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Ricetta Riso di casa (Arroz Casero) al pomodoro e peperoncino

Ricetta Riso di casa (Arroz Casero) al pomodoro e peperoncino

Unite al riso la salsa di pomodoro e cipollotto, una presa di sale, un pizzico di peperoncino (in base al gradimento), 2-3 foglie di basilico e cuocete a fuoco basso per 15 minuti, stendendo bene il riso nella padella con il dorso del cucchiaio e senza mai coprirlo; una volta asciugata la salsa, bagnate con poco brodo alla volta (un mestolo) e proseguite per altri 8-10 minuti: dovrà restare un po’ al dente, come il riso della paella.

Mara Venier: la sua pasta e fagioli è una pozione d’amore

La Cucina Italiana

Mara Venier stessa ha raccontato in diverse occasioni e scritto nella sua autobiografia Amori della zia (Mondadori, 2015) come la pasta e fagioli sia stata l’inizio dell’amore con Nicola Carraro, sposato nel 2006. In breve, si sono incontrati ad una cena qualche anno fa e il produttore cinematografico ha iniziato il discorso incalzandola proprio sulla sua pasta e fagioli, che anni prima Jerry Calà (n.d.r. ex marito di Mara Venier) gli aveva decantato come eccezionale. Da qui, un invito ad assaggiarla e il resto è (romantica) storia…

La pasta e fagioli è stata anche protagonista della puntata de Il mio piatto preferito, la serie tv condotta da Francesco Panella, che invitava personaggi famosi a raccontarsi attraverso una pietanza – era il 2019, produzione Dmax. Mara Venier non ha perso occasione di mettere in risalto la sua passione per questa ricetta tradizionale così tipica della cucina italiana, che ogni regione ha la sua versione – anzi, ogni famiglia! Insomma, un vero cavallo di battaglia per la signora della domenica, che a quanto pare riesce ad essere non solo buonissima, ma anche… magica! Che sia una pozione d’amore? Proviamola subito!

La pasta e fagioli di zia Mara

Insomma, con il tepore dell’autunno e in vista dell’inverno, riprendiamo la ricetta della pasta e fagioli di Mara Venier, che ha spiegato nel suo libro essere molto semplice. Preferisce usare i fagioli di Lamon, che sono pastosi e dolci, ma vanno bene anche i borlotti. La sua ricetta è davvero molto simile a quella della tradizione che proponiamo anche noi – infatti, la chiamiamo pasta e fagioli, la ricetta buonissima! Propone una proporzione per 4 persone di 200 grammi di fagioli secchi su 150 grammi di spaghetti spezzati o ditalini rigati rispetto ai 600 su 200 della nostra ricetta. Mezza carota, mezza cipolla, pezzo gambi di sedano, due pomodorini: tutte le verdure tritate insieme ai fagioli (ammollati la notte prima) in pentola con tanta acqua a cuocere fino ad ottenere un brodo denso. Aggiungere poi due patate a tocchetti e farle cuocere in questo brodo. Dopodiché, togliere le patate ormai lesse con circa la metà dei fagioli e passare il tutto. La crema ottenuta va passata al setaccio e poi rimessa in pentola insieme al restante brodo dai fagioli interi. Aggiungete un rametto di rosmarino, lasciate assorbire l’acqua del brodo ai fagioli interi e, a cottura ultimata, buttate la pasta a cuocere. Quando pronto il tutto, servire con un filo d’olio extravergine di oliva e una macinata di pepe nero.

Facile e abbastanza semplice, da provare per conquistare nuovi cuori o anche solo per scaldarli: grazie zia Mara!

Ricerche frequenti:

Gli spaghetti si mangiano con forchetta e cucchiaio o no?

La Cucina Italiana

In tanti ne sono convinti: gli spaghetti si mangiano con forchetta e cucchiaio. Ma altrettanti pensano che questa sia solo una vecchia e poco elegante abitudine. Chi ha ragione?
Sicuramente se c’è un piatto riconosciuto in tutto il mondo come simbolo della cultura gastronomica italiana è lo spaghetto al pomodoro. Semplice, rassicurante, un punto fermo della nostra tradizione, ma anche fra le ricette più replicate in ogni ristorante italiano all’estero. E se inorridiamo alla visione di spaghetti mal conditi, consumati come contorno o – ancor peggio – tagliuzzati con forchetta e coltello, rimane in sospeso la questione dell’utilizzo del cucchiaio per mangiare la pasta lunga.

spaghetti with seafood top viewIgor Ploskin

Si può usare il cucchiaio per mangiare gli spaghetti?

In quanto italiani dovremmo nascere automaticamente dotati dell’abilità di arrotolare perfettamente gli spaghetti intorno alla forchetta. Purtroppo non è così e quindi ai bambini è permesso tagliare gli spaghetti a pezzettini o mangiarli con il cucchiaio, per favorire la masticazione ed evitare il più possibile di macchiarsi con schizzi di pomodoro. Ma una volta adulti? Che cosa dice il galateo? È ammissibile usare il cucchiaio come superficie d’appoggio per creare dei bocconi perfetti e raccogliere comodamente il sugo?

Soprattutto fuori dall’Italia, questa tecnica viene spacciata come trucchetto per mangiare gli spaghetti senza sporcarsi (lo si vede anche nel film del 2015 Brooklyn, di John Crowley). Si tratta di un’usanza che fino a qualche generazione fa era diffusa a Napoli addirittura come segno di eleganza e signorilità, ma che oggi viene considerata non solo un errore da dilettanti, ma un vero e proprio sacrilegio. Il galateo è chiaro: la risposta alla domanda “gli spaghetti si mangiano con forchetta e cucchiaio?” è “assolutamente no”.

Come mangiare gli spaghetti

Magari è sempre stato uno dei vostri sogni mangiare gli spaghetti come l’indimenticabile Totò in Miseria e Nobilità, prendendoli con le mani direttamente da una zuppiera e portandoli alla bocca avidamente, ma le norme del bon ton sono decisamente molto più restrittive.

Innanzitutto, gli spaghetti si dovrebbero mangiare esclusivamente con la forchetta, senza aiutarsi né con il coltello né con il cucchiaio (che va usato solo per zuppe e minestre). Ma non solo: l’Accademia Italiana Galateo è molto chiara circa le regole da rispettare quando si gusta un buon piatto di spaghetti. Ecco come andrebbero mangiati secondo l’Accademia.

1. Vietato l’utilizzo delle mani

Ciò costringerebbe a pulirsi di frequente le mani, alla meglio nel tovagliolo, insudiciandolo, o alla peggio leccandosi le dita.

2. Schiena dritta

Il timore di sporcarsi spinge spesso a mangiare ricurvi sul piatto. Meglio evitare.

3. Il cucchiaio è per le zuppe

Vietato utilizzare il cucchiaio nel tentativo di formare bocconi perfetti. La buona norma vorrebbe che la forchetta, inclinata e mai verticale al piatto, fermasse 2 o 3 spaghetti per poi arrotolarli in senso orario per formare una matassa perfetta da portare alla bocca. Importante è stare attenti a non fare matasse con fili penzolanti o informi.

4. Tagliare gli spaghetti? Solo ai bambini

Esiste una sola circostanza in cui è ammesso tagliare gli spaghetti: se a mangiarli è un bambino o una bambina che ancora non padroneggia perfettamente la masticazione.

5. Piatto piano: no

Visto l’imbarazzo che possono creare gli spaghetti sarebbe meglio evitare di offrirli a una cena, così da non creare imbarazzo nei commensali. Se proprio bisogna proporre spaghetti, che siano in un piatto fondo

Seguire queste regole potrebbe salvarvi dall’imbarazzo durante una cena formale. Ora non vi resta che fare un po’ di pratica con le nostre ricette di spaghetti.

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