Tag: dolci di carnevale ricette

Chiacchere al forno senza burro

Chiacchere al forno senza burro

Se penso a mia nonna materna e a mia mamma le immagino con il grembiule allacciato sui fianchi, le finestre aperte e l’olio in padella pronto per la frittura. Se invece penso a me non sono una degna nipote o figlia. Non amo friggere e questo già lo sapete, quindi ogni ricetta che lo richieda per me diventa una sfida per poterla cuocere in forno.

Avevo già postato la ricetta delle chiacchere al forno ma ho trovato sul web quelle di Simona Mirto – Tavolartegusto che, oltre ad essere più leggere, non contengono burro e incuriosita le ho provate. Io ho leggermente variato la ricetta e devo dire che mi sono piaciute.

Comunque non posso negare che il fritto è fritto punto e basta.

Ingredienti

300 g di farina

100 g di zucchero

60 ml di olio di semi

2 uova

2 cucchiai di Marsala

buccia grattugiata di limone

buccia grattugiata di arancia

Procedimento

In una ciotola versare la farina, fare un buco al centro e unire lo zucchero, le uova, il liquore e le bucce grattugiate degli agrumi, la vaniglia e l’olio. Partendo dal centro iniziare a mescolare fino a quando potete procedere ad impastare con le mani. Formare un panetto, coprirlo con pellicola trasparente e lasciarlo riposare per 30 minuti.

Scaldare il forno a 180°C.

Riprendere l’impasto e con le mani stenderlo sul piano leggermente infarinato.

A questo punto prendete un pezzo di impasto alla volta e con il mattarello o con la nonna papera, stendetelo fino ad ottenere un velo sottile.

Con la rotella ricavare le chiacchere, fare due taglietti all’interno del rettangolo e adagiarle sulla teglia precedentemente foderata con carta forno. Non avendo lievito non è necessario distanziare troppo le chiacchere. A piacere cospargetele con zucchero semolato.

Infornare e cuocere per una decina di minuti controllando che non si dorino troppo in superficie.

Una volta pronte lasciatele raffreddare su una gratella prima di servirle.

Anna in Casa: ricette e non solo: Frolla rustica alle carote

Anna in Casa: ricette e non solo: Frolla rustica alle carote

Se ho delle commissioni o appuntamenti preferisco sempre fissare l’uscita di casa durante la mattinata. Il pomeriggio divento una talpa; mi piace dedicarmi alla cucina o finire i lavori di casa che per uscire ho tralasciato. Il pomeriggio, dopo aver sbrigato le faccende in cucina, tempo permettendo mi siedo una mezz’oretta sul divano, con la tv accesa ( a proposito, ancora ci sono i film di Natale 🙋) e dedicarmi alla maglia o all’uncinetto. Prima di cena, faccio un giretto su IG e se riesco aggiorno il blog.

Intanto che provo a riorganizzarmi e cercare di tenere il ritmo delle due ultime settimane (ho pubblicato tutti i giorni o quasi), devo preparare altro succo di carote e rifare la frolla con gli scarti. Con questa frolla, che non necessita di riposo, si possono preparare crostate o biscotti dal gusto rustico.

Io l’ho utilizzata per preparare dei pasticcini con la crema di nocciole.

Ingredienti

400 g di farina 00

110 g di g carote finemente grattugiate 

           o scarti da centrifuga

120 g di zucchero di canna

90 ml di olio di semi

1 uovo

1 tuorlo

 

Procedimento

In una ciotola versare la farina, lo zucchero,  

 le carote finemente grattugiate e iniziare a mescolare.

 

 

Aggiungere il Marsala e l’olio, 

Infine unire al composto l’uovo e il tuorlo. 

 

Trasferire il composto sulla spianatoia 

e lavorare fino ad ottenere un panetto 

dall’aspetto un po’ grezzo.

 

 

Sanremo 2022: una ricetta per ogni canzone in gara

Sanremo 2022: una ricetta per ogni canzone in gara

Per la 72esima edizione del Festival, abbiamo fatto un gioco molto appetitoso: accostare un piatto ad ogni canzone, in abbinamento ai testi e alle melodie

Nel 2019 avevamo giocato ad accostare ogni artista ad un piatto, in base alla sua provenienza geografica. Gioco facile. La sfida di questo Sanremo 2022, invece, è stata fatta per libere associazioni, parecchio personali ma sempre ispirate da dettagli presi da testi e recensioni di chi ha avuto la fortuna di ascoltare le canzoni in gara prima di noi. Buon appetito, ops… buon Festival!

Achille Lauro – “Domenica”

Achille Lauro torna per la terza volta a Sanremo e la sensazione è che questa volta possa stupire tutti mantenendo un basso profilo. Chi vivrà, vedrà. Nel testo di “Domenica” risuona una tipica domenica anni ’60, a colpi di frasi come “E mamma guarda come dondolo” e “Negli occhi è rock ’n’ roll”. Le fettuccine al doppio burro del Ristorante Alfredo di Roma – diventate estremamente popolari dopo il 1960 – sono il miglior abbinamento per questa canzone.

Giusy Ferreri – “Miele”

La regina dei tormentoni estiva torna al Festival di Sanremo con un pezzo che i critici musicali hanno descritto come (ma pensa un po’) romantico-latino, con sentori spagnoleggianti. Da gustare non insieme a del miele, bensì a un piatto di gramigna alla spagnola; magari muovendo sensualmente le anche.

Michele Bravi – “Inverno dei fiori”

Il titolo fa già venire un po’ di sete, sarà per l’accostamento della stagione della neve con i fiori, che sanno di freschezza e eterea dolcezza. Con la canzone di Michele Bravi suggerisco di bere un buon Gin tonic, dove i cubetti di ghiaccio sono fatti con petali di geranio.

Rkomi – “Insuperabile”

Per niente facile abbinare una ricetta a questa canzone del debutto di Rkomi a Sanremo: il testo è sincopato, i colori sono prima freddi, poi caldi, poi di nuovo freddi. A questo pezzo convulso immagino di poter abbinare un piatto che surriscalda le papille gustative, delle penne all’arrabbiata.

Irama – “Ovunque sarai”

Vento, acqua, luce, luna, terra, freddo… Un testo perfettamente sanremese, che però fa venire in mente paesaggi lontani dai nostri, magari quelli peruviani? Tanto stiamo giocando. Un piatto di ceviche peruviano è consigliato in accostamento a questa canzone di Irama.

Noemi – “Ti amo non lo so dire”

“Le notti a camminare – Un po’ stanchi e felici – Sulle strade romane”, canta Noemi. Assaporiamo l’estate romana insieme alla carbonara romana originale.

Massimo Ranieri – “Lettera di là del mare”

La canzone di Massimo Ranieri, uno dei super big più attesi di questo Sanremo, è socialmente impegnata e parla del tema dell’emigrazione. Il piatto più iconico dell’emigrazione italiana in America è sicuramente quello degli spaghetti meatballs. Enjoy!

Aka 7even – “Perfetta così”

AKA 7even, pseudonimo di Luca Marzano, è nato nel 2000: avanguardia della Gen Z. Sono abbastanza sicuro che una ricetta plant-based si possa sposare molto bene col suo pezzo, perché i ragazzi di questa generazione, dicono, sono più sensibili al tema. Provate le patate al forno con maionese veg e cipolla all’agro.

Emma – “Ogni volta è così”

Il pezzo si preannuncia come un assaggio di San Valentino: sensuale, drammatico, quasi afrodisiaco. Come afrodisiache sono le ostriche e sorbetto mojito.

Highsnob e Hu – “Abbi cura di te”

La canzone d’esordio al Festival di questi due artisti è descritta come una ballad con tratti club music. Il testo parla di shibari, di sogni e del farsi male. Serve un anestetico, serve un po’ di pepe di sichuan in questa ricetta di gamberi crudi con pepe di Sichuan, sale rosa e semi di finocchio.

Iva Zanicchi – “Voglio amarti”

Il pezzo sanremese del ritorno di Iva Zanicchi parla di amore. C’è amore nel titolo, nel testo e nelle vene blues della canzone. Più facile da accostare ad un drink che a un piatto, così sono arrivato a un compromesso: un mangia-e-bevi elegante, uno spiedino di aragosta con Bloody Mary.

Dargen D’Amico – “Dove si balla”

Qui è dove il pubblico da casa inizierà a ballare. Servono mani poco impegnate e niente posate, e un tocco di kitsch da locale notturno. Provate a fare una copia low-cost dell’hamburger più costoso del mondo, quello dello chef olandese Diego Buik, con la foglia d’oro 24 carati come topping.

Sangiovanni – “Farfalle”

E si balla anche con Sangiovanni, ma a dispetto di quanto il titolo della canzone possa suggerire, non vi consiglierò un piatto di farfalle. Sangiovanni è giovane, fresco ed emana tante good vibes quanto questo dolce kitsch a forma di farfalla.

Yuman – “Ora e qui”

Grazie alla vittoria di Sanremo Giovani, Yuman debutta con questo pezzo soul il cui titolo ci rammenta di guardare al qui e ora. Anzi, ora e qui. Quale cibo più attuale della moringa dallo Sri Lanka? Da assaggiare nella cake alla moringa di Mattia Albertin.

La Rappresentante di Lista – “Ciao ciao”

C’è chi ha presagi di Eurovision per questo nuovo pezzo di Veronica e Dario. Inaccostabile a qualsiasi piatto, tranne quando cantano “mentre mangio cioccolata in un locale”. Un dolcetto ci mancava, facciamo un tortino al cioccolato dal cuore morbido?

Mahmood e Blanco – “Brividi”

I due artisti cantano di brividi, presumibilmente di freddo. Un altro dolce per voi, da accostare a questa canzone che parla anche di un letto macchiato di vino. Il tutto mi rimanda al colore e alle sensazioni di un panettone ghiacciato ai frutti di bosco.

Matteo Romano – “Virale”

Ancora Gen Z, per il più giovane artista in gara in questo Sanremo 2022. Uno dei piatti preferiti dai giovani d’oggi – e non solo – è il poké. “Virale” è da mangiare con un poké all’italiana, per rimanere in tema.

Le Vibrazioni – “Tantissimo”

Le Vibrazioni si riferiscono al male, quando cantano di “tantissimo”. Presumo la fine di un amore. Ma quando un amore finisce, non si ha fame. Allora giochiamo per opposti e assaporiamo un bel piatto di pasta alla zozzona, mentre ascoltiamo la voce di Francesco Sarcina.

Fabrizio Moro – “Sei tu”

Una bellissima dedica d’amore, che va abbinata a una ricetta d’amore neutro, per un* partner o per un amic*. La torta tenerina all’emiliana è un gesto dolce tanto quanto lo è questa canzone.

Elisa – “O forse sei tu”

Elisa è forse l’artista più attesa quest’anno, con un pezzo che, secondo il parere dei giornalisti, all’inizio fatica a convincere ma ad un secondo ascolto potrebbe schizzare verso il podio. “Tra le luci di mille città” mi ha fatto pensare a un urban cocktail all’italiana, un Coffee Negroni.

Ditonellapiaga e Donatella Rettore – “Chimica”

Che soddisfazione il ritorno della Rettore alla musica, con un pezzo tra ska e dance insieme alla giovane cantante Ditonellapiaga. Chimica chimica chimica e una bomba di tè.

Giovanni Truppi – “Tuo padre, mia madre, Lucia”

“Quando ti ho incontrata per la prima volta Ad una cena di sconosciuti in un bar di Torino” Per questa canzone è più adatto un bar tour di Torino che una ricetta. Ma se fosse una ricetta, vi consiglierei un tramezzino.

Tananai – “Sesso occasionale”

Sesso occasionale sa poco di cibo e più di drink, rosso passione. Lo consiglio anche a Tananai, prima della sua performance canora.

Ana Mena – “Duecentomila ore”

Ana Mena è una cantante andalusa, il suo “Duecentomila ora” ricorda le sue origini e allora chiudiamo in bellezza con le melanzane fritte con miele.

Proudly powered by WordPress