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Il pranzo della domenica con Radio Deejay: come è nata la colomba di Pasqua

Il pranzo della domenica con Radio Deejay: come è nata la colomba di Pasqua

Ospiti a Radio Deejay, abbiamo parlato delle origini della Colomba e delle nuove Uova di Pasqua di tendenza – spunti golosi!

Nell’ultima puntata di Il pranzo della domenica, la rubrica dedicata alla cucina ospite del programma DeeNotte condotto da Gianluca Nicola Vitiello ogni venerdì sera su Radio Deejay, abbiamo commentato una recente diatriba online sulle origini del secondo dolce delle feste più celebre dopo il panettone: la colomba pasquale.

Sembra che la colomba moderna, sia stata lanciata grazie alle campagne pubblicitarie del celebre Dino Villani (lo stesso che lanciò Miss Italia per intenderci) per la ditta fondata nel 1919 da Angelo Motta con un laboratorio in Via Chiusa a Milano. Motta decise di tenere aperto lo stabilimento anche il semestre successivo alla produzione del panettone. Ne nacque un dolce a forma di colomba con una pasta simile a quella del panettone, che venne spedito a famosi scrittori e giornalisti del tempo per sondarne la buona riuscita: fu un successo.

Le prime colombe erano ricoperte di glassa bianca, con una mandorla intera al posto dell’occhio Oggi le versioni e le farciture, da Nord a Sud non si contano: c’è quella al limoncello, alla crema d’arancia, al cioccolato. La tradizione la vorrebbe invece con una glassa bruna fatta di albumi, zucchero e tante mandorle a punteggiarla. Nell’impasto, simile a quello del panettone, soli canditi di arancia.

Tuttavia i primi riferimenti a questo dolce sono ben più antichi rispetto alla produzione della ditta milanese e si sparpagliano su tutta Italia, come succede sempre per le tradizioni. La leggenda risale all’alto medioevo longobardo quando, dopo 3 anni di assedio re Alboino riuscì ad entrare a Pavia alla vigilia della Pasqua del 572 d. C. Per placare la sua ira, sembra che si fosse presentato a lui un panettiere, offrendogli un dolce a forma di colomba, in cambio di una promessa di pace.

Si può auspicare che a colomba derivi non dal panettone ma dalla Veneziana, un dolce della Serenissima, natalizio, e glassato come la colomba o dal Nadalin veronese, una sorta di pane dolce delle feste natalizie.

Infine , riferimenti alla colomba pasquale si ritrovano anche nei cosidetti palummeddi o pastifuori siciliani, antichi dolci pasquali fatti di pastafrolla a forma di colombina , sul cui corpo è inserito un uovo  trattenuto da una croce, come nella più classica iconografica cattolica.

Questa Pasqua potete gustare anche la colomba realizzata da noi de La Cucina Italiana in collaborazione con la storica Pasticceria San Carlo di Milano: un dolce omaggio alla tradizione con una sorpresa in più: acquistandola avrete in regalo 2 mesi di corsi digitali con la nostra Scuola. In vendita su pasticceriasncarlo.it e su larinascente.it.

Nella seconda parte del nostro collegamento invece, parliamo di uova di Pasqua e tendenze 2021. Quest’anno il trend le vuole croccanti: granella a go-go e incrostazioni di frutta secca, in primis il pistacchio, davvero utilizzato da tanti pasticceri anche per farcire e decorare le colombe. Molto in voga anche le uova esotiche a forma di ananas, mango, cocco, papaia.  Grande ritorno del cioccolato bianco. Per i più sofisticati ci sono quelle con messaggi e con le iniziali del destinatario, oppure quelle grafiche, a forma di scultura.

Il prossimo appuntamento con La Cucina Italiana e Deenotte è per venerdì 09 aprile dalle 22 su Radio Deejay: potete collegarvi via radio, Tv, computer e cellulare: basta scaricare l’app. E se ancora dormite o vi siete persi la puntata niente paura: la potete scaricare qui e ci sono anche podcast e playlist. Buona domenica!

Crema di arance e mandorle per la colomba di Pasqua

Crema di arance e mandorle per la colomba di Pasqua

Come completare la colomba di Pasqua? Preparando una gustosa crema di arance e mandorle, da servire in abbinamento. Ingredienti semplici che ne esalteranno il sapore. Provatela con la nostra colomba realizzata insieme a Pasticceria San Carlo

La colomba è il dolce per eccellenza di Pasqua: una fetta alla fine del pranzo non può mancare! L’impasto soffice e il sapore delicato rendono la sua versione tradizionale perfetta per diversi abbinamenti, come ad esempio la crema di arance e mandorle. Una ricetta facile da realizzare e che saprà stupirvi per il suo sapore.

Colomba Classica firmata La Cucina Italiana in collaborazione con Pasticceria San Carlo

Ingredienti

150 g Zucchero
120 g Latte di mandorla
100 g Succo di arancia
80 g Panna fresca montata
40 g Tuorli
30 g Amido di mais
1 Arancia – buccia

Procedimento

Lavare con cura la buccia dell’arancia. In un pentolino versare lo zucchero, l’amido e la buccia dell’arancia, facendo attenzione a non aggiungere anche la parte bianca che può risultare amara. Mescolare il tutto. Unire a filo il latte di mandorle, mescolando a mano con una frusta, così che non si formino grumi. Continuare a mescolare, facendo sciogliere lo zucchero, e poi aggiungere il succo delle arance, precedentemente filtrato.

Mettere il pentolino su fiamma dolce, continuando a mescolare. Dopo circa 3 minuti la crema comincerà ad addensarsi. A questo punto unire i tuorli e mescolare energicamente fino a quando non risulterà bella densa. Spostarla dal fuoco; versarla in un contenitore a parte ed eliminare la buccia dell’arancia. Coprire con della pellicola a contatto, per evitare che si formi la pellicina, e lasciar raffreddare a temperatura ambiente. Una volta raffreddata, aggiungere la panna semi-montata e mescolare in modo da far amalgamare il tutto.

Una volta preparata la crema in accompagnamento, basterà tagliare una fetta di colomba e farcirla. Si può conservare la crema fino a tre giorni dalla data di preparazione in un contenitore ermetico con la pellicola a contatto.

Non hai ancora comprato il dolce per Pasqua? Assaggia la colomba classica de La Cucina Italiana, realizzata insieme a Pasticceria San Carlo. Al suo interno anche una sorpresa: 2 mesi di accessi gratuiti ai corsi digitali de La Scuola de La Cucina Italiana. Puoi acquistarla nel negozio di Milano della pasticceria e negli store fisici e online di Rinascente.

Anna in Casa: ricette e non solo: Colomba senza canditi

Colomba di Sara senza canditi

Come l’anno scorso sono dell’idea di sostenere il nostro commercio, che sia alimentare o che sia di altro genere. Difendiamo il nostro paese, le sue risorse e soprattutto noi che abbiamo la fortuna di viverci. 

Ricetta leggermente variata è della mia cara amica Sara del blog cucinaconsaretta.

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Se desiderate potete aggiungere all’impasto finale i canditi o gocce di cioccolato.

Ingredienti per 2 stampi colombe da 750 g 

                      o 3 stampi colombe da 500 g

per il primo impasto

180 g di lievito madre attiva e pronta all’uso 

          (potete anche utilizzare quello in vendita, seguendo le istruzioni riportate sulla confezione)

520 g di farina (io Mulino Dallagiovanna)

205 g di burro a pomata

140 g di zucchero

80 g di tuorli

240 ml di acqua

per il secondo impasto

tutto il primo impasto

115 g di farina

20 g di miele d’acacia

5 g di sale

40 g di zucchero

80 g di tuorli

40 g di burro a pomata

30 g di mix aromatico

per il mix aromatico

20 g di zucchero

20 ml di acqua

1 g di sale

20 g di miele d’acacia

20 g di glucosio 

65 g di d’arancia candita

35 g di limone candito

1 baccello di vaniglia Bourbon

per la glassa (io non l’ho preparata e ho ripiegato su zucchero a velo, zuccherini e mandorle)

300 g di farina di mandorle

250 g di zucchero a velo

100 g di maizena

200 g di albumi

1 cucchiaio di farina di mais bianca

q.b. zuccherini

q.b. di mandorle

q.b. zucchero a velo

Preparazione della pasta madre attiva con tre rinfreschi eseguiti in giornata e che danno la possibilità di iniziare l’impasto la sera. 

Ho seguito i consigli di Sara e

– alle ore 08:00 primo rinfresco con 50 g di pasta madre, 50 g di farina e 25 g di acqua

– alle ore 12:00 secondo rinfresco con 60 g di pasta madre, 60 g di farina e 30 g di acqua  

– alle ore 16:00 terzo rinfresco con 120 g di pasta madre, 5120 g di farina e 65 g di acqua

Dopo 3 ore e 1/2 -4 ore dal rinfresco delle 16:00 il lievito deve raddoppiare il suo volume (tenendolo ad una temperatura di 28°C) .

– alle ore 08:30 preparazione del mix aromatico 

– alle ora 20:30 circa si inizia la preparazione del primo impasto

Mix aromatico

In un pentolino sciogliere nell’acqua, fino ad ottenere uno sciroppo, lo zucchero, il miele, il glucosio e il sale.

Versare lo sciroppo ottenuto nel bicchiere del frullatore, aggiungere il limone candito e l’arancia candita, i semi della bacca di vaniglia e frullare.

Conservare il mix in una ciotola, coprire con la pellicola trasparente e tenere da parte fino al momento dell’utilizzo.

Preparazione del primo impasto

Come prima cosa sciogliere nell’acqua lo zucchero.

Nella ciotola della planetaria spezzettare il lievito madre attivo e mescolarlo con i tuorli per 5 minuti.

Poca alla volta aggiungere l’acqua e zucchero , alternandola con la farina e portare l’impasto ad incordatura* (ci vorranno circa una decina di minuti)

Ad impasto incordato aggiungere poco per volta il burro a pomata.

Una volta assorbita tutta la quantità di burro prevista, l’impasto dovrà risultare liscio, omogeneo, incordato. Potete fare la prova tirando leggermente l’impasto che deve risultare elastico e trasparente, come nello scatto.

A questo punto trasferire l’impasto sulla spianatoia e prelevarne un pezzetto che utilizzerete come prova lievitazione.

Pirlare leggermente il composto aiutandovi con il tarocco.

Mettere l’impasto in un contenitore, io ho utilizzato la ciotola della planetaria perchè abbastanza capiente da contenere l’impasto una volta triplicato il suo volume. In un contenitore graduato mettere il pezzetto di impasto prelevato precedentemente. Coprire i contenitori con pellicola trasparente e mettere a lievitare in luogo caldo (io forno spento e luce accesa) fino a quando il composto non sarà triplicato, ci vorranno circa una decina di ore (se trascorse le ore l’impasto non è completamente lievitato, attendere ancora, non accelerare i tempi che comprometterebbero il risultato).

* l’impasto risulterà incordato quando si sarà completamente attaccato al gancio e le pareti e il fondo della ciotola saranno ben puliti

Preparazione della glassa

Nel frullatore unire la farina di mandorle, lo zucchero a velo, l’amido e gli albumi e frullare.

Il composto risulterà morbido, coprirlo con pellicola e conservarlo fino all’uso, in frigorifero.

Quando l’impasto lievitato, sgonfiarlo e metterlo in frigorifero per 40 minuti.

Dopo il raffreddamento, riprendere l’impasto e rilavorarlo aggiungendo la farina e lo zucchero, fino ad incordare. (circa 10-15 minuti).

A incordatura raggiunta unire poco alla volta i tuorli, facendo assorbire la dose prima di aggiungere la successiva.

Dopo che il composto ha assorbito completamente l’ultima parte di tuorli, aggiungere  il miele e il mix di aromi precedentemente preparato.

Raggiunta nuovamente l’incordatura, unire il sale ed infine poco per volta il burro a pomata.

Incordare di nuovo e controllare l’impasto facendo la prova velo, come fatto in precedenza con il primo impasto.Trascorso questo tempo, riprendere l’impasto e dividerlo a pezzature, io 2 pezzi da 750 g per gli stampi da 750 g (oppure tre pezzi da 500 g per gli stampi da 500 g).

Dare una forma regolare ai due (o tre) panetti, pirlare e lasciare all’aria per 15 minuti. (formerà così una leggera pellicina).

Dividere i panetti pesati in due ulteriori parti.

Prendere i panetti e formare il tronco centrale e le due ali che sistemerete negli stampi. 

Coprire con pellicola trasparente e rimettere a lievitare sistemandole già sulla griglia del forno (questo per evitare di doverle spostare una volta lievitate e compromettere il risultato). Questa ultima lievitazione richiederà dalle 4 alle 6 ore.

A lievitazione completa, scaldare il forno a 160°C.

A questo punto possiamo glassare la colomba, cospargerla con zuccherini e con mandorle intere.

Infornare le due colombe da 750 g per 45-50 minuti ( 35-50 minuti per le colombe da 500 g), potete fare la prova cottura con il termometro, che deve raggiungere i 94°, o con uno stecchino, che deve essere ben asciutto.

Una volta che le colombe sono cotte, infilzarle con dei ferri, anche da calza, capovolgerle e lasciarle raffreddare completamente.

Se volete conservare al massimo la freschezza, , metterle negli appositi sacchetti alimentari precedentemente spruzzati con alcool alimentare lasciato evaporare.

Buona Pasqua 

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