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Ricetta Millefoglie con mousse al cioccolato bianco e caramello

Ricetta Millefoglie con mousse al cioccolato bianco e caramello
  • 500 g farina 00
  • 350 g panna fresca
  • 265 g zucchero
  • 200 g cioccolato bianco
  • 155 g burro
  • 70 g 6 tuorli
  • 50 g latte
  • 12 g lievito in polvere per dolci
  • 2 mele
  • 1 lime
  • 1 baccello di vaniglia
  • 1 foglio di gelatina
  • zucchero a velo
  • sale fino e di Maldon

PER LE SFOGLIE DI FROLLA
Preparate una frolla impastando 125 g di burro con 115 g di zucchero, la farina e 1 cucchiaino raso di sale fino. Quando gli ingredienti saranno completamente incorporati, iniziate a unire i tuorli poco alla volta e il lievito: dovrete ottenere un impasto omogeneo e compatto. Ponetelo in frigo, avvolto nella pellicola, per 1 notte.
Suddividete la frolla in palline da 25 g, stendetele tra due fogli di carta da forno, prima aiutandovi con un matterello, poi con la macchina per stendere la pasta fino a uno spessore di 2 mm. Conservate in freezer e fate riposare per 30 minuti. Dovrete ricavare 3 sfoglie per porzione.
Cuocetele in forno, tra due fogli di carta da forno coperti da un peso, a 170 °C per 10 minuti circa. Fate raffreddare.

PER LA MOUSSE DI CIOCCOLATO BIANCO
Centrifugate le mele ottenendo il succo. In alternativa, usate 150 g di succo di mela non zuccherato. Portatelo a ebollizione e versatelo sul cioccolato bianco tritato. Ammollate il foglio di gelatina in poca acqua fredda, strizzatelo e unitelo al cioccolato. Fate riposare in frigo per 2-3 ore, quindi incorporate 200 g di panna semimontata e ponete in frigo la mousse ottenuta.

PER IL CARAMELLO
Scaldate 150 g di zucchero in una casseruola antiaderente mescolando a fiamma bassissima fino a farlo sciogliere, facendo attenzione che non si formino grumi. Portate nel frattempo a bollore il latte con 150 g di panna con il baccello di vaniglia inciso per il lungo, poi spegnete. Filtrate e versate sul caramello mescolando con delicatezza con una frusta per stemperare velocemente ed evitare la formazione di grumi: quando la crema sarà perfettamente liscia, spegnete, incorporate 30 g di burro e amalgamate. Portate il caramello a temperatura ambiente, quindi unite 1 cucchiaio di succo di lime.
Componete la millefoglie posando nel piatto una sfoglia di frolla. Stendete uno strato di mousse al cioccolato bianco, irrorate con 1 cucchiaino di caramello, qualche fiocco di sale di Maldon e ripetete l’operazione un’altra volta, terminando con una sfoglia di frolla. Completate con zucchero a velo.

» Biscotti Rudolph – Ricetta Biscotti Rudolph di Misya

Misya.info

Innanzitutto preparate la frolla: mettete tutti gli ingredienti in una ciotola (con il burro freddo di frigo a tocchetti) e lavorate velocemente fino ad ottenere un panetto omogeneo, che farete riposare in frigo, coperto da pellicola, per almeno 30 minuti.

Riprendete il panetto, stendetelo in una sfoglia alta circa 0,5 cm e ritagliatela con le vostre formine (io ho fatto cerchi, rettangoli, renne e teste di renna).

Man mano che sono pronti, disponeteli sulla teglia rivestita di carta forno, quindi cuocete per circa 10 minuti (o fino a doratura) a 180°C, in forno ventilato già caldo.
Una volta cotti, fateli raffreddare completamente.

A questo punto potete procedere con la decorazione: per quanto riguarda me, ho decorato le renne con ghiaccia reale e mini smarties (colorando giusto occhietti e corna con il cioccolato fuso) e le teste di renna con cioccolato fuso, più un singolo smarties per il naso.

Per le formine più semplici, invece: ho creato il musino della renna, con tanto di corna, sempre con cioccolato e smarties su quelli tondi; per i biscotti rettangolari ho usato pretzel e smarties, attaccati con la ghiaccia reale, e ho creato poi gli occhietti con ghiaccia reale e cioccolato fuso.

I biscotti Rudolph sono pronti: fate solidificare i decori per qualche ora prima di servirli.

 

Il (triste) Natale di Milano senza gli Oh Bej! Oh Bej!

Il (triste) Natale di Milano senza gli Oh Bej! Oh Bej!

Gli storici mercatini del Natale di Milano, quest’anno, ovviamente, non ci saranno. E anche se non poteva essere altrimenti, si tratta di un momento assai triste per la città. Qui vi raccontiamo perché

Si chiamano ufficialmente Oh Bej! Oh Bej!, ma forse neanche i milanesi doc – ammesso ne esistano ancora – saprebbero come scrivere correttamente il loro nome («staccato o obejobej?»).

Comunque sia, parliamo dei mercatini storici del Natale di Milano, che si tengono ogni anno nei giorni del Santo Patrono Sant’Ambrogio (6-8 dicembre). Ogni anno tranne questo, naturalmente: la manifestazione è stata infatti annullata a causa dell’emergenza sanitaria in corso e non poteva essere altrimenti. Tuttavia, si tratta di un momento assai triste per la città, visto che gli Oh Bej! Oh Bej! sono da sempre un appuntamento molto amato, che richiama tantissime persone, e la cui origine risale addirittura al 1510.

Ma perché questi mercatini si chiamano così, Oh Bej! Oh Bej? Il nome si rifà a un episodio della storia di Milano, ossia all’arrivo in città di Giannetto Castiglione, inviato da papa Pio IV proprio nel 1510 per ingraziarsi l’affetto dei fedeli meneghini. Per compiere la sua missione, Castiglione utilizzò un metodo tanto antico quanto efficace, ossia distribuire alla popolazione più piccola di Milano pacchi pieni di dolci e giochi. Come reagirono i bambini alla vista di tutti quei ninnoli? Ma esclamando felici: «Che belli, che belli!», che in dialetto milanese suona proprio: «Oh Bej Oh Bej».

In origine, la festa che dal 2006 si svolge nella nuova area pedonale del Foro Bonaparte (intorno al Castello Sforzesco), si teneva nell’attuale piazza dei Mercanti, adiacente a piazza Duomo. Mentre nel 1886 fu spostata vicino alla Basilica di Sant’Ambrogio, dove è rimasta appunto fino al 2006.

Certo, un tempo la fiera che oggi si è votata alle (più) classiche bancarelle di souvenir, esponeva soprattutto prodotti tipici della gastronomia, come il castagnaccio, la mostarda e i tradizionali firon, sorta di trecce di castagne infilzate. Ma è rimasta comunque nel cuore di tanti milanesi e no. E anche se Milan l’è on gran Milan, come ha ripetuto persino la presidente della Commissione Ue Ursula Von Der Leyen, Milan l’è anche un po’ triste, specialmente quest’anno.

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