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Ricette salate con le arance

Ricette salate con le arance

Come usare le arance nei piatti salati? Ecco le ricette più buone per profumare di agrumi primi, secondi e insalate

In inverno le arance colorano la nostra cucina con dolcezza ed eccezionali proprietà benefiche per la salute. Al naturale o in una spremuta sono le più classiche maniere di consumo, ma ci sono tante altre possibilità per fare il pieno di vitamine. E non stiamo parlando dei consueti utilizzi nei dessert: un tocco di arancia può trasformare piacevolmente anche i piatti salati, primi e secondi così come le insalate. In che modo?

Nella gallery in alto troverete tante ricette salate con le arance facili e sfiziose, mentre qui sotto i consigli per iniziare a sperimentare.

Come usare le arance nelle ricette salate: il succo

Il succo di arancia è un ingrediente prezioso per tutto il menù.
Molto semplicemente si può utilizzare come citronette, mescolando insieme il succo di arancia, l’olio extravergine di oliva, il sale e il pepe. Ideale per condire le insalate e le verdure in generale.

Il succo di arancia può tornare utile anche per marinare carne e pesce prima della cottura.
La marinatura è una tecnica che permette di conferire agli ingredienti aromi e morbidezza. Provateci con il pollo o con il salmone, lasciando insaporire per almeno 4 ore nel succo d’arancia insieme alle erbe e alle spezie più adatte al vostro gusto.

Utilizzare il succo d’arancia in fase di cottura può inoltre rendere più gustosi gli ingredienti, glassandoli, come nel caso delle scaloppine di maiale all’arancia o dell’anatra all’arancia.

Come usare le arance nelle ricette salate: la scorza

Per dare una nota agrumata alle preparazioni è sufficiente utilizzare la buccia d’arancia.
Innanzitutto, è importante scegliere sempre arance biologiche, coltivate senza l’uso di sostanze chimiche e quindi dalla buccia edibile.

L’arancia dovrà essere grattugiata facendo attenzione ad usare solo la parte arancione, poiché la parte bianca è più amara. Usatela nella mantecatura dei risotti o direttamente sulla pasta a fine cottura: vi conquisterà persino sugli spaghetti al pomodoro.

La scorza resta un ingrediente validissimo anche all’interno di impasti, come quello delle focaccine, oppure per aromatizzare mousse e creme salate.

Come usare le arance nelle ricette salate: a fette

Dopo aver imparato a pelare a vivo le arance (qui il video tutorial), non resisterete alla tentazione di aggiungerne qualche spicchio alle vostre insalate. Il risultato è sorprendente, grazie al contrasto fra la dolcezza dell’agrume e la sapidità degli altri ingredienti.

La coppia cult è sicuramente quella arancia-finocchio, ma basta un po’ di creatività per provare ogni volta nuove sensazioni di gusto. Ad esempio, abbinate le arance con il radicchio, le olive, le cipolle o il tonno per stuzzicare il palato.

Trovate tante altre idee nella gallery in alto

Ricerche frequenti:

Come fare il detox liquido

Come fare il detox liquido

Tre giorni di detossinazione dell’organismo, portando a tavola estratti, smoothie e zuppe vegetali. I consigli per una parentesi depurativa dopo gli stravizi delle feste

E anche l’Epifania è andata. Ora ci si guarda allo specchio e, senza farne una tragedia, ci si confronta con i classici 2-3 chili acquisiti durante le festività. Niente panico e niente sensi di colpa:
la soluzione esiste e consiste in un detox liquido di 3 giorni. Con la raccomandazione di non strafare in questo lasso di tempo, rinunciando quindi a palestra e allenamenti strong, ecco come impostare il vostro detox di gennaio. Che, tra gli altri vantaggi, vi consentirà di irrobustire le difese immunitarie (di questi tempi, un plus considerevole). Parola all’esperta.

Si inizia con la fase preparatoria (molto importante)

Gonfiore addominale, ritenzione idrica, adipe, o di quel che resta degli stravizi alimentari di Natale e Capodanno. Secondo Sandra Nassima, specialista in scienza dell’alimentazione e founder di Depuravita, «l’ideale sarebbe approcciare il detox liquido “duro e puro” anticipandolo con dei giorni preparatori, per evitare di traumatizzare l’organismo, facendolo passare dalle ricche pietanze invernali delle feste a estratti e zuppe light. 3-4 giorni prima di intraprendere il detox liquido tagliate alcolici, alimenti contenenti glutine, zuccheri e prodotti di origine animale, aumentando di pari passo le porzioni di frutta e verdura (biologiche) e bevendo almeno 2 litri di acqua al giorno. In questo modo il corpo inizierà ad alleggerirsi, abituandosi alla lenta e progressiva restrizione calorica in vista del detox liquido in programma».

3 giorni di detox liquido, le linee guida

Siete alla vostra prima volta con un programma di detox liquido? «Non preoccupatevi, perché è tutto estremamente semplice e razionale», rassicura Nassima. «Di fatto, si tratta di alternare a colazione, pranzo e cena, senza dimenticare i due spuntini di mattina e pomeriggio, estratti, smoothie, zuppe. Con l’aggiunta, quando e se sentite il bisogno di sgranocchiare cibi solidi, di
verdure di stagione crude e al naturale. In questo modo farete il pieno di acqua, fibre, minerali e vitamine, evitando di sentirvi privi di forze e affamati». Eccoci giunti all’esempio di giornata tipo con detox liquido. Spiega l’esperta: «A colazione spremete un pompelmo e un limone, aggiungete un pizzico di peperoncino, un cucchiaio di olio di oliva crudo, una manciata di semi di lino, 5 grammi di zenzero e 3 spicchi di aglio, frullando il tutto con 125 ml di acqua. Dovreste ottenere uno smoothie dalla consistenza morbida, non troppo liquida. Ideale per purificare il fegato, è anche un booster per il sistema immunitario. Abbinatelo a un estratto di zenzero e farete il pieno di antiossidanti. A metà mattina potete mangiare una mela con una piccola porzione di frutta in guscio. A pranzo un estratto verde di spinaci, kale, zenzero, finocchio e sedano, aggiungendo magari polvere di spirulina o di alga chlorella per implementare l’azione detox. A merenda un mix di crudité di carote e finocchio con guacamole senza olio, mentre a cena una tazza di brodo di verdure oppure una zuppa di zucca». E il gioco è fatto.

Quali errori evitare quando si fa il detox liquido

«Più che altro credo che si possa correre il rischio di scambiare il detox per una dieta «, nota Nassima. «Se il vostro obiettivo è esclusivamente quello di perdere peso, il detox di 3 giorni potrebbe non fare al caso vostro. Vi spiego subito il perché: l’obiettivo non è privarsi del cibo e dimagrire, bensì detossinare l’organismo dopo un periodo di eccessi, ma anche aiutarlo a compiere un benefico reset a seguito di forti stress psico-fisici. Altro errore: non bere acqua, pensando che bastino gli estratti. Non è così e l’organismo durante il detox necessita di pura acqua, pena un severo mal di testa. Vietato bere caffè in questa fase, che deve coincidere con un riposo di mente e corpo. Sì, invece, a tisane calde di moringa e tulsi, ottime per depurare il fegato, organo emuntore più di tutti affaticato dai cibi calorici delle feste. Se sono sconsigliate le attività sportive intense, non dimenticate di fare un blando esercizio fisico quotidiano per mantenere attivi muscoli e articolazioni, senza contare l’effetto stimolante per l’umore. Dal pilates allo yoga, dallo stretching alle passeggiate. Infine, se acquistate estratti e succhi già pronti vi invito a leggere con attenzione le etichette, accertandovi che tra gli ingredienti vi sia sempre almeno il 70% di verdure. Forse al palato questi succhi sembreranno inizialmente amarognoli, ma sono ortaggi come kale, cetriolo, spinaci e sedano a stimolare i processi depurativi dell’organismo. Se poi soffrite di metabolismo pigro, ricordate che gli ingredienti più stimolanti in tal senso sono agrumi, peperoncino, zenzero e ananas». Buon detox di inizio anno!

il secondo per riciclare gli affettati delle Feste

il secondo per riciclare gli affettati delle Feste

Un piatto ricco e saporito, perfetto per consumare il prosciutto avanzato dai pranzi e dalle cene di Natale e non sprecare niente

Quanti avanzi avete in cucina dopo le feste di Natale? Immaginiamo tanti, ma buttarli è peccato. La soluzione è pensare allora a delle ricette antispreco, come quella che stiamo per proporvi, ovvero la pancetta – o tasca di vitelloripiena. La sua farcitura è fatta con gli affettati che non avete consumato e sarà l’ultima concessione gustosa prima del periodo detox di gennaio.

Come si prepara la pancetta ripiena

Ingredienti

1 tasca di vitello da 1 kg
2 etti di mortadella
1 etto di mortadella di fegato
2 etti di prosciutto cotto
1 etto di prosciutto crudo
1 fettina di lonza
2 uova
pangrattato qb
1/2 spicchio d’aglio
noce moscata qb
parmigiano qb
prezzemolo qb
olio extravergine qb
2 noci di burro
1 bicchiere di vino bianco
brodo qb

Procedimento

Tritate finemente gli affettati e la carne e metteteli in una ciotola. Aggiungete poi le due uova e il mezzo spicchio d’aglio grattugiato (o tagliato fine). In base alla consistenza dell’impasto, che deve essere morbido ma sodo, aggiungete poi pangrattato e parmigiano. Grattugiate la noce moscata a piacere, in base al vostro gusto e aggiungete, sempre a vostra scelta, il prezzemolo. Ricordate di non salare l’impasto: vista la presenza degli affettati sarà già molto saporito.

Inserite poi la farcitura nella tasca e cucite con ago e un filo spesso il lato che rimane aperto o il ripieno uscirà in cottura. Mettete la pancetta ripiena in una teglia unta con olio extravergine d’oliva, due noci di burro e un bicchiere di vino bianco. Andrà in forno già caldo a 180° per circa un’ora. Controllate sempre la cottura – in base alla grandezza della tasca potrebbe richiedere anche qualche minuto in più – e irrorate la tasca di vitello con del brodo per far sì che non si asciughi troppo in cottura e resti morbida.

Portatela in tavola tagliata a fette e accompagnata da un’insalata verde e dalla mostarda di Cremona.

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