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» Pasta alla carcerata – Ricetta Pasta alla carcerata di Misya

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Innanzitutto eliminate il budello dalle salsicce e sbriciolatele, quindi fatele rosolare in una casseruola antiaderente con cipolla e olio, infine (quando la cipolla sarà ben appassita) sfumate col cognac.

Unite la passata e fate restringere per circa 15 minuti a fiamma bassa, quindi incorporate anche panna e prezzemolo tritato e salate.
Nel frattempo, mettete a cuocere la pasta in un’ampia pentola piena di acqua bollente leggermente salata.

Scolate la pasta al dente e unitela al condimento, mantecando con pecorino, peperoncino e un altro po’ di prezzemolo.

La pasta alla carcerata è pronta, non vi resta che servirla.

Ricerche frequenti:

» Crostoni zucchine e pancetta

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Innanzitutto lavate e mondate le zucchine, tagliatele a cubetti, quindi saltatele in padella antiaderente insieme con la pancetta, l’aglio e pochissimi sale e olio, mescolando spesso, poi eliminate l’aglio.

Tagliate la burrata a fettine.

Tostate il pane per pochi minuti in forno ventilato a 200°C (o in un tostapane), fino a doratura.
Appena sfornati, conditeli subito con la burrata e il mix di zucchine e pancetta.

I crostoni zucchine e pancetta sono pronti, serviteli subito.

Il prezzo della pasta potrebbe aumentare a causa dei cambiamenti climatici

Il prezzo della pasta potrebbe aumentare a causa dei cambiamenti climatici

Il cambiamento climatico che stiamo vivendo potrebbe portare a una carenza di pasta e all’aumento dei prezzi. Arriva l’allarme dai produttori francesi

I produttori di pasta francesi lanciano un nuovo allarme e chiedono alle autorità di mettere in atto un piano di emergenza: i problemi climatici, sia in Europa che in Canada, hanno causato quest’anno una significativa carenza di grano duro.

«Il cambiamento climatico mette in pericolo il mercato della pasta», hanno informato Sifpaf (Unione dei produttori di pasta industriale) e CFSI (Comitato francese per la semola industriale), in un comunicato stampa congiunto diffuso lunedì sera. «Le piogge fin troppo abbondanti in Europa e una siccità senza precedenti in Canada potrebbero comportare una carenza di grano duro e a una storica impennata dei prezzi in tutto il mondo».

Il Canada, primo produttore di grano duro al mondo, è stato colpito quest’estate da una forte ondata di caldo che ha avuto come conseguenza una riduzione del raccolto. Per la precisione si tratta del 32% in meno rispetto alla media degli ultimi cinque anni e quasi il 30% in meno rispetto alle previsioni, secondo i dati dell’ufficio statistico canadese StatCan, riportati nel comunicato stampa.

Anche in Europa il raccolto è insufficiente. I sindacati hanno sottolineato che le forti piogge che hanno colpito la Francia durante la fioritura e il raccolto hanno ridotto notevolmente la quantità di grano duro francese potenzialmente utilizzabile per fare la pasta.

Da metà luglio si è registrato in poche settimane un aumento di oltre il 30% del prezzo di riferimento mondiale, che potrebbe accelerare ulteriormente una volta che il Canada avrà terminato la raccolta e confermerà una carenza globale di grano duro.

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