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Biscotti bigusto – Ricetta di Misya

Biscotti bigusto - Ricetta di Misya

Innanzitutto preparate la pasta frolla: unite nella ciotola burro ammorbidito, zucchero, sale e tuorli e lavorate fino ad ottenere una crema, quindi incorporate latte, vaniglia e farina e amalgamate velocemente per ottenere un composto omogeneo.

Dividete il panetto a metà e in una delle 2 incorporate il caffè, impastando velocemente: per un colore più omogeneo, una volta inglobato il caffè lasciate riposare l’impasto a temperatura ambiente, quindi impastatelo nuovamente.
Avvolgete ognuno dei due panetti con pellicola per alimenti e lasciateli riposare in frigo per almeno 30 minuti.

Separatamente, stendete con il matterello la pasta frolla chiara e quella scura sul piano di lavoro leggermente infarinato, creando delle sfoglie da circa 0,5 cm.
Prendete 2 formine a scelta (io ho scelto un tondo smerlato e un cuoricino, ma va bene qualsiasi cosa, basta che una delle due sia molto più piccola dell’altra) e create con la formina grande i vostri biscotti, quindi con quella piccola create un decoro al centro del biscotto.

Fate la stessa cosa con entrambe le frolle, quindi inserite delicatamente i cuoricini chiari nei biscotti scuri e viceversa.

Posizionate i biscotti sulla teglia rivestita di carta forno (o leggermente unta) e cuocete per circa 10-15 minuti (a me ne sono bastati 12) a 180°C, in forno statico già caldo.

I biscotti bigusto sono pronti, lasciateli almeno intiepidire prima di servirli.

Ricetta Pan meino (pan de mej), il dolce tipico lombardo

Ricetta Pan meino (pan de mej), il dolce tipico lombardo

Il pan meino, chiamato anche pan de mej in dialetto milanese, è un dolce tipico lombardo che ha origine nella cucina contadina della regione. 

Si dice che la sua preparazione fosse legata al 23 aprile, giorno di San Giorgio: originariamente il pan meino era a base di farina di miglio e fiori di sambuco, ma negli anni la ricetta ha subito diverse variazioni e interpretazioni.

Oggi si tende a utilizzare in particolare la farina di mais, ma la consistenza del pan meino, friabile, è rimasta la stessa.

Provate a realizzarlo con la ricetta di Carlo Cracco che prevede l’utilizzo dell’anice al posto dei fiori di sambuco e gustatelo con i consigli dello chef: al mattino con il latte, al pomeriggio con panna al caffè o dopo cena con un bicchiere di passito.

I biscotti di San Martino in Sicilia si fanno così

La Cucina Italiana

L’11 novembre è giorno di tradizioni in molte regioni d’Italia. In Sicilia si preparano e si mangiano i celebri biscotti di San Martino – “u viscottu i San Martino abbagnatu nn’o muscatu” (il biscotto di San Martino bagnato nel Moscato) -, per l’esattezza. È un’usanza antica, di origine contadina: in questo periodo venivano infatti rinnovati i contratti agrari e per l’occasione si festeggiava con il vino novello accompagnato da questi particolari biscotti, da qui, il detto “A San Martino ogni mosto è vino”

Questo dolcetto presta il fianco a molte varianti e farlo non è affatto difficile, a patto di non tralasciare nessun particolare della preparazione. Volete provare? Ecco allora la ricetta tradizionale.

Biscotti di San Martino: la ricetta

Ingredienti

500 g di farina 00
150 g di zucchero semolato
100 g di strutto
30 g di lievito di birra
20 g di semi di anice
un pizzico di sale
acqua qb

Procedimento

Lavorate la farina con il lievito di birra sciolto in acqua tiepida e amalgamate con lo zucchero, lo strutto, il sale e i semi di anice. Aggiungete acqua fino a ottenere un impasto morbido.

Tagliate l’impasto a tocchetti lunghi quanto basta per creare delle forme a spirale e adagiate i biscotti ben distanziati su una teglia ricoperta con carta da forno. Lasciate lievitare per almeno due ore.

Trascorso questo tempo, cuocete in forno preriscaldato a 200° per 10 minuti, poi abbassate la temperatura a 160° e infornate ancora per 20 minuti. A fine cottura lasciate raffreddare i biscotti di San Martino nel forno spento.

Classici, ma anche ricoperti e ripieni

Esistono di questi biscotti anche due versioni più elaborate “da pasticceria”, morbidi, ricoperti e ripieni. Si tratta dei sammartinello rasco e del sammartinello decorato. Il sammartinello rasco è tagliato a metà, bagnato con il moscato e farcito con della crema di ricotta. Poi viene spolverizzato con zucchero e cannella. Il sammartinello decorato, invece, è farcito con conserva di cedro o zucca ed è interamente coperto con una glassa di zucchero decorata con perline di zucchero e presenta, sulla sommità, un confettino, un fiore di pasta reale o un cioccolatino incartato.

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