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Perché le ciliegie quest’anno costano così care?

La Cucina Italiana

Da qualche giorno si parla molto del prezzo delle ciliegie, tanto da essere quasi un ciligie-gate. Quasi 18 euro al chilo. Ma non si tratta del frutto in generale, ma proprio di una particolare varietà. Tanto costano, quest’anno, le ciliegie Ferrovia, originaria delle Murge in Puglia, in alcuni negozi di frutta milanesi (e, a Genova, circa 14). Come è possibile?

Boom prezzo delle ciliegie: perché?

Innanzitutto, sulla scia della guerra in Ucraina, i costi di produzione sono aumentati esponenzialmente. Le ciliegie vengono trasportate su strada, e il balzo dei prezzi dei carburanti ha moltiplicato i costi e ridotto il margine di redditività. 

L’analisi della Coldiretti sui dati Istat di aprile rispetto allo stesso mese dello scorso anno segnala un aumento dei prezzi di produzione dell’industria alimentare italiana, nel complesso, del 14%. “L’impatto dell’impennata dei costi per l’insieme delle aziende agricole supera i 9 miliardi di euro”, fa sapere l’organizzazione. “In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio”.

Oltre un’azienda agricola su dieci (l’11%), secondo i dati del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) sta attraversando una fase tanto critica, da decidere di chiudere l’attività e una su tre è costretta a lavorare con un reddito negativo, proprio a causa dell’aumento dei prezzi di produzione.

Cosa succede in Puglia?

La Puglia (dati Coldiretti) è la maggior produttrice di ciliegie in Italia: detiene il 35% delle produzioni nazionali, per un fatturato di circa 22 milioni di euro. È in particolare nella provincia di Bari che si concentra la produzione (il 34% di quella di tutta l’Italia).

A incidere sulla crisi delle ciliegie, anche la grave siccità, una limitata disponibilità irrigua e i costi della manodopera. Le ciliegie sono destinate solo al consumo fresco: le pezzature devono essere integre e la fase di coltivazione e di raccolta molto accurata, e l’uomo, in questi procedimenti, non può essere sostituito dalle macchine.

Quello che, però, proprio non torna è il fatto che agli agricoltori pugliesi che si occupano della coltivazione e della raccolta delle ciliegie venga riconosciuto solo 1,8 euro al chilo, un decimo di quanto le paga il consumatore. Un produttore di ciliegie Ferrovia riferisce al Corriere della Sera che, se a luglio 2021 spendeva 6 centesimi al KWh, quest’anno arriva a 30. Cinque volte tanto. Per compensare questi costi, spiega, le ciliegie dovrebbero essere pagate almeno 3 euro al chilo, invece che 1,80. 

Aperitivo gluten free: tante idee da provare

La Cucina Italiana

Il momento dell’aperitivo segna la fine del lavoro: non significa solo “bere qualcosa”, ma anche rilassarsi, staccare la spina. E ovviamente spiluccare tante cose buone. Per chi è celiaco (o chi è intollerante al glutine) la maggior parte degli stuzzichini standard, come crostini e cracker, pizzette e sfogliatine, sono tabù. Di qui la necessità di reinventare l’aperitivo.

Aperitivo senza glutine: tante proposte naturalmente gluten free

Un aperitivo senza glutine potrà comprendere dadini di formaggio e di salumi (ovviamente scegliendo tra quelli consentiti), nocciole e mandorle leggermente tostate in forno, magari profumate con un tocco di paprika o di altre spezie, patatine (consentite) e chips di verdura, da preparare facendo seccare in forno sottilissime lamelle di zucca, zucchina, barbabietola o altri ortaggi. E a proposito di ortaggi, un’idea invitante e colorata è un pinzimonio: verdure di stagione a bastoncini da servire con olio, sale e pepe o con le salse che si preferiscono. E ancora olive, sottoli, sottaceti… insomma, le alternative sono davvero tante.

Anche per quanto riguarda pizzette e salatini non occorre certo rinunciare. Si possono preparare a partire da basi pronte di pasta sfoglia o brisée senza glutine: facilmente reperibili nei supermercati, si guarniscono a piacere e si cuociono in forno, proprio come quelle con glutine. Oppure, si possono creare stuzzichini su misura seguendo la propria inventiva e qualche ricetta mirata, ovviamente usando ingredienti adatti. Di seguito 5 proposte gustose per un aperitivo senza glutine!

Biscotti salati senza glutine alla mandorla

Per prepararli occorre innanzitutto mescolare 250 g di farina senza glutine con un pizzico di sale, uno di paprika (se piace) e 120 g di parmigiano grattugiato; impastate velocemente con 130 g di burro a pezzetti, quindi unite un uovo e un tuorlo e impastate brevemente. Lasciate riposare l’impasto in frigorifero per 4 ore, quindi stendetelo a circa un centimetro di spessore e ritagliatelo con uno stampino per formare i biscotti. Guarnite ogni biscotto con una mandorla e cuoceteli a 180 °C per circa un quarto d’ora.

Losanghe di farinata

Per preparare la farinata, in una ciotola, diluite la farina di ceci con acqua fredda aggiunta a filo: per 500 g di farina si calcola un litro e mezzo d’acqua. Salate, coprite la ciotola e lasciate riposare per almeno 4 ore. Eliminate con un mestolo forato la schiuma che si sarà formata in superficie e mescolate. Versate il composto in una teglia da forno abbondantemente unta di olio. Profumate a piacere con rosmarino o altre erbe e fate cuocere a 200 °C per circa 20 minuti. Tagliate la farinata a losanghe, spolveratela di pepe e servitela, magari accompagnata a una selezione di salumi.

Pizzette di polenta

Preparate la polenta come d’abitudine, con la farina gialla, quindi versatela in una larga teglia rettangolare, leggermente inumidita, e livellatela. Lasciatela raffreddare, poi ricavatene dei dischetti. Grigliate le pizzette di polenta su entrambi i lati in una padella ben calda, guarnitele con verdure cotte, salumi o formaggio a piacere e gustatele calde.

Pizzette di patate

Lessate le patate con la buccia, pelatele ancora calde e passatele allo schiacciapatate, raccogliendo il ricavato in una ciotola: a 500 g di patate unite un uovo, un po’ di grana grattugiato e una cucchiaiata di fecola. Trasferite l’impasto in una teglia unta di olio, livellate la superficie e guarnite a piacere con mozzarella, pomodori affettati, acciughe, o altri ingredienti a piacere, completando sempre con un filo di olio. Cuocete in forno già caldo a 200 °C per circa 30 minuti, sfornate e tagliate a quadrati regolari.

Pao de queijo

I tipici panini al formaggio brasiliani sono un’idea stuzzicante per l’aperitivo senza glutine. Si preparano con la farina di tapioca: fate bollire un misto di 100 ml di latte, 100 ml di acqua e 150 ml di olio di semi, e unite poco per volta 600 g di farina di tapioca, mescolando con una frusta; quando il composto è freddo, aggiungete 200 g di grana grattugiato, e poi due uova, una per volta, mescolando e aspettando ad aggiungere il secondo uovo soltanto quando il primo è stato assorbito completamente. Formate delle palline di impasto e fate cuocere in forno a 180 °C per 25 minuti.

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