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Le migliori paste e i consigli per la minestrina perfetta

Le migliori paste e i consigli per la minestrina perfetta

Brodi speziati e saporiti, proporzioni tra ingredienti solidi e liquidi e piccoli formati di pasta per grandi piatti. La minestrina non è mai stata così buona

Una lunga passeggiata per la città colorata dalle foglie cadute. La sosta in un piccolo caffè, l’acquisto di quel libro di cui abbiamo sentito tanto parlare. Poi finalmente a casa. Via le scarpe, il cappotto, la sciarpa e il cappello. E l’improvvisa voglia di qualcosa di caldo, leggero e avvolgente mentre suona nell’aria la nostra canzone preferita.
Perché non preparare la minestrina più buona di sempre?

La pasta giusta

Brodo e pastina, magari una spolverata di formaggio o qualche erba fresca finemente tritata. Perché dare tutto per scontato? Preparare la minestrina utilizzando sempre lo stesso formato di pasta e il solito brodo potrebbe trasformarla in un piatto noiosissimo. Ecco tutte le paste pronte a farvi cambiare idea:

Stelline. Utilizzate questo formato se amate un risultato molto brodoso e se non desiderate arricchire con formaggio grattugiato o spalmabile. Offre cucchiaiate limpide ed è una scelta che piace anche ai bambini.

Filini. Se vi piace sentire un po’ di consistenza, questo formato è perfetto per la vostra ricetta. Abbondate nelle proporzioni, così da raggiungere un risultato più “denso” prestando la giusta attenzione a non scuocere la pasta.

Anellini. Questo grande è classico è perfetto per accompagnarsi a brodi vegetali e di pesce. Una macinata di pepe prima di servire e… non potrete più farne a meno.

Corallini. Questo formato di pasta è molto piccolo e si presta a utilizzi simili a quelli delle stelline. Fate attenzione a non scuocerli o si sfalderanno nel brodo.

Midolline o puntine. Questo formato è perfetto per brodi leggeri come quello di pollo e di verdure e si presta a essere arricchito con formaggio e formaggini. La consistenza che ricorda quella dei chicchi di riso “regge” infatti anche ingredienti più pesanti senza attaccarsi al fondo del piatto.

L’importanza del brodo

La minestrina è un piatto semplice, la cui buona riuscita ha molto a che vedere con gli ingredienti utilizzati. E ora che avete scelto la pasta adatta, è il momento di concentrarsi sulla base. Il brodo generalmente più apprezzato è il classico di carne (nella gallery qui sotto)

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Ma esistono molte varianti vegetali e a base di pesce di pesce che potrebbero dare un carattere nuovo alle nostre minestrine.
Per dare un twist in più alla ricetta, poi, possiamo puntare sulle spezie. Cannella, chiodi di garofano, pepe, curcuma, cumino, lemongrass e coriandolo sono solo alcuni degli ingredienti insoliti da provare.
Nella gallery qui sotto, 4 preparazioni imperdibili.

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Occhio alle proporzioni

Si fa presto a dire pastina e brodo. Ma… quanto? Trovare il giusto equilibrio è questione di esperienza, ma ci sono delle regole generali da cui partire. Come quella che suggerisce di cuocere 40 grammi di pastina per 250 grammi di brodo, aumentando la dose di liquido se si sceglie la pasta all’uovo.

Ricetta Tiramisù di pere con mousse alla vaniglia

  • 3 pere
  • 300 g latte
  • 200 g panna fresca
  • 80 g biscotti savoiardi morbidi
  • 45 g Grand Marnier
  • tuorli
  • uovo
  • zucchero semolato e a velo
  • limone
  • burro
  • vaniglia
  • lamponi
  • fragole
  • lingue di gatto

Per la ricetta del tiramisù di pere con mousse alla vaniglia, tagliate a metà le pere e privatele delle calotte. Sbucciatele, detorsolatele e tagliatele a spicchietti. Saltatele in una padella dove avrete sciolto una noce di burro, fi no al color nocciola. Dopo 3′ cospargetele con un bel cucchiaio di zucchero semolato, fatelo appenasciogliere per 1′ e mezzo, poi fi ammeggiate con il Grand Marnier. Spegnete e versate le pere con il loro sughino in un piatto.

Coprite il fondo di una pirofila (26×16 cm) con i savoiardi e disponetevi sopra le pere. Ba ete l’uovo e 2 tuorli con 70 g di zucchero semolato; in un pentolino, fate bollire il latte con una scorza di limone, poi versatelo sulle uova, fi ltrandolo. Versate il composto di uova sulle pere, affogandole, e infornate a 160 °C per circa 45′. Sfornate il “tiramisù” e fatelo raffreddare completamente. Sciogliete in un pentolino 80 g di zucchero semolato con un baccello di vaniglia aperto per il lungo.

Quando raggiunge i 113 °C versatelo a fi lo su 2 tuorli battuti e montateli con la frusta elettrica; continuate a montarli fi nché non saranno freddi. Incorporatevi, quindi, la panna dopo averla montata (mousse). Completate il “tiramisù” di pere ormai freddo con la mousse, poi guarnitelo con la frutta e lingue di gatto spezzettate. Spolverizzate con zucchero a velo.

Pane al farro: ricetta con farina Manitoba

Pane al farro: ricetta con farina Manitoba

Un pane croccante, ricco e nutriente, facile da preparare a casa. Ecco la ricetta del pane con farina di farro, farina Manitoba e lievito madre

La farina di farro è una scelta interessante per preparare un buon pane fatto in casa, fragrante, ricco di fibre e dal profumo irresistibile. La ricetta del pane al farro prevede l’utilizzo di un mix di farine: la farina di farro è più debole e ha bisogno di essere rinforzata. Abbiamo scelto la farina Manitoba, che si differenzia dalle altre proprio per la sua forza ed è ideale per affrontare lunghe lievitazioni.

pane al farro
Pane al farro

Pane al farro con farina Manitoba e lievito madre

Per preparare il nostro pane al farro abbiamo utilizzato un cestino di lievitazione: questo strumento aiuta l’impasto a mantenere la forma durante la lievitazione, favorendo il suo sviluppo in altezza. Se non ne avete uno a disposizione, potete usare uno scolapasta rivestito con un canovaccio morbido, meglio se di lino.
La nostra ricetta prevede l’uso del lievito madre, per un risultato ancora più fragrante e digeribile.

Cestino di lievitazione
Cestino di lievitazione in vimini

Ingredienti

360 g acqua
250 g di farina Manitoba
250 g di farina di farro
55 g lievito madre
10 g sale

Procedimento

Versate in una ciotola ampia le farine, aggiungete il lievito, l’acqua e iniziate ad impastare. Aggiungete il sale e continuate ad impastare per almeno dieci minuti, finché l’impasto non sarà ben amalgamato.

Infarinate il piano di lavoro, versatevi il composto e, con le mani infarinate, formare una palla. Spolverate di farina il fondo del cestino da lievitazione e adagiatevi l’impasto, copritelo con un canovaccio e lasciatelo lievitare per almeno 8 ore in un luogo caldo (circa 24 gradi) e asciutto.

Trascorso il tempo di lievitazione, rovesciate l’impasto (che dovrà essere raddoppiato all’incirca) sul piano di lavoro infarinato, stendetelo molto delicatamente con la punta delle dita infarinate e ripiegatelo in tre per tre volte, quindi formate nuovamente una palla, posizionatela nel cestino coperto dal canovaccio e lasciate lievitare per un’altra ora.
Ripetete questa operazione altre due volte.

Al termine dell’ultima lievitazione, preriscaldate il forno a 240°, rovesciate delicatamente l’impasto su una teglia foderata di carta da forno, o semplicemente spolverata di farina, cercano di mantenere intatta la forma. Infornate a 240° per 20 minuti circa, poi abbassate la temperatura a 220° e fate cuocere ancora circa 30 minuti. Sfornate il vostro pane al farro!

Ricerche frequenti:

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