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Pizza integrale? È più digeribile con una lunga lievitazione

Pizza integrale? È più digeribile con una lunga lievitazione

Il segreto per fare una buona pizza integrale? Sicuramente la lunga lievitazione che permette un’alta digeribilità e un sapore intenso e gustoso. Ecco come farla a casa

La pizza integrale? Buona, ricca di fibre, gustosa e leggera: la scelta giusta per chi vuole mangiare una pizza, ma non appesantirsi troppo. La pizza integrale, infatti, è anche più digeribile di quella fatta con farina 0 oppure 00, sopratutto se la lievitazione avviene con un processo più lungo.

Il segreto dalla sua alta digeribilità, oltre all’uso di una farina meno raffinate, sta proprio nel tempo di lievitazione, parametro indispensabile da tenere presente se si vuole portare in tavola una pizza integrale leggera, ma gustosa, con tante bolle nell’impasto e una quantità elevata di fibre, ossigeno per l’intestino e indispensabile per favorire i processi digestivi.

Scopriamo quindi come preparare una pizza integrale a lunga lievitazione e i segreti per farla a casa.

Pizza bianca integrale con crescenza e asparagi.

Pizza integrale: la ricetta

Ingredienti

Per preparare l’impasto per una pizza integrale a lunga lievitazione vi serviranno: 500 g di farina integrale, 3 g di lievito di birra, 5 g di zucchero, 10 g di sale, 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva.

Procedimento

Il procedimento per fare una pizza integrale a casa e farla lievitare a lungo inizia con l’attivazione del lievito: basta mescolarlo con lo zucchero in un recipiente con dell’acqua tiepida ed espettare che si crei una schiumetta in superficie. In un altro recipiente, poi, aggiungete il lievito alla farina e iniziate a impastare, aggiungendo solo in un secondo momento il sale e l’olio di oliva.

Lavorate l’impasto con le mani, facendo le famose “pieghe”. Potete seguire la nostra ricetta per ottenere un impasta della pizza denso ed elastico. Dopo averlo lavorato bisogna fare una palla e riporla in un recipiente con delle farina, coprendo il tutto con la pellicola trasparente e lasciandola lievitare in frigorifero per 24 ore.

La lunga lievitazione a freddo permetterà alla pizza integrale un processo di crescita graduale e bilanciato. Passato il tempo, prima di condire la pizza a piacere, occorre lasciare l’impasto a temperatura ambiente per circa 30 minuti prima di stenderlo sulla teglia e infornare.

Carciofi croccanti: tutte le ricette

Carciofi croccanti: tutte le ricette

I modi per rendere ancora più goloso questo contorno sono davvero tantissimi e ogni famiglia ha il suo. Ecco una carrellata di cotture tutte da provare

Scommettiamo che ogni famiglia ha il suo modo per rendere i carciofi croccanti all’esterno e morbidissimi all’interno? C’è, ad esempio, chi li infarina semplicemente, chi li passa nella farina e poi nell’uovo, la nonna che prepara una pastella, la sportiva che li cuoce al forno… Abbiamo raccolto (quasi) tutte le ricette per preparare i carciofi, ora non resta che assaggiarle.

Carciofi croccati: ricette della tradizione

Anche se i modi di rendere croccanti i carciofi sono pressoché infiniti, sono tre le ricette più note: i carciofi alla giudia, alla romana e fritti. I primi sono fritti interi e serviti a testa in giù, come un grande fiore sbocciato dal quale staccare le foglie croccanti e sgranocchiarle prima di arrivare al cuore. I carciofi alla romana, invece, sono cotti al forno con prezzemolo e menta, mentre quelli fritti vengono immersi in una pastella di uovo e farina e cotti nell’olio bollente.

“Cotolette” di carciofi

Carciofi, uova e pangrattato: questo è un altro modo per ottenere dei carciofi fritti croccanti, sfruttando esattamente lo stesso metodo dei milanesi o dei viennesi alle prese con la celebre cotoletta. Usando la farina al posto del pangrattato, si preparano i cosiddetti carciofi indorati: le fettine di ortaggio vengono passate prima nell’uovo sbattuto con un pizzico di sale e poi nella farina, prima di essere tuffate in olio bollente.

Carciofi fritti: le ricette della pastella

Tra le ricette per i carciofi fritti, una delle più celebri è quella dei carciofi in pastella, che può essere preparata con, ma anche senza uova diventando, così, un contorno adatto anche ai vegani. Per la classica pastella, basta incorporare circa 40 g di farina a due uova sbattute. Un altro modo per ottenere dei carciofi fritti croccanti sullo stesso “stile” è con la tempura, un metodo di frittura in pastella tipicamente giapponese. Una pastella senza uova, invece, si ottiene mescolando circa 8 cucchiai di farina con 200 ml di acqua frizzante freddissima. Se, invece, cercate una ricetta per dei carciofi fritti molto saporiti, provate la pastella alla birra mescolando un uovo con 50 g di farina e aggiungendo, poi a questo impasto cinque bicchieri di birra chiara.

Carciofi croccanti senza friggere

Sia i carciofi impanati con uova e pangrattato che quelli con uova e farina possono essere cotti anche in forno. Se volete essere certi che non rimangano crudi, potete anche sbollentarli prima di impanarli. Per ottenere lo stesso risultato, ma velocizzando i tempi, potete anche preparare i carciofi gratinati. Tagliate i carciofi a fettine e disponeteli in una teglia leggermente unta o coperta di carta da forno, ricoprite con uovo sbattuto e un mix di pane grattugiato, parmigiano ed erbe aromatiche prima di infornare.

» Stella di pandoro al mascarpone

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Innanzitutto montate la panna, ben fredda di frigo.

A parte, lavorate il mascarpone con lo zucchero, quindi incorporate delicatamente anche la panna, con un movimento dal basso verso l’alto.

Tagliate via la cima del pandoro, a 10 cm circa dalla base, quindi scavatene via la mollica lasciando un guscio di un paio di cm.

Preparate la bagna portando a bollore l’acqua con zucchero e buccia di arancia e bagnate leggermente il pandoro.
Aiutandovi con una sac-à-poche, farcite il pandoro con la crema, cercando di riempire bene anche gli angoli della stella, quindi lasciatelo riposare in frigo per almeno 2 ore.
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La stella di pandoro al mascarpone è pronta: aspettate l’ultimo momento per decorarla con frutti di bosco freschi e zucchero a velo (ma potete usare anche cacao amaro, gocce di cioccolato, frutta secca o altro a piacere).

Ricerche frequenti:

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