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Come fare la confettura di ciliegie

Come fare la confettura di ciliegie

Le ciliegie sono irresistibili, ma anche sotto forma di confettura non scherzano. Da spalmare sulle fette biscottate, da gustare nella torta, ecco come prepararla in casa

Alzi la mano a chi non piace la confettura di ciliegie: dolce, succosa, mette d’accordo tutti, grandi e piccini, proprio come il frutto stesso, che quando si comincia a mangiarle, non si smette più.

La confettura di ciliegie fatta in casa è facile da preparare: richiede solo un po’ di tempo mondare le ciliegie del picciolo e del nocciolo, ma per il resto è un gioco da ragazzi. Qui sotto vi forniamo la ricetta passo passo, mentre nella nostra gallery, vi suggeriamo i diversi utilizzi della confettura di ciliegie. E attenzione a non chiamarla marmellata: quest’ultima è solo quella a base di agrumi.

Come fare la confettura di ciliegie: la ricetta

Ingredienti

Per fare la confettura di ciliegie, vi occorrono:
1,5 kg di ciliegie (da denocciolare)
1 limone
300 g di zucchero a velo

Procedimento

Per prima cosa, dedicatevi a denocciolare le ciliegie, prelevando anche il picciolo, dopo averle lavate bene.
Poi prendete una ciotola e ponetevi le ciliegie, aggiungendo lo zucchero, 3 cucchiai di succo di limone e la sua scorza. Lasciate a macerare il tutto, coprendo la ciotola con la pellicola trasparente, per tutta la notte in un luogo fresco e asciutto.

Nel frattempo, sanificate i barattoli di vetro che andranno a contenere la confettura (guarda la nostra gallery per sapere come fare!).

L’indomani, togliete la pellicola e prelevate le scorze di limone. Mettete le ciliegie in una pentola e cuocete a fuoco lento per un’oretta, avendo cura di mescolare ogni tanto.

Una volta pronta, invasate la confettura ancora bollente e avvitate il tappo, così che il calore crei il sottovuoto. Per verificarlo, una volta che la confettura si sarà raffreddata, basta che premiate il centro del coperchio: se non fa “clack”, il sottovuoto c’è.

Ricetta Cuscus veg alla menta con primo sale

Ricetta Cuscus veg alla menta con primo sale
  • 320 g cuscus precotto
  • 200 g piselli sgranati
  • 150 g zucchinette novelle
  • 125 g formaggio primo sale
  • 1 pz carota
  • 12 pz pomodorini ciliegia multicolori
  • 10 pz foglie di menta
  • 2 pz cetriolini
  • limone
  • sale
  • olio extravergine di oliva

Per la ricetta del cuscus veg alla menta con primo sale, portate a bollore una pentola di acqua salata. Pelate la carota e tagliatela a nastri con il pelapatate; affettate le zucchine. Versate il cuscus in una ciotola di vetro o di acciaio, versatevi sopra 320 g di acqua bollente salata, conservando quella che resta. Sigillate con la pellicola e lasciate «cuocere» fuori del fuoco per 5 minuti. Lessate nell’acqua rimasta le carote per pochi secondi; scolatele con il mestolo forato e, nella stessa acqua, cuocete le zucchine e i piselli per
un paio di minuti. Frullate le foglie di menta con il succo di mezzo limone, 50 g di olio e un pizzico di sale ottenendo una salsa verde profumata. Mescolate il cuscus con la salsa alla menta e le verdure; distribuitelo nei piatti e aggiungete i pomodorini tagliati a metà, i cetriolini a fette e il primo sale sbriciolato. Completate a piacere con una macinata di pepe.

Dove mangiare vicino allo Stadio Olimpico

Dove mangiare vicino allo Stadio Olimpico

Idee per una sosta pre-partita a 15 minuti dallo stadio, per i fortunati che potranno tifare l’Italia nelle gare romane degli Europei 2021 (ma anche per i tifosi di Roma e Lazio)

Manca poco al fischio d’inizio, quando sedicimila fortunati (un quarto della capienza dello stadio) potranno vedere la partita Turchia-Italia dal vivo all’Olimpico di Roma. Si comincia l’11 giugno, con il primo di quattro match previsti a Roma, gara inaugurale degli Europei 2021. Le altre partite previste a Roma saranno Italia-Svizzera il 16 alle 21:00, Italia-Galles il 20 giugno alle 18:00, oltre alla gara degli ottavi prevista per il 3 luglio alle 21:00.

Ma è lecito chiedersi come organizzarsi per non andare all’Olimpico a stomaco vuoto. Che cosa potrebbero fare i tifosi prima di accedere ai tornelli dello stadio? Purtroppo l’area dell’Olimpico, tra Foro Italico e la vicina Farnesina, il Ministero degli Esteri, è piuttosto sguarnita di ristoranti. Bisogna quindi mettere in conto il tempo necessario per una deviazione food, attraversando il Ponte Duca D’Aosta o facendo prima sosta in zona Ponte Milvio, dove i locali abbondano.

Ecco cinque idee per un pre-partita sfizioso, nel raggio di una quindicina di minuti a piedi dai tornelli dello stadio Olimpico. Indirizzi che, si spera, potranno tornare utili anche quando ricomincerà il campionato e i tifosi di Roma e Lazio affolleranno lo stadio.

Trapizzino Ponte Milvio

Entrato di diritto nello street food tipico romano, il Trapizzino è un’idea geniale del pizzaiolo Stefano Callegari. Si tratta di una crasi tramezzino e pizza, del quale riprende la forma triangolare: si apre come una tasca e va ad accogliere i più golosi ripieni da osteria. Dalla polpetta al sugo al pollo alla cacciatora, dalla coda alla vaccinara alla trippa alla romana, dalla parmigiana di melanzane al doppia panna e alici. La sfida è non sporcarsi!

Metropolita

Siamo nel quartiere Flaminio, dall’altro versante del Tevere, cui si accede attraversando il ponte Duca d’Aosta. Questo locale, aperto all day long, è il posto giusto per godersi un cocktail rinfrescante (leggero, visto che poi si dovrà vedere la partita) e un hamburger oppure un pokè. Ma anche tapas, taglieri, piatti di carne o di pesce.

Mediterraneo al Maxxi

Va detto che questo è un posto che andrebbe visto di notte, per apprezzarne il gioco di luci che ricorda una volta stellata. Da segnare quindi anche per un dopopartita, quando le normative Covid lo permetteranno. Intanto va segnalato per il fatto di essere un rilassante giardino con ristorante, negli spazi esterni del Maxxi, il bellissimo Museo nazionale delle arti del XXI secolo, il cui progetto architettonico è stato curato da Zaha Hadid. A gestire gli spazi, per il secondo anno consecutivo, è tornata la squadra di Palmerie Parioli, famosa soprattutto per i suoi pokè, anche nel menù di Mediterraneo. Tuttavia, quest’anno i soci hanno deciso di puntare sui mini piatti, per comporre un percorso sfizioso da accompagnare a un drink.

Tyler – Ponte Milvio

Stile American bar per questo locale aperto all day long, con una carta che strizza l’occhio alle tradizioni a stelle e strisce. Tyler è famoso soprattutto per i suoi hamburger, con bun rigorosamente home made e carni di prima scelta, oltre che abbinamenti che spaziano anche nella tradizione italica. Ultimamente si sono specializzati anche nelle pokè, così come hanno in menù anche ottimi cocktail.

Mi ’ndujo

Qui si parla di paninazzo, guai a chiamarli con nomi americaneggianti, perché siamo in una specie di ambasciata calabrese. Mi ’Ndujo ha portato a Roma il concetto di panino sanizzo, con ingredienti che arrivano quotidianamente “da giù”, come la cipolla di Tropea, il caciocavallo silano e ovviamente la ’nduja originale di Spilinga.

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