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Fior di latte di Agerola: la perla della Costiera Amalfitana

Fior di latte di Agerola: la perla della Costiera Amalfitana

Ad Agerola, cittadina della Costiera Amalfitana, c’è un’antica tradizione casearia: il fior di latte. Pasta filata, tenera e morbida con un’inconfondibile aroma di latte, interamente prodotta a mano dagli artigiani che preservano la tradizione gastronomica del loro luogo. 

Il fior di latte

Tra Napoli e Salerno c’è una punta di terra, quasi una penisola: la Costiera Amalfitana, meta turistica nota in tutto il mondo per il panorama unico, il mare cristallino e l’accoglienza delle persone. A formare il paesaggio montuoso dalla pendici ripide sono i monti Lattari, il cui nome deriva proprio dalle capre e mucche che pascolano per gli alpeggi, fornitrici di latte di altissima qualità. 

Numerosi sono i fattori che conferiscono al fior di latte di Agerola la sua qualità e unicità, a partire dal latte crudo di razza agerolese, l’acqua di sorgente che scorre giù per le pendici del monti, il caglio e il clima. Come nella produzione della pizza – ottima a Napoli anche grazie all’acqua dalle ottime proprietà – l’acqua è un’ingrediente fondamentale nel fior di latte. Il processo di acidificazione, durante il quale la cagliata si arricchisce di sapore, dura mezza giornata e avviene in modo naturale. A seguire, la filatura: la cagliata viene mescolata con dell’acqua bollente, in una bacinella, dove si fonde e acquisisce la lucidità caratteristica del formaggio. Una volta filata e priva di grumi, il casaro mozza manualmente le varie forme di fior di latte, da una pezzatura di 50 grammi a trecce di più di 1kg. 

Come gustarsi il fior di latte 

La tradizione Campana vuole che la mozzarella e il fior di latte non si conservino in frigorifero (solo possibile quando la si consuma immediatamente) e che soprattutto si passino sotto l’acqua calda le forme appena prima di gustarle. Il calore e la temperatura ambiente permettono a tutti gli aromi e sapori del formaggio fresco di essere esaltati. 

Il modo migliore di godersi il fior di latte è il più semplice di tutti: con un filo di olio extravergine di oliva. Volendo sbizzarrirsi, ci si può cimentare nella preparazione di bocconcini di fior di latte, lime e bottarga e le melanzane e fior di latte al cioccolato di Modica. Per restare fedeli alle tradizioni, il fior di latte si abbina classicamente in modo favoloso all’insalata caprese e a quasi tutti i tipi di pizza

Come si produce il fior di latte di Agerola, passo per passo

» Brioche fior di latte

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Disponete la farina a fontana in una ciotola, quindi versate al centro latte in polvere ( o caramelle galatine polverizzate) , lievito sbriciolato, miele e latte a temperatura ambiente e iniziate a mescolare.
Aggiungete quindi zucchero e semi di vaniglia e amalgamate bene.
Incorporate quindi i tuorli, 1 per volta.

Infine unite anche il burro ammorbidito e poi il sale, lavorando fino ad ottenere un impasto sodo e omogeneo.

Pirlate bene l’impasto per creare una palla bella tonda, ci vorranno almeno 15/20 minuti fino a che l’impasto si incordi, quindi coprite la ciotola con pellicola, lasciate riposare per 1 ora.

Riprendete l’impasto e dividetelo in 7 parti uguali (dovrebbero pesare circa 85 g l’uno), quindi pirlate ogni pezzetto per formare delle palline.
Sistematene una al centro dello stampo (dopo averlo imburrato), quindi schiacciate le altre allungandole un po’ e disponetele a raggiera intorno alla pallina centrale, per creare un fiore.

Coprite con pellicola e fate lievitare a temperatura ambiente per circa 4 ore o finché l’impasto non sarà raddoppiato di volume.
Riprendete lo stampo, spennellatelo con tuorlo e latte emulsionati insieme e cospargete con la granella di zucchero.
Cuocete quindi per circa 30 minuti in forno statico preriscaldato a 165°C.

La brioche fior di latte è pronta: lasciatela almeno intiepidire prima di servirla.


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