Tag: dolce al cioccolato

Babka – Ricetta di Misya

Babka

Mettete in una ciotola la farina setacciata e il lievito e mescolate, poi unite al centro zucchero, vaniglia, sale, uova e acqua e iniziate a impastare.

Aggiungete quindi il burro in più riprese, un pezzo per volta, senza aggiungerne altro finché non è stato incorporato completamente il precedente.
Alla fine dovreste ottenere un impasto omogeneo ed elastico, ben incordato.

Trasferite in una ciotola leggermente imburrata, coprite con pellicola per alimenti e lasciate lievitare in frigo per tutta la notte.

Preparate la crema al cioccolato: fate sciogliere burro e cioccolato a bagnomaria, poi incorporate cacao e zucchero a velo, lavorando molto bene con le fruste per eliminare eventuali grumi, poi lasciate raffreddare: dovreste ottenere una crema spalmabile super cioccolattosa e piuttosto densa..

Tritate grossolanamente le nocciole.

Riprendete l’impasto e stendetelo sul piano di lavoro leggermente infarinato fino a formare un rettangolo da circa 30×40 cm.
Spalmate tutta la superficie con la crema, lasciando liberi solo 1-2 cm lungo i bordi, cospargete con nocciole e zucchero e arrotolate partendo dal lato lungo.

Con un coltello affilato, tagliate il rotolo a metà per il lungo, quindi intrecciate tra di loro le 2 metà, cercando di mantenere le parti tagliate verso l’alto.

Adagiate la brioche nello stampo e lasciatela lievitare nuovamente fino al raddoppio in un posto caldo, quindi cuocete per circa 25 minuti o fino a lieve doratura in forno ventilato preriscaldato a 180°C.

Intanto preparate uno sciroppo versando acqua e zucchero in un pentolino e portando a ebollizione, poi lasciate raffreddare.

Spennellate con lo sciroppo fino ad usarlo tutto, poi lasciate raffreddare completamente.

La babka è pronta, non vi resta che servirla e gustarvela.

Ciambella di pandoro – Ricetta di Misya

Ciambella di pandoro

Innanzitutto preparate il frosting al formaggio semplicemente lavorando il mascarpone con lo zucchero a velo.

Eliminate il fondo dal pandoro, poi tagliatelo per il lungo a fette sottili.

Sovrapponendole leggermente tra di loro, usate le fette di pandoro per foderare lo stampo (se non avete uno stampo a cerniera vi consiglio di foderarlo prima con pellicola per alimenti, in modo che sia più agevole sformare il dolce alla fine).

Usate il latte per bagnare leggermente il pandoro, quindi aggiungete metà della crema nel guscio di pandoro.
Aggiungete anche uno strato di Nutella e completate con la crema restante.

Coprite la farcia con altre fette di pandoro per chiudere la ciambella, bagnate anche queste fette con il latte e lasciate riposare in frigo per almeno 2 ore prima di sformare la ciambella e rovesciarla su di un piatto da portata.

Preparate le 2 ganache: tritate, separatamente, i due tipi di cioccolato; a parte, scaldate la panna quasi fino all’ebollizione, quindi versatene metà sul cioccolato fondente e metà sul cioccolato bianco.
Mescolate (sempre separatamente) fino a far sciogliere completamente il cioccolato e ottenere 2 creme lisce.


Decorate la ciambella facendoci colare sopra prima il cioccolato fondente e poi quello bianco.

La ciambella di pandoro è pronta, non vi resta che decorarla a piacere con il ribes e servirla.


Il panettone vince sul pandoro? Rispondono Iginio Massari e 7 grandi pasticceri

Il panettone vince sul pandoro? Rispondono Iginio Massari e 7 grandi pasticceri

Panettone contro Pandoro, la solita rivalità sulla tavola di Natale che si presenta ogni anno – ma davvero? Ho posto la domanda a Iginio Massari e altri 6 pastry chef d’eccezione in occasione della crociera Panettone Senza Confini 2023. Era decisamente l’occasione ideale per portare avanti la bandiera del dolce di Verona, che sembra essere troppo spesso messo da parte. Eppure, altrettanto spesso mi ritrovo amici e parenti confessare che amano il panettone “senza” (glutine, canditi, uvetta, a seconda), ma che in fondo in fondo preferiscono di gran lunga il pandoro. Certo è che l’offerta di panettoni artigianali è molto forte e la concorrenza di conseguenza pesante da superare. Eppure, qui lo dico e vi ricorderete le mie parole, c’è spazio per il pandoro per recuperare il primo posto.

Iginio Massari così come Achille Zoia, ad esempio, sono dei grandi Maestri dei lievitati delle Feste e anche loro riservano un posticino a parte nel loro cuore gourmet per il pandoro. Fausto Morabito, l’inventore della kermesse viaggiatrice Panettone Senza Confini giunto ormai alla settima edizione, è disposto ad accogliere il pandoro sulla prossima nave da crociera. Insomma, il trend del pandoro è forte e ci sono tutte le carte da giocare per una partita vincente.

Pandoro VS Panettone: i dati

Secondo i dati di Unione Italiana Food, lo scorso anno la produzione complessiva dei due lievitati è stata di 73.502 tonnellate pari a 552,1 milioni di euro. Secondo l’indagine condotta da AstraRicerche per Unione Italiana Food nell’ultimo anno oltre il 95% ne ha mangiato almeno uno dei due. Quando si arriva alle preferenze dei consumatori, si arriva a scoprire che i due sono testa a testa quasi alla pari: 81% per il panettone e 82% per il pandoro. Sono gli adulti a preferire il panettone, mentre le nuove generazioni prediligono il pandoro. Inoltre, quasi evidente la preferenza per la ricetta tradizionale del pandoro al 69,3% contro il 66% del panettone.

Ecco cosa pensano Iginio Massari e gli altri 6 pastry chef

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