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Madeleine per la merenda d’inverno: come prepararle

Madeleine per la merenda d'inverno: come prepararle

Una ricetta francese per scaldare i pomeriggi più freddi. Semplici, ma deliziose: preparatele così!

In inverno c’è spesso bisogno di una extra dose di coccole. E quando si parla di coccole, ognuno ha le sue del cuore. Una pausa, del tempo libero, per gli amici, l’amore, la famiglia. Un sabato in pigiama davanti a una serie TV, un massaggio in SPA dopo averlo sognato tutto l’anno, qualcosa di buono da mangiare che esca dalla routine. Per alcuni sono coccole salate e golose, per altri dolci e avvolgenti. A volte è il conforto di una tazza di latte bollente con miele e cannella, altre la semplicità di un quadratino di cioccolato fondente prima di dormire. Spesso, basta accendere il forno e lasciare che la cucina venga invasa dalla magia del profumo di madeleines alla cannella, la merenda perfetta per l’inverno.

Quando preparare le madeleine?

L’ideale è preparare le madeleine in mattinata: l’impasto infatti deve riposare almeno due ore in frigorifero prima di poter passare alla cottura in forno. Una tazza di caffè per riscaldarvi, pochi ingredienti semplici, e siete pronti a partire.

La ricetta delle madeleine

Ingredienti

2 uova
150 g di zucchero
150 g di farina 00
1 cucchiaino di lievito per dolci
2 cucchiai di latte o latte vegetale
125 g di burro
scorza di limone
cannella q.b.

Procedimento

Sbattete le uova con lo zucchero, fino a ottenere un composto spumoso a cui aggiungere la farina 00 setacciata, il lievito, il latte (se preferite anche vegetale), e il burro ammorbidito. Aggiungete a piacere cannella e scorza di arancia grattugiata, mescolate e siete pronti per trasferire il vostro impasto in frigorifero. Dopo due ore circa, mettetene un cucchiaio per volta nell’apposito stampo ad alveoli, infornate a 220° per i primi 4 minuti e proseguite per altri 6 minuti a 180°, tenendo sempre sotto controllo le vostre madeleines. Non riuscite più a resistere al profumo che si sprigiona dal forno? È il momento di sfornare le madeleine e apparecchiare la tavola per la vostra merenda d’inverno.

Le alternative alla cannella

Se non amate la cannella, o preferite alti sapori, potete sostituirla con la vaniglia o la noce moscata oppure lasciare che gli agrumi (invece che la scorza d’arancia potete utilizzare anche quella di limone) facciano il loro lavoro aromatico da soli, senza aggiungere altre spezie.

Dieta dopo le feste, gli errori che rischiano di farvi ingrassare

Dieta dopo le feste, gli errori che rischiano di farvi ingrassare

Le vacanze di Natale sono uno dei periodi dell’anno in cui si tende a mangiare di più e ad aumentare di peso. Ecco cosa evitare per riuscire a eliminare i chili presi  

Durante le feste di Natale lasciarsi andare a tavola è molto frequente. Tra pranzi e cenoni in media ogni anno a gennaio ci si ritrova almeno con un paio di chili in più. Cosa fare per eliminarli? «La prima cosa che può essere d’aiuto è puntare su menu e piatti più equilibrati non solo per quanto riguarda le porzioni, ma anche la qualità degli alimenti», suggerisce la nutrizionista Valentina Schirò, specializzata in scienza dell’alimentazione. Poi, occorre fare attenzione agli errori. «Spesso si continua a ingrassare anche dopo le feste perché si mettono in atto tutta una serie di comportamenti che se apparentemente sembrano favorire la perdita di peso, in realtà per svariate ragioni con il passare del tempo rischiano di agevolare l’accumulo dei chili in più nei punti critici come pancia, gambe e fianchi». Ecco allora una serie di errori che rischiano di farvi ingrassare se decide di mettervi a dieta dopo le feste.

Fare diete drastiche

Portare a tavola porzioni mini e iniziare a saltare i pasti dopo il periodo di Natale? Niente di più sbagliato. Favorisce l’accumulo di adipe intorno al girovita e con il tempo l’aumento di peso. «Quando si mangia poco l’organismo tende a conservare le riserve di grasso e a bruciare di meno. La conseguenza? Il metabolismo diventa più lento, l’appetito aumenta e si finisce per mangiare di più del necessario», spiega la nutrizionista Valentina Schirò. Un altro aspetto da non sottovalutare è il fattore gratificazione. «Menu tristi e porzioni troppo ridotte rischiano di far aumentare ancora di più la voglia di cibo, in particolare di alimenti ricchi di zuccheri e grassi come panettoni, torroni e altri peccati di gola che facilmente si trovano in dispensa dopo il periodo di Natale». 

Mangiare solo minestroni e insalate

La verdura di stagione non dovrebbe mai mancare a tavola. Fornisce acqua, minerali e vitamine che disintossicano l’organismo e stimolano il lavoro del fegato e dell’intestino soprattutto dopo un periodo di eccessi. Inoltre è ricca di fibre che rallentano l’assorbimento degli zuccheri e dei grassi e assicurano una buona sazietà. Mangiarla però da sola non è una strategia valida per sbarazzarsi dei chili in più presi durante le feste. «Le verdure difettano di proteine, carboidrati e grassi essenziali, necessari per il metabolismo», spiega la nutrizionista Valentina Schirò. L’ideale è abbinarle sempre a pranzo e a cena a una porzione di proteine (carne magra, uova, pesce o legumi) condite con l’olio extravergine d’oliva, ricco di grassi “buoni” e a dei carboidrati a lento assorbimento come il farro e in generale ai cereali integrali in chicchi che favoriscono il senso di pienezza.

Dieta dopo le feste, gli errori che rischiano di farvi ingrassare

Portare in tavola piatti sconditi

Intingoli e piatti troppo ricchi non sono il massimo per la linea e per la salute. Ma anche puntare su piatti privi di qualsiasi condimento per rimediare agli eccessi di pranzi e cenoni non è il massimo per la dieta dopo le feste. «Il classico piatto di pasta in bianco oppure di riso scondito che spesso si tende a scegliere dopo un periodo di eccessi rischia di avere più svantaggi che vantaggi per la rimise en forme. Rispetto allo stesso piatto condito per esempio con delle verdure e un filo di olio extravergine d’oliva provoca una risposta glicemica maggiore e di conseguenza stimola una produzione eccessiva di insulina, un ormone che agevola la fame e favorisce l’accumulo di peso in particolare a livello addominale».

Cenare solo con della frutta

Va bene mantenersi leggeri a cena, ma cercare di riparare agli stravizi natalizi mangiando per esempio solo dell’ananas, delle arance o dei mandarini non è una buona idea. «La frutta non può essere un valido sostituto di un pasto principale. Dal punto di vista nutrizionale fornisce tanti zuccheri facilmente assimilabili dall’organismo ed è priva di proteine, grassi buoni e carboidrati complessi, nutrienti essenziali che favoriscono la sazietà e aiutano il metabolismo a mantenersi attivo», dice l’esperta. L’ideale è mangiarla come snack per spezzare l’appetito. «Abbinata a della frutta secca, per esempio, è uno spuntino che aiuta a ritrovare la regolarità dei pasti e dà una mano al ritmo fame-sazietà».

Anna in Casa: ricette e non solo: Carbone dolce alla vaniglia

Anna in Casa: ricette e non solo: Carbone dolce alla vaniglia

Ieri alla befana abbiamo lasciato le gelatine e lei oggi ci ha fatto trovare del carbone dolce alla vaniglia.

Ma è stata brava, ha lasciato anche la ricetta firmata Anna La Befana, per prepararlo velocemente e facilmente in casa.

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Un consiglio, non fate il mio errore, non utilizzate una teglia troppo grande in modo il carbone risulti bello alto, come quello che si compra.

Ingredienti

1 albume

circa 30 g di zucchero a velo

1 cucchiaio scarso di succo di limone

1 cucchiaio scarso di alcool per liquori (facoltativo)

500 g di zucchero semolato

125 ml di acqua

Procedimento

Foderare con carta forno una teglia, non fate il mio errore, sceglietene una non troppo grande in modo il carbone risulti bello alto, come quello che si compra.

In una pentola capiente, io ho utilizzato quella della pasta, versare l’acqua e tutto lo zucchero semolato e tenere controllato, deve bollire e raggiungere la temperatura di 141°C. Se non avete un termometro deve bollire circa 5-7 minuti e cambiare colore, diventare dorato.

Nel frattempo in una ciotola mettere l’albume con lo zucchero a velo e mescolare.

  Aggiungere il succo di limone 

e a piacere l’alcol per liquori.

Mescolare bene fino ad ottenere una glassa densa come quella dei biscotti, 

se dovesse servire aggiungere altro zucchero a velo.

 Unire qualche goccia di aroma vaniglia e mescolare ancora.

Se avete il termometro da cucina, quando inizia a bollire inserire l’ago di controllo.

Quando lo zucchero ha raggiunto i 141°C (o ha cambiato il colore in dorato)

unire tutta di un colpo la glassa di albume e zucchero.

Si formerà una schiuma densa, rimescolare velocemente e

versare il composto ancora gonfio nella teglia prima preparata.

Lasciare raffreddare e poi rompere in pezzi.

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