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Banane troppo mature? Cuciniamole subito!

La Cucina Italiana

Guardate il cesto della frutta e vi accorgete che le banane sono troppo mature perché ve le siete dimenticate lì. Siamo certi che nessuno di voi si sogna di buttarle. Quindi vi diamo qualche suggerimento per farci qualcosa di goloso. 
Sapete che ci sono ricette che si preparano proprio con le banane più mature, quelle che in genere scartiamo perché sono più nere che gialle? Oltre a diventare più dolci, con la maturazione le banane acquistano una consistenza più morbida, che le rende particolarmente adatte a essere utilizzate in cottura, sia all’interno di impasti sia per la preparazione di creme e snack. Siete in cerca di idee per cucinarle e non buttarle? Eccone 10.

10 idee per usare le banane troppo mature

1. Banane caramellate

Sono banane cotte in padella solo con zucchero e burro. Potete tagliarle a rondelle o anche in due parti nel senso della lunghezza e potete poi accompagnarle con un gelato, con il porridge o con un semplice yogurt.

2. Banane alla griglia

Avete mai pensato di fare gli spiedini con la frutta? Provateli con le banane. Basta infilzarle con uno stecchino di legno da spiedino e poi cuocerle sulla piastra calda. Potete cuocerle intere o a rondelle. Una volta pronte e ancora calde cospargetele di zucchero a velo o miele o sciroppo d’acero.

3. Banane al forno

Un dessert veloce che piace sempre molto ai bambini perché queste banane vengono farcite con cioccolato e marshmallows. Sbucciate una banana e tagliatela a metà nel senso della lunghezza senza dividerla completamente. Mettete all’interno del taglio gocce di cioccolato e mini marshmallows e poi avvolgete tutto con la carta argentata. Cuocete in forno a 180° per circa 10 minuti, giusto il tempo di sciogliere il ripieno.

4. Banana bread

Questo dolce americano si fa solo e rigorosamente con le banane molto mature. Per preparare un banana bread perfetto seguite i nostri consigli!

5. Pancakes due ingredienti

Quante volte vi abbiamo proposto questa ricetta? Tante, ma solo perché ne andiamo matti. È un’idea semplice, sana e veloce. Si prepara schiacciando due banane abbastanza mature e mescolandole con due uova. Non frullate, non montate. Semplicemente mescolate. Questo composto va poi cotto su una padella antiaderente come si fa per i pancakes.

6. Frullati e smoothies

Sempre con le banane mature potete preparare degli ottimi frullati, aggiungendo altra frutta. Se le congelate invece otterrete dei freschi e golosi smoothies, molto simili a un gelato, ma senza panna e zucchero. Volete una ricetta golosissima? Frullate una banana con il latte di mandorla congelato a cubetti, burro di arachidi e crema di nocciole. Uno snack super nutriente per una pausa energizzante e golosa.

7. Porridge

Se amate la colazione a base di porridge aggiungete al latte e ai fiocchi d’avena una banana matura. Cuocete tutto insieme e otterrete una consistenza davvero molto cremosa. Arricchite poi con altre fettine di banana, gocce di cioccolato o cacao in polvere, frutta secca o semini e del burro di arachidi.

8. French toast

Il french toast è una delizia da preparare nel fine settimana per il brunch. Un toast croccante e caldo farcito con banane e crema di nocciole e poi fritto nel burro. Per prepararlo comprate il pane da toast e farcitelo con le banane schiacciate e la crema di nocciole o di mandorle, o anche con la confettura. Chiudete il toast e poi passatelo in un composto a base di latte e uova sbattute (1 uovo e un bicchiere scraso di latte o panna). Friggete tutto in una padella con una noce di burro e poi spolverizzate con lo zucchero a velo e guarnite con lo sciroppo d’acero e altre banane.

9. Torta da colazione

Aggiungete una banana matura schiacciata all’impasto della vostra torta semplice da colazione, anche alla torta di mele, di yogurt o alla ciambella che preparate sempre. Vi innamorerete della nuova consistenza più umida e compatta. Con un pizzico di cannella, poi, non sbagliate di certo.

10. Banane fritte

Sapete che si possono realizzare anche stuzzichini fritti dolci e salati con le banane? Tagliate le banane a rondelle e immergetele in una pastella preparata mescolando tre cucchiai di acqua con due cucchiai di miele, 60 g di farina, 1 uovo e un pizzico di bicarbonato o lievito. Se volete la versione salata eliminate il miele e aggiungete alla pastella un pizzico di sale e un po’ di paprika affumicata. Friggete tutto in immersione nell’olio di semi bollente.

Le nostre ricette con le banane

Banane troppo mature

Banane mature

Banane mature: 10 ricette per cucinarle

Il segreto della giovinezza? La colazione da campioni del 75enne

La Cucina Italiana

Secondo le sue analisi mediche, mantiene anche una pressione sanguigna normale, lipidi nella norma e una densità ossea equivalente a quella di un trentenne. Il 75enne attribuisce alla sua dieta il merito della sua salute e del suo aspetto giovanile

Nello specifico, il segreto della giovinezza che Xinmin Yang si dà come spiegazione è nella sua colazione da campione. Infatti, comprende spesso sei uova, pomodori e cetrioli. A volte opta per farina d’avena e petto di pollo. Persistenza e disciplina definiscono il suo regime, visto che segue questa dieta da oltre 10 anni.

L’avevamo già detto che mangiare uova a colazione fa bene con i consigli della biologa nutrizionista Maria Rosaria Baldi, e l’esperienza raccontata da Xinmin Yang lo confermano. Aggiungiamo un allenamento sportivo continuativo e forse al Santo Graal ci arriviamo? Intanto, restate stupiti almeno quanto me davanti a questo video!

Cornetto vegano, la nutrizionista avverte: «Non è più sano»

La Cucina Italiana

Vuoto, alla frutta, al pistacchio, al cioccolato. Negli ultimi anni il cornetto vegano, realizzato senza alcun ingrediente d’origine animale, è diventato un vero e proprio classico della colazione, tanto da stuzzicare sempre di più il palato non solo di chi è intollerante al lattosio o allergico alle proteine del latte, ma anche di chi è vegano o vegetariano oppure vuole ridurre il consumo di proteine d’origine animale nella dieta quotidiana.

A parte i casi in cui consumarlo è una scelta dettata da motivi di salute, la sua popolarità è legata spesso alla convinzione molto diffusa che sia più leggero e sano di quello tradizionale. Ma è veramente così? Ecco tutto quello che dovreste sapere sul cornetto vegano.

Cornetto vegano: ingredienti e nutrienti

«Concedersi una volta ogni tanto uno sfizio a tavola, compreso il classico cornetto non c’è nulla di male, ma se diventa un’abitudine quotidiana le cose cambiano e questo vale anche se si sceglie quello vegano», dice la nutrizionista Nicoletta Bocchino

È un prodotto ultraprocessato

«Al pari di quello classico, è innanzitutto un prodotto ultraprocessato. E oggi sappiamo che un consumo eccessivo nella dieta di alimenti di questo tipo favorisce lo stress ossidativo e l’infiammazione, due processi che aumentano il rischio di prendere peso e di soffrire di malattie cardiovascolari, di diabete di tipo 2 e di tanti altri disturbi». 

Non è più sano

La seconda cosa da sapere è che vegano non è sinonimo di più sano. «Il cornetto realizzato senza latte, uova, burro d’origine animale ha spesso un indice glicemico molto più alto per via della carenza di proteine e la ricchezza di zuccheri, che spesso sono aggiunti in quantità maggiore per rendere il suo sapore più gradevole per il palato. Basta guardare la lista degli ingredienti di quello confezionato per accorgersi che di solito i primi a comparire e quelli presenti in quantità superiori sono la farina raffinata 00 e lo zucchero, che può chiamarsi anche saccarosio, destrosio, fruttosio, edulcoranti, il cui consumo favorisce i picchi glicemici, che stimolano a produrre più insulina, un ormone che in eccesso favorisce l’accumulo di peso sotto forma di grasso viscerale e l’insorgenza di malattie e disturbi». 

Spesso è più grasso

Sotto il profilo lipidico spesso il cornetto vegano viene arricchito anche di quote maggiori di grassi rispetto a quello tradizionale. «Nell’impasto vengono spesso aggiunti olio di palma, di colza o di girasole, ma anche burro e margarina vegetali, che possono contenere grassi idrogenati che, consumati di frequente e in eccesso, favoriscono ad esempio un innalzamento dei livelli di colesterolo cattivo (LDL) a svantaggio di quello buono (HDL)», dice l’esperta. «Infine, come nel caso del cornetto tradizionale, tra gli ingredienti possiamo trovare additivi alimentari e aromi, anche questi aggiunti per migliorarne il gusto, che lo rendono un prodotto molto elaborato e quantità importanti di sale (sodio) che aumentano i rischi per la salute».

Calorie e caratteristiche nutrizionali

«Dal punto di vista calorico anche se il cornetto vegano fornisce in media 250 calorie contro le 400 di quello tradizionale, al pari di quello classico non può considerarsi un alimento del tutto salutare», dice la nutrizionista Nicoletta Bocchino. Il consiglio? «Se si sceglie quello imbustato è necessario piuttosto che soffermarsi sul numero di calorie, leggere sempre la lista degli ingredienti e la tabella nutrizionale e scegliere un tipo che contenga meno zuccheri e grassi. Se invece si opta per quello del bar occorre fare attenzione a quando torna la sensazione di fame. Se la voglia di mangiare qualcosa compare nel giro di un paio di ore, vuol dire che la preparazione era particolarmente dolce e il prodotto poco salutare».

Le dritte per gustarlo al meglio

«Il cornetto vegano come quello non vegano, non va consumato tutti i giorni, ma solo in modo occasionale. L’ideale è scegliere un prodotto che sia preparato in modo semplice e con pochi ingredienti, senza farine sottoposte a processi di raffinazione, come quella integrale, per assicurarsi una prima colazione saziante e allo stesso tempo nutriente e salutare», dice la nutrizionista Nicoletta Bocchino.

Quando lo si consuma occorre fare attenzione a riequilibrare il primo pasto della giornata abbinandolo correttamente. Come? «Si può ad esempio associare al caffè oppure al tè, senza l’aggiunta di zucchero e a una piccola porzione di frutta secca a guscio, che grazie alla ricchezza di fibre, grassi e proteine vegetali, rallenta l’assimilazione degli zuccheri e mantiene sotto controllo la secrezione di insulina, garantendo energia costante senza picchi glicemici», dice l’esperta. «Da evitare invece l’associazione con il cappuccino, compreso quello preparato con bevande vegetali (di soia, di mandorle, di cocco) che spesso aggiungono altre calorie “vuote”, cioè prive di nutrienti utili e altri zuccheri».

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