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Anna in Casa: ricette e non solo: Panbrioche alla zucca

E’ un po’ che avevo in mente questa ricetta ma non sapevo se azzardare o meno. 

Mi spiego: è una prova risultato di un mix di ricette e di tecniche base, provate e pubblicate negli anni. 

All’inizio ero scettica perchè, non avendo dosi certe, sono andata a naso; mi aspettavo un flop totale, invece è un pan brioche sofficissimo, profumatissimo e dal gusto delicato. 

Non è dolce e non è salato, è neutro, quindi si presta per essere gustato come accompagnamento di salumi e formaggi ma anche di confetture e creme.

– non fatevi ingannare dalla lunghezza della ricetta, per la preparazione ho iniziato subito prima di pranzo e ho infornato prima di cena

– l’impasto non richiede per forza l’uso di una planetaria, lo si può preparare anche a mano a,        ovviamente, i tempi si allungano leggermente

Ingredienti

350 g di farina 0

100 g di farina 00

150 g di polpa di zucca cotta

100 ml di latte a temperatura ambiente

50 g di burro a temperatura ambiente

50 g di zucchero

15 g di lievito di birra compresso

1 uovo intero

1 tuorlo

1 cucchiaino di estratto di vaniglia

4 g di sale 

per lucidare

1 tuorlo

1 cucchiaio di latte

Preparazione

In una ciotola mescolare le due farine

Per preparare il lievitino,

in una ciotola sciogliere il lievito nel latte.

Unire l’estratto di vaniglia e mescolare.

Dal totale dei grammi delle farine in ricetta, 

prenderne 100 g e metterli nella ciotola della planetaria.

Versare sulla farina il latte con il lievito sciolto  

e con una frusta mescolare fino ad ottenere una pastella morbida.

Coprire con pellicola trasparente e mettere nel forno con la luce accesa

fino a quando sulla superficie si saranno formate delle bollicine, 

ci vorranno circa 30 minuti.

Nel frattempo preparare gli altri ingredienti  

(nella foto manca l’uovo intero che ho dimenticato di includere nello scatto).

A lievitino pronto, unire il mix delle farine, 

la polpa di zucca 

e lo zucchero.

Con l’inserto a gancio iniziare a mescolare e 

unire prima il tuorlo poi, appena assorbito, 

unire l’uovo intero precedentemente mescolato.

Quando l’impasto è omogeneo

unire un pezzo di burro morbido

passando al pezzo successivo solo quando 

il precedente è completamente assorbito.

Unire all’ultimo pezzo di burro il sale e mescolarlo.

Aggiunto anche l’ultimo pezzo di burro

lavorare il composto fino a quando non risulterà omogeneo ed elastico 

(con la planetaria ci vogliono una decina di minuti).

Trasferire il composto su un piano  

(io utilizzo un piano in vetro, 

ma in tagliere leggermente infarinato va benissimo)

Stendere l’impasto con le mani, allungandolo 

ed allargandolo fino ad ottenere un rettangolo.

Piegare un terzo del rettangolo verso il centro

e richiudere, sempre verso il centro

ottenendo così un panetto piatto.

ripetere questi due passaggi ancora una volta

e poi formare una palla

da mettere a lievitare a luce accesa nel forno per 

circa due ore, o comunque fino al raddoppio.

A lievitazione avvenuta

trasferire l’impasto sulla spianatoia e, con un coltello 

 dividerlo in otto parti uguali.

Stendere ogni triangolo come per formare dei cornetti 

e praticare un taglietto alla base, come in foto.

Iniziare ad arrotolare tirando leggermente l’impasto dalla punta estrema,

fino a formare delle vere e proprie brioche a cornetto.

Posizionare le brioche in una tortiera apribile da 26 cm di diametro

(io ne ho utilizzata una in carta usa e getta).

Rimettere in forno a luce spenta a lievitare, ci vorrà circa 1 ora.

A lievitazione avvenuta, togliere la tortiera e scaldare il forno a 180°C.

Intanto in una ciotolina mescolare il tuorlo e il latte 

per la lucidatura e spennellare delicatamente la superficie del panzucca.

Raggiunta la temperatura, infornare e cuocere per 35-40 minuti, 

vale la priva stecchino, ma dopo 30 minuti.

Se durante la cottura, la superficie si colorasse troppo, 

coprire con un foglio di carta forno.

A cottura avvenuta, togliere dal forno,

sformare e sistemare su una gratella a raffreddare.

A piacere spolverizzare con zucchero a velo.

» Budino di ricotta – Ricetta Budino di ricotta di Misya

Ammorbidite la ricotta con lo zucchero fino a formare una crema.
Aggiungete un uovo per volta aspettando che quello precedente sia ben amalagamato.
1 ricotta zucchero uova

Mettete ora nel composto anche il succo di limone e la buccia grattugiata.
Mescolate ed incorporate la fecola di patate setacciata.
2 aggiungere farina

In ultimo aggiungete le gocce di cioccolato e mescolate nuovamente.
Versate il tutto in uno stampo imburrato ed infarinato.
Cuocete in forno statico a 170 °C per 25-30 minuti e lasciate raffreddare prima di togliere dallo stampo.
3 cuocere in forno

Aggiungete dello zucchero a velo e servite la vostra torta di ricotta.
budino-di-ricottabudino di ricotta

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ricetta originale e consigli per come prepararli

gnudi toscani ricetta

Gli gnudi toscani sono uno dei piatti più tipici della Toscana e in questo articolo vi propongo la ricetta originale: si tratta di un classico comfort food preparato con ingredienti semplici da reperire e soprattutto poveri, proprio perché di fatto gli gnudi sono un piatto povero.

A volerne banalizzare la descrizione, potremmo semplicemente dire che gli gnudi toscani sono l’evoluzione del ripieno dei ravioli: infatti si tratta del ripieno ricotta e spinaci dei ravioli a cui viene data una forma rotonda e che vengono lessati e conditi. Gnudo, in toscano, vuol dire proprio “nudo”: nome appropriato visto che, appunto, parliamo del ripieno dei ravioli privo del suo rivestimento esterno, il raviolo appunto, e dunque messo a nudo.

Facile paragonarli anche ai canederli ma è solo la forma ad essere la stessa, dal momento che nei canederli è presente il pane e che gli stessi vengono serviti nel brodo di cottura.

Come tutte le ricette tradizionali, ogni famiglia e ogni componente della stessa famiglia ha la sua ricetta degli gnudi ma tutti concordano nel dire che questa è una delle ricette toscane da provare, per via della sua semplicità e della sua bontà.

Uno dei problemi degli gnudi è che se gli spinaci non sono tritati bene, potrebbe essere difficile ottenere una pallina perfetta perché gli ingredienti potrebbero non amalgamarsi per bene; io consiglio di tritare gli spinaci quanto più piccoli possibile, se necessario anche usando un robot da cucina.

Per il resto, vale sempre lo stesso consiglio: usare solo ingredienti di prima qualità, in primis la ricotta, per ottenere un risultato davvero perfetto. Ricorda che gli gnudi sono buoni perché all’assaggio si sentono tutti gli ingredienti che, siccome il condimento è basilare, devono risaltare al massimo.

Per quel che riguarda il condimento, la tradizione dice che gli gnudi vadano serviti con un classico burro+salvia+parmigiano ma li si può in realtà condire a piacimento (esattamente come si fa con gli gnocchi) per esempio con un sugo leggero al pomodoro, con ragù e via dicendo.

Passiamo alla ricetta per preparare dei buonissimi gnudi toscani, al termine della quale troverai dei consigli utili per prepararli, gustarli e conservarli.

Ingredienti per 4 porzioni di Gnudi toscani

  • 250 grammi di spinaci
  • 250 grammi di ricotta di pecora
  • 1 pizzico di noce moscata
  • 50 grammi di farina
  • Olio extravergine di oliva
  • 1 uovo
  • 1 spicchio di aglio
  • 50 grammi di parmigiano
  • 1 pizzico di pepe nero

Come preparare gli gnudi toscani in maniera tradizionale

  1. Sciacquare gli spinaci e lasciarli in una pentola con acqua bollente non salata per 5 minuti;
  2. Scolare gli spinaci e strizzarli in modo da eliminare l’acqua in eccesso;
  3. Sistemarli dentro una padella con olio e lo spicchio d’aglio e farli saltare;
  4. Togliere gli spinaci dalla padella e sminuzzarli usando un coltello oppure con un robot da cucina;
  5. Sistemare gli spinaci in una ciotola con la ricotta (senza liquido di conservazione). Lavorare i due ingredienti con il parmigiano per farli amalgamare, aggiungendo sale e pepe al bisogno;
  6. Aggiungere l’uovo all’impasto mescolando fin quando gli ingredienti non saranno completamente amalgamati;
  7. Una volta pronto l’impasto, formare delle palline grandi quanto delle noci (possono essere più o meno rotonde): in questa fase è bene infarinare le mani di continuo in modo che l’impasto non resti appiccicato e che, soprattutto, gli gnudi non si spacchino. Ricoprire gli gnudi di farina e lasciarli riposare per almeno 30 minuti;
  8. Portare ad ebollizione acqua salata in una pentola larga e alta; al momento del bollore, buttare gli gnudi un po’ per volta e lasciarli cuocere fin quando non iniziano a tornare a galla. Scolarli con una schiumarola e condirli nella maniera che più si preferisce.

Tempo di preparazione: 1 ora

gnudi toscani

Consigli per preparare, cuocere e conservare gli gnudi toscani

  1. Gli gnudi si conservano perfettamente in congelatore: vanno congelati su una teglia, distanziati l’uno dall’altro, e poi eventualmente inseriti dentro dei sacchetti. Possono essere usati senza essere scongelati;
  2. La farina classica può essere sostituita con farina di riso, così da preparare un piatto adatto anche ai celiaci e agli intolleranti al glutine;
  3. La ricotta può essere di pecora (come nella tradizione) ma anche di mucca o bufala. Al variare della ricotta, varierà il sapore degli gnudi (e se si usa la bufala anche la consistenza);
  4. Oltre agli spinaci, si possono aggiungere all’impasto delle bietole cotte come gli spinaci;
  5. Nel caso in cui dovessero avanzare, mettili in frigorifero e ti consiglio di riscaldarli in forno aggiungendo parmigiano oppure in padella con pochissima acqua calda per farli rinvenire.

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