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La vera zuppa di cipolle si fa con il Gruyère

La Cucina Italiana

È ora di fare la zuppa cipolle! Se anche voi avete atteso l’arrivo dell’autunno come un tempo magico, quello delle zuppe calde fatte a regola d’arte, allora dovete mettervi alla prova per preparare la proprio la zuppa di cipolle, un classico della cucina francese, proposta in tutti i migliori bistrot di Parigi e che ormai ha contagiato anche i nostri palati. Un piatto, la zuppa di cipolle, considerato un comfort food, ricco di gusto e calore, da preparare, come vuole la tradizione, con il formaggio Gruyère DOP.

Il formaggio Gruyère: il tocco magico che non può mancare

La zuppa di cipolle è uno di quei piatti fatti di pochi ingredienti, che devono però essere di ottima qualità per rendere alla perfezione il gusto indimenticabile di questa pietanza. A cominciare dal formaggio, che deve sciogliersi, gratinarsi e creare un’armonia con il sapore delle cipolle, senza lasciarsi sopraffare o, peggio, coprendolo del tutto. Per questo motivo non si può scegliere a caso tra le moltissime tipologie in commercio, ma occorre optare per il Gruyère, fatto con latte crudo di mucca, che con il suo gusto dolce dal retrogusto di noce, accompagna senza stravolgere il sapore delle cipolle, creando un binomio perfetto.

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Le cipolle: il segreto per non piangere

Preparare la zuppa di cipolle non deve essere una tortura: considerando che ne occorrono due a persona, occorre trovare il modo per non versare troppe lacrime affettandole. Il segreto per non piangere? Tagliate ogni cipolla in orizzontale e lasciatele immerse in acqua fredda per 10 minuti prima di ridurle a fettine. E poi togliete via la parte centrale, per evitare che abbiano un gusto troppo forte, che per alcuni diventa addirittura indigesto.

La ricetta della zuppa di cipolle

Ingredienti per 4 persone

8 cipolle dorate di media grandezza 
60 g burro 
2 L di brodo vegetale (fatto con sedano, carota, cipolla) 
250 g formaggio Gruyère DOP 
8 fette di pane rustico 
sale 
pepe

Procedimento

Affettate sottilmente le cipolle e mettetele in una pentola capiente con il burro. Fatele imbiondire a fiamma bassissima, devono appassire per circa 20 minuti. Aggiungete a questo punto il brodo e lasciate cuocere a fuoco dolce per 1 ora, dopodiché salate e pepate. Se volete un gusto più deciso, prima di aggiungere il brodo, sfumate le cipolle con un bicchiere di brandy e poi procedete come da ricetta. Scaldate il forno a 200° e disponete su una griglia le fette di pane. Fatele tostare su entrambi i lati e poi disponetene due in ogni cocotte che userete per servire. Versate sopra il pane la zuppa di cipolle e completate con il Gruyère grattugiato. Infornate le 4 cocotte a 180° per 10 minuti, sino a che il formaggio non si sarà sciolto e avrà formato una crosticina croccante in superficie. Servite subito.

Suggerimenti per una zuppa di cipolla perfetta

La vera zuppa di cipolle si fa con il Gruyère

La vera zuppa di cipolle si fa con il Gruyère

Guida Michelin 2023: chi ha perso la stella?

La Cucina Italiana

Dopo le congratulazioni per le stelle Michelin acquisite durante la serata di rivelazione della Guida Michelin 2023, c’è anche il momento di fare i conti con chi invece le ha perse.

Da una parte la Rossa ha consegnato soddisfazioni eccellenti – tra tutti, i due risultati eccezionali come chef Antonino Cannavacciuolo nell’Olimpo dei tristellati italiani e chef Enrico Bartolini come l’italiano con il numero maggiore complessivo, arrivato addirittura a 12 stelle. Dall’altra, lo scontro con la realtà di dover salutare la stella Michelin rimanendo senza o semplicemente salutarne una – come succede anche ai migliori, e viene subito in mente chef Carlo Cracco.

Dalla 68esima edizione della Guida Michelin 2023, sono 16 i ristoranti che hanno perso la stella, mentre sono 10 quelli che non confermano la stella per chiusura per rinnovo locali (come il mitico Don Alfonso 1890) o chiusura definitiva, mentre sono 2 quelli che passano da 2 stelle a 1 sola. 

Vediamoli nello specifico, suddivisi per regione.

I ristoranti che non confermano la stella Michelin 2023:

LOMBARDIA
Mistral, Bellagio
Innocenti Evasioni, Milano
Frosio, Almè

VENETO
Feva, Castelfranco Veneto
Zanze XVI, Venezia
Stube Gourmet, Asiago
La Veranda del Color, Bardolino
Locanda 4 Ciacole, Roverchiara

TRENTINO-ALTO ADIGE
Astra, Collepietra
Dolomieu, Madonna di Campiglio

TOSCANA
La Leggenda dei Frati, Firenze
La Magnolia, Forte dei Marmi
I Salotti, Chiusi

EMILIA ROMAGNA
Parizzi, Parma
Nido del Picchio, Carpaneto Piacentino

CAMPANIA
Maxi, Vico Equense

I ristoranti che non confermano la stella Michelin 2023 per chiusura:

LIGURIA
Claudio, Bergeggi

TOSCANA
Perillà, Castiglione d’Orcia
Meo Modo, Chiusdino

LOMBARDIA
Locanda Vecchia Pavia Al Mulino, Certosa di Pavia

PIEMONTE
Da Francesco, Cherasco
Osteria dell’Arborina, La Morra

VALLE D’AOSTA
Petit Royal, Courmayeur

SAN MARINO
Righi la Taverna, Repubblica di San Marino

CAMPANIA
Don Alfonso 1890, Sant’Agata sui Due Golfi

LAZIO
Danilo Ciavattini, Viterbo

I ristoranti che passano da due stelle ad una stella:

PIEMONTE
La Madernassa, Guarene

LAZIO
La Trota, Rivodutri

Ricerche frequenti:

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