Tag: dormire

Dove dormire a Parma e dintorni

Dove dormire a Parma e dintorni

La guida pratica dove dormire a Parma e dintorni. Prima colazione davanti alla cattedrale, risveglio in un bosco di bambù o in un’abbazia
rinascimentale? A voi la scelta… ecco qui le nostre proposte!

Andare in giro per l’Emilia Romagna è più bello quando si sa dove fermarsi per dormire. La nostra guida agli Hotel di Parma e i suoi dintorni, per coccolarsi e concedersi una pausa di relax!

Grand Hotel de la Ville

Un cinque stelle moderno a vocazione business, quindi molto confortevole, con ampi spazi comuni e una sala fitness con attrezzi TechnoGym. Il Parmigianino è il ristorante gastronomico che interpreta tradizione e territorio in modo attuale. grandhoteldelaville.com

Link124

Un quattro stelle di centodiciotto camere di design, vicinissimo all’uscita Parma Centro dell’autostrada e a due chilometri dal centro storico. Ha un bistrot e una mini spa, ma è anche di fronte all’Inkiostro, uno dei ristoranti più creativi di Parma, con stella Michelin. link124hotel.com

Novotel Parma Centro

Vicino alla stazione ferroviaria, un quattro stelle con camere silenziose, curate e confortevoli. Ha anche un servizio navetta. all.accor.com

Alamiré Suites & Studio

Nel cuore medievale della città, monolocali e bilocali semplici ma completi di tutte le comodità, compreso un angolo cottura. Con il wi-fi veloce sono un’ottima soluzione per chi deve lavorare anche in viaggio. alamireparma.it

Parizzi Suites Studio

Un albergo con spazi arredati e pensati per sentirsi a casa durante la trasferta. Nel palazzo del Seicento, le junior suite sono spaziose e contemporanee, con pezzi di design. Al piano strada, si trova l’omonimo ristorante stellato. parizzisuite.com

Al Battistero d’Oro

In una residenza del centro storico, a due passi dalla cattedrale, due camere e un appartamento dallo stile rétro. In comune un salotto con camino e mobili d’epoca. albattisterodoro.it

dove-dormire-parma

Terrazza Duomo

Le tre camere sono nella casa del medico dei cantanti d’opera, che era un gran melomane e collezionista di registrazioni storiche (da ascoltare). Colazione dolce e salata memorabile con torte dalla ricetta segreta e vista sull’abside della cattedrale. Ad accogliere gli ospiti c’è la proprietaria Carlotta Campari Fanti. terrazzaduomoparma.com

Palazzo Dalla Rosa Prati

Uno degli edifici storici del centro è ora un residence con camere di stili diversi, dal romantico al modernissimo. La comodità? Scendi e sei in piazza Duomo, vicino al Complesso della Pilotta e agli altri luoghi da visitare. palazzodallarosaprati.it

Casa Angiol d’Or

Al primo piano di un piccolo palazzo del centro storico, due appartamenti – Il balcone e Le logge – arredati con cura con qualche mobile d’epoca. Ci si sente subito a casa. casangioldor.it

Opera 11

Tre b&b in posizione strategica: Opera Parma, con tre camere davanti al Teatro Regio; Opera 11, nella zona della movida; l’AppartamentoOpera (con cucina), in area pedonale. opera11.it

Dove dormire in provincia

Grand Hotel Salsomaggiore, Salsomaggiore Terme

Destinazione benessere: un albergo con camere contemporanee e una spa termale con piscina coperta, idromassaggio in terrazza, percorso Kneipp e stanza del sale. grandhotelsalsomaggiore.com

Grand-Hotel-Salsomaggiore-Terme_Foto-1

La Locanda del Borgo, Torrechiara di Langhirano

A pochi passi dal castello quattrocentesco e all’interno delle mura del borgo, il b&b comprende camere semplici e moderne in ambienti perfettamente restaurati. In dotazione anche le bici a pedalata assistita. lalocandaditorrechiara.it

Antico Borgo di Tabiano Castello, Salsomaggiore Terme

A più di 300 metri di altitudine, fra distese di colline, un albergo diffuso: camere, suite e appartamenti sono sparsi negli edifici storici del complesso fortificato di Tabiano, dove sono stati realizzati anche due centri benessere, uno in una grotta naturale, l’altro in una casa nel bosco, da prenotare anche in esclusiva. tabianocastello.com

La Corte degli Angeli

Ricordate la cascina dove si svolgevano molte scene del film Novecento di Bernardo Bertolucci? Oggi è un agriturismo con sette camere ben arredate intitolate ai protagonisti del kolossal. Parte dei terreni intorno sono stati rinaturalizzati creando zone umide per la sosta degli uccelli migratori e aree di macchia- radura per il ripopolamento della selvaggina. cortedegliangeli.eu

Agriturismo Il Cielo di Strela, Compiano

Tre camere per gli ospiti in un’azienda agricola sui colli della Val di Taro. L’approccio è decisamente bio, dai metodi di coltivazione alle strutture architettoniche. Organizzano picnic gourmand, ritiri di yoga, lezioni sull’uso delle erbe selvatiche dell’Appennino. ilcielodistrela.it

La Ca’ Torta, Neviano degli Arduini

Un’antica abitazione colonica scrupolosamente ristrutturata. Ha una cucina, un’area living e tre camere con soffitti in legno, pareti in pietra originali e arredi tra l’antico e il moderno. È vicino all’oasi faunistica naturale del Monte Fuso, meta di escursioni, gite a cavallo, tiro con l’arco. lacatorta.co

B&B Commanderia del Gusto, Fidenza

Una struttura rurale immersa tra le colline parmensi con tre camere silenziose e salotto con il camino. La posizione è strategica: è sulla Via Francigena, nel circuit dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza e a pochi minuti dal Fidenza Village. commanderia.it

Badia di Santa Maria della Neve, Torrechiara di Langhirano

Qui si dorme in un’abbazia benedettina rinascimentale con chiesetta tardo-romanica. La foresteria ha venticinque posti letto. La sera ci si ritira presto. Strada della Badia

Labirinto della Masone Suites, Fontanellato

All’interno del labirinto di bambù realizzato da Franco Maria Ricci nella sua terra di origine ci sono anche due suite che riassumono il gusto e l’estetica del raffinato editore. Interni spaziosi, arredi sontuosi, con oggetti d’arte e libri preziosi. Prima colazione e ristorante sono affidati a Massimo Spigaroli, una stella Michelin.labirintodifrancomariaricci.it

parma-dove-dormire
Foto Mauro Davoli.

La Costa Ionica del Salento: mangiare, bere, dormire

La Costa Ionica del Salento: mangiare, bere, dormire

Tutti gli indirizzi per scoprire la costa ionica del Salento fra ristoranti di cucina tipica, crudi di mare, panini in macelleria, lidi, spiagge, castelli, nuovi bed & breakfast e un agricampeggio

Lu sule, lu mare, lu jento, sabbia, spiagge, divertimento. La Costa Ionica del Salento è la destinazione della Puglia che ogni anno attrae turisti in cerca di relax, di vita notturna e di buona cucina. Rispetto alla costa adriatica in più non ha solo i tramonti sul mare ma anche città come Gallipoli, grandi lidi attrezzati e posti come le Pescoluse, ribattezzate le Maldive del Salento. Tutto comincia quando si arriva a Santa Maria di Leuca, de finibus terrae, la punta più a sud della penisola e luogo in cui i due mari si incontrano. Poi basta svoltare a destra e seguire la strada provinciale Litoranea Salentina che collega la punta più estrema a Taranto, 140 chilometri più avanti.

Pianificare la costa, oltre Gallipoli

Rispetto alla costa adriatica, quella salentina è diversa, per conformazione fisica e quindi per approccio. La spiaggia sabbiosa è più estesa e questo ha naturalmente alimentato e indirizzato le infrastrutture turistiche e l’ospitalità alberghiera. «Sono nate tante strutture, ora bisogna alzare il livello, lavorare sulla progettualità e professionalità, fare strategia». A dirmelo è Giovanni Pizzolante, direttore dell’hotel Le Dune, ideatore e anima di FoodExp, congresso dedicato proprio allo sviluppo turistico pugliese. «Gallipoli è stata per anni il cuore della destinazione, poi quando l’Ibiza d’Italia era diventata ingestibile, si sono chiuse alcune discoteche e attività, ma senza un piano B. Facevo più di 20 fiere all’anno e mi sentivo dire: dove’è finita Gallipoli?». Il riferimento è allo scandalo del 2017 dei posti letto sui balconi affittati a 10€ che ha fatto il giro d’Italia e innescando un giro di vite sull’abusivismo dell’ospitalità, ma anche sulle attrazioni del turismo più giovane. Oggi si può e si deve andare oltre perché flussi nazionali e internazionali significano lustro e indotto per l’intera regione e a tutti i livelli. Servono nuovi itinerari, oltre il mare, perché c’è molto da visitare. «Gli hotel non sono una destinazione, sono un punto di partenza», dice il direttore di un hotel, «per fare una gita in barca, andare a cavallo, scoprire cosa c’è dietro il pescato o una mozzarella. C’è tanto da fare per creare conoscenza e valore». Che poi, sono i veri ricordi di una vacanza.

Andare oltre il mare, nell’interno

Ci sono le spiagge, il mare, i lidi più belli fra cui scegliere andando a caccia dell’acqua più cristallina. Ma il Salento non è solo questo e non è solo mare, infatti basta spostarsi di pochi chilometri nell’entroterra per affacciarsi a realtà meno conosciute ed entrare in contatto con la Puglia più agricola, con le vere tradizioni e con chi sta percorrendo strade nuove nello sviluppo della regione puntando su un nuovo modo di fare turismo e promuovere il territorio. Infatti se il Tacco d’Italia è conosciuto principalmente per le spiagge affollate d’agosto, esiste di più. Le Dune Suite Hotel regala agli ospiti una guida da 10 pagine di luoghi da visitate ed è nata la Rete Salento 4 Seasons (cioè Stagionale, Etico, Agricolo, Sportivo, Olistico, Naturale, Salutare), ed il brand da essa creato, Puglia Eco Travel, che invita i viaggiatori a esplorare la parte meno conosciuta del territorio, quella delle aree naturali e dei borghi, e ricorda che il Salento è per tutte le stagioni. Le attività all’aria aperta di Puglia Eco Travel includono percorsi in bici, trekking, passeggiate a cavallo, yoga, sport acquatici, ospitalità ed esperienze in aziende agricole che offrono solo prodotti di stagione, naturali e a chilometro zero. I tour includono percorsi e suggerimenti e lasciano molta libertà; inoltre permettono di scoprire chicche tipo quelle suggerite nella gallery come un agricampeggio.

Per raccogliere questi indirizzi abbiamo fatto affidamento su locals, amici, colleghi, conoscenti ed esperienza diretta. C’è un po’ di tutto, dalla macelleria con cucina al ristorante che serve sontuosi crudi di mare, castelli finemente ristrutturati e tavole gourmet. Tutti lungo la costa ionica del Salento, o poco dentro la costa.

Sfogliate la gallery per tutti gli indirizzi

Sfoglia la gallery

Cosa mangiare per dormire bene: 6 ricette

Cosa mangiare per dormire bene: 6 ricette

Il cibo influisce sulla serenità delle nostre notti. Una esperta nutrizionista spiega perché e ci accompagna con saggi consigli dalla cucina ai guanciali

Cosa mangiare per dormire bene? Per rispondere a questa domanda ci siamo affidati ai consigli di Eliana Liotta, scrittrice, giornalista e divulgatrice scientifica. E alle ricette contro l’insonnia pensate appositamente dai nostri chef: le trovate nella gallery in alto!

Cosa mangiare per dormire bene?

«Un campo che ha riposato dà un raccolto abbondante», scrisse Ovidio. Vale anche per noi. Quando la coscienza cede e sprofonda nel mistero del sonno, il cervello si disintossica. Ripulisce cumuli di spazzatura chimica, puntella le informazioni apprese di giorno. Ma per dormire bene bisogna mangiare bene.

Come spiego anche nel mio libro Prove di felicità, nato in collaborazione con l’Università e l’ospedale San Raffaele di Milano, la possibilità di abbandonarci serenamente alla notte dipende anche da una serie di composti che assumiamo a tavola, come fossero mattoncini molecolari necessari per erigere i pilastri delle nostre disposizioni d’animo.

Produciamo due ormoni, in particolare, che favoriscono il rilassamento: la melatonina, che regola il ritmo sonno-veglia, e la serotonina, detta neurotrasmettitore della gioia. Per fabbricarle è necessaria una sostanza che il nostro organismo non sintetizza e che si deve assumere con l’alimentazione. Si chiama triptofano e altro non è se non un tassello delle proteine, un amminoacido. Dove si trova questa sorta di sonnifero naturale? Nella frutta a guscio, in primis gli anacardi e i pistacchi, nei legumi, nel pesce, nel latte e nei formaggi, nella carne bianca. Non solo, nel tripudio festoso di molecole che convivono nel cacao. Il cioccolato è un happyfood, sotto ogni punto di vista un cibo che rende felici il palato e i neuroni. Contiene il ferro, essenziale per la costruzione della serotonina, e fornisce anche carboidrati e vitamine del gruppo B, che facilitano l’assorbimento del triptofano. È il fondente, almeno al 70%, a essere salutare per il cuore, oltre che per il piacere di vivere.

Cosa mangiare per dormire bene… e quando?

Intendiamoci, non sto parlando di ingredienti che vanno assunti come fossero farmaci, prima di stendersi a letto: l’organismo ha bisogno del suo tempo per costruire le molecole del relax. Le sostanze implicate nella biochimica del riposo vanno assunte nei vari pasti, servite sul grande vassoio tramandato dalla tradizione, la dieta mediterranea. Questo regime alimentare, che è una gloria italica ed è patrimonio dell’umanità, si basa sul consumo prevalente e quotidiano di frutta, verdura, cereali (meglio integrali o semintegrali) e prevede un consumo ridotto di carne e moderato di latticini in favore del pesce e dei legumi come fonti proteiche. L’olio extravergine di oliva è il condimento principale. Basterebbe seguire le abitudini degli antichi per ricavare i micronutrienti della buona notte: le vitamine del gruppo B (per esempio, nei broccoli), il magnesio (dai semi di zucca alle verdure verdi), due minerali implicati nel rilassamento neuro-muscolare quali il potassio (sovrano in frutta, funghi e ortaggi) e il selenio (dai cereali integrali alle patate arricchite).
Importanti anche le regole del quando e del quanto: non sedersi a tavola tardi la sera, per avere il tempo di digerire prima di coricarsi, e non appesantirsi. Cena frugale e sogni d’oro.

Allora, cosa mangiare per dormire bene? La risposta è nella gallery in alto, con ben 6 ricette pensate dai nostri chef che vi permetteranno di inserire gli ingredienti giusti nel vostro menu, senza rinunciare al gusto.

Testi di Eliana Liotta

Proudly powered by WordPress