorio. «Michel è il presidente, io sono il più vecchio (32 anni, ndr…). Gli altri hanno tutti tra i 24 e i 25 anni. Coltiviamo il frumento a livello non commerciale, ma solo per mantenere la tradizione. Il frumento come tutte le culture ha bisogno di avvicendamento, per cui a fine raccolta del frumento, ci seminiamo le patate».

Courtesy Amis de la Micòoula

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