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Come si cucinano le rape? Ve lo diciamo noi

Come si cucinano le rape? Ve lo diciamo noi

A servirla cruda in insalata non si sbaglia mai. Ma la rapa è una verdura che si presta a vari usi in cucina. Dal sapore dolce e talvolta piccante, può riservare delle interessanti sorprese per il palato

Ortaggio dalle umili origini, la rapa fa parte della famiglia delle Brassicaceae, la stessa del cavolo. Si mangiano sia le radici che i fiori (le famose cime di rapa). La bellezza non è il suo forte, essendo un tubero per lo più tozzo, bianco e, in alcuni casi, con qualche sfumatura violacea. Il suo sapore è molto connotato, prevale il dolce, a volte anche con delle punte di piccante. Ma come si cucinano le rape? Servendole crude in insalata si va sul sicuro ma ci sono tanti altri modi per rendere accattivante questa verdura che si trova tutto l’anno, anche se le stagioni ideali per consumarla sono la primavera e l’autunno.

Al gratin, per iniziare

Uno dei modi più semplici per cucinare la rapa è di farla al gratin. Si inizia pulendo 600/700 g di rape. Una volta asciutte, tagliarle a fette dello spessore di mezzo centimetro. Versarle in un tegame antiaderente insieme a 2,5 dl di latte, un cucchiaio di curry, una foglia di alloro e un pizzico di sale e far cuocere per 15 minuti. A questo punto scolare le rape e disporle in una pirofila. Versare tre o quattro cucchiai del fondo della cottura precedente, spolverare con pangrattato, parmigiano e qualche fiocchetto di burro. Infornare a forno caldo e cuocere per 10 minuti a 220°. Lasciare intiepidire prima di servirle. E poi mangiatele con gusto!

Rape alla trentina

In Trentino le rape si cucinano con la pancetta. Un piatto della cucina povera ma dal gusto molto ricco. In un tegame scaldare l’olio, un paio di cucchiai, e aggiungere 100 g pancetta tagliata a cubetti. Far cuocere fino a che non sarà dorata. A questo punto aggiungere 800 g grammi di rape precedentemente lavate, sbucciate e fatte a dadini. Salare e versare dell’acqua fino a ricoprirle completamente. Insaporire con un pizzico di pepe macinato e un cucchiaio di zucchero semolato. Coprire con un coperchio e cuocere a fuoco basso per circa 45 minuti. Il piatto si presenta come un ottimo contorno. In Friuli, invece, le rape si fanno macerare nella vinaccia, nasce così la brovada.

Risotto con la rapa

Molto spesso la rapa viene usata, insieme ad altre verdure, come ingrediente base per delle gustose zuppe o minestre. Ma può anche diventare l’ingrediente principale di un risotto. Scaldare in una casseruola due cucchiai di olio, far soffriggere mezza cipolla dorata e una rapa di medie dimensione, entrambe tagliate a fettine sottili. Salare a piacere, aggiungere un po’ di pepe e cuocere per una decina di minuti. Unire il riso e tostarlo. Versare il brodo vegetale (in tutto un paio di litri) fino a ricoprire il riso. Far cuocere a fuoco medio fino a quando il riso non è pronto. Appena prima di servire, mantecare con un paio di cucchiai di parmigiano o pecorino.

Ecco qui altre ricette con le rape provate dalla nostra redazione

 

 

 

Topinambur: come pulirli e cucinarli

Topinambur: come pulirli e cucinarli

È un tartufo di canna arrivato dall’America del nord. Ecco come come pulirlo e usarlo in ricette gustose di primi o contorni

I topinambur sono tuberi piccoli e rotondi simili nella consistenza alle patate e nel gusto ai carciofi. Sono noti anche con il nome di rapa tedesca.
Sono l’ideale per chi è a dieta perché costituiti principalmente di acqua, proteine, carboidrati e fibre alimentari.
Contengono inulina, una fibra idrosolubile che assunta insieme ad una certa quantità di acqua, dono un senso di sazietà.
Non contengono glutine e quindi possono essere consumati anche dalle persone celiache.
Inoltre svolgono un’azione benefica nei confronti del fegato, diminuiscono i livelli di colesterolo nel sangue e favoriscono la digestione riequilibrando allo stesso tempo la flora intestinale.
Insomma, mangiate i topinambur!

Come si puliscono i topinambur

Si presentano come delle radici e somigliano vagamente allo zenzero. hanno una buccia dura e non omogenea. Come i carciofi tendono ad annerire a contatto con l’aria e a sporcare le mani.
Non vanno sbucciati, ma spazzolati in modo da eliminare i residui di terra.
Con un coltellino eliminate solo le parti più dure ed eventuali impurità rimaste.
Dopo averli lavati bene, immergeteli nell’acqua acidulata con il limone, proprio come si fa con i carciofi.

E ora come si cucinano

In generale diciamo che si cucinano come le patate. Quindi potete farli al forno con olio e rosmarino, ma anche in padella trifolati con uno spicchio di aglio o una cipolla, oppure semplicemente bolliti e conditi con olio sale.
Potete anche utilizzarli per preparare dei purè o delle vellutate.
Si sposano molto bene con le spezie come lo zenzero.

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Ricetta Crespelle ai tre formaggi

Ricetta Crespelle ai tre formaggi
  • 250 g latte
  • 150 g farina bianca
  • 2 uova
  • prezzemolo
  • sale
  • burro per la padellina
  • 200 g ricotta
  • 150 g fontina
  • 150 g Emmental
  • 150 g panna liquida
  • parmigiano grattugiato
  • noce moscata
  • sale
  • burro per la pirofila e per gratinare

Per la ricetta delle crespelle ai tre formaggi, preparate le crespelle (anche con un giorno d’anticipo): sciogliete una noce di burro, senza farla friggere, nell’apposita padellina. In una ciotola, mescolate le uova con la farina e un pizzico di sale.
Stemperate il composto con il latte freddo versato a filo, quindi unite il burro sciolto e mezza cucchiaiata di prezzemolo tritato. Riscaldate la padellina già unta, quindi versatevi un mestolino di composto che farete allargare bene. Non appena la crespella sarà rappresa, voltatela dall’altro lato, quindi sformatela su un piatto e ripetete l’operazione (dovrete ottenere una ventina di crespelle).
Preparate il ripieno: passate al tritatutto elettrico la fontina e l’Emmental, raccogliendo il ricavato in una ciotola. Aggiungete la ricotta, una grattatina di noce moscata, una cucchiaiata di parmigiano e un pizzico di sale. Amalgamate il composto, poi dividetelo equamente fra le crespelle preparate. Piegate ciascuna in quattro, quindi sistematele tutte in una pirofila imburrata. Cospargetele con poco parmigiano grattugiato, la panna e fiocchetti di burro; passatele nel forno, già scaldato a 190°, per circa 20′.

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