Tag: per esperti

Ricetta Lattuga nella pita | La Cucina Italiana

Ricetta Lattuga nella pita | La Cucina Italiana

Non chiamatela insalata. Qui la lattuga diventa protagonista in un originale e fresco piatto, lattuga nella pita. Seguite i nostri consigli per sceglierla e conservarla al meglio.

Come si sceglie una buona lattuga? Osservatela: il colore dev’essere verde brillante. Le punte delle foglie, il torsolo e la base del cespo chiari e integri. Infine tastate il cespo: deve essere sodo, compatto e croccante. 

Quali varietà prediligere? A noi piacciono in particolare la Lollo, l’Iceberg detta anche Brasiliana, la Romana o Marulla e la Gentile; alla classica Cappuccio prediligete invece la baby lattuga, più delicata. Tutte molto versatili, ma di diverse consistenze, da usare dall’antipasto al dolce. 

Come si conserva la lattuga? L’ideale è riporla in una busta di carta, o in un canovaccio umido e poi tenerla nel cassetto più basso del frigorifero. 

Un’idea sostenibile per utilizzare l’intero cespo di lattuga? Come base per degli involtini primavera, in versione vegetale: tagliate le coste, la base e il cuore della lattuga a tocchetti e saltateli in padella con poco olio e altre verdure a dadini. Farcite le foglie con il misto, freddo, chiudendole a pacchetto: saranno uno sfizioso antipasto.

Scoprite altre appetitose ricette con la lattuga:

Ricetta Spiedini di tortellini con salsa al basilico e ragù allo zenzero

Ricetta Spiedini di tortellini con salsa al basilico e ragù allo zenzero
  • PER IL RAGÙ

    Step 1

    Tritate lo scalogno, la cipolla, la carota e il sedano. Raccogliete tutto in una casseruola con 2-3 foglie di salvia spezzettate, gambi di basilico (ricavati dal ciuffo che servirà per preparare il pesto), schiacciandoli un po’ perché esca l’aroma, 2 foglie di alloro schiacciate, 1 cucchiaio raso di zucchero e 1 bicchiere di acqua; fate cuocere per caramellare: ci vorranno 8-10 minuti.

    Step 2

    Quando il fondo sarà brunito (per il caramello), unite la carne macinata, abbassate un po’ il fuoco e fatela rosolare mescolandola con le verdure per 1-2 minuti; sfumate quindi con 1/2 bicchiere di vino rosso e mescolate; poi aggiungete la passata di pomodoro, 2 chiodi di garofano, e cuocete a fuoco medio-basso, col coperchio per 30 minuti circa.

    Step 3

    Togliete infine rametti e foglie varie, aggiustate di sale e aggiungete un pezzettino di zenzero (grande come una nocciola) grattugiato. L’olio non si usa perché il ragù andrà mescolato con il pesto, che ne ha già molto.

  • PER IL PESTO

    Step 4

    Frullate le foglie del basilico con 1 cucchiaio di olio di semi, 1 spicchietto di aglio sbucciato, il parmigiano, il pecorino romano, i pinoli e un pizzico di sale; alla fine incorporate a mano 35 g di olio extravergine.

  • PER I TORTELLINI

    Step 5

    Mescolate farina e semola, impastatele con le uova, poi unite 2 cucchiai e mezzo di olio extravergine. Lavorate fino a ottenere un composto omogeneo. Modellatelo a palla, avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare per 10 minuti.

    Step 6

    Impastate la polpa di manzo con il prosciutto cotto, 2 cucchiai di parmigiano, una presa di sale e di pepe e un po’ di noce moscata grattugiata.

    Step 7

    Stendete la pasta sottile, tagliatela in quadrati di 5-6 cm, disponete al centro una nocciolina di ripieno e chiudete a triangolo e poi a tortello.

    Step 8

    Cuoceteli in acqua bollente salata per 5-6 minuti; scolateli e arrostiteli vivacemente in padella con un filo di olio fino a colorirli. Infilzateli sugli stecchi e serviteli con il ragù e il pesto, mescolando i due condimenti.

    Step 9

    Abbinamento vino: il Sangiovese è tra i vini rossi che meglio accompagnano i piatti di carne. Se c’è anche la pasta, è meglio sceglierne uno fresco e disimpegnato. Provate il Rosso di Montalcino 2020 di Fattoria dei Barbi, che profuma di piccoli frutti ed erbe balsamiche. 13 euro, fattoriadeibarbi.it

    Ricetta: Ilaria Castelli, Foto: Maurizio Camagna, Styling: Beatrice Prada

  • Ricetta Tajarin di nonna Carla

    Ricetta Tajarin di nonna Carla

    Step 1

    Per la ricetta dei tajarin di nonna Carla, versate la farina sulla spianatoia ricavando un buco al centro; raccoglietevi le uova, i tuorli, 2 cucchiai di olio e 1 cucchiaino di sale. Impastate con le mani, fino a ottenere un impasto omogeneo. Raccoglietelo a palla, ponetelo in un piatto e coprite con un foglio di pellicola per alimenti. Fate riposare nel frigo per 20‑30 minuti.

    Step 2

    Spolverate la spianatoia con la farina di mais, ponete al centro l’impasto e spolveratelo con altra farina di mais. Stendetelo con il matterello ricavando una sfoglia spessa 2-3 mm. Tagliatela in rettangoli lunghi 12-14 cm; arrotolate ogni rettangolo e con un coltello a lama liscia tagliatelo per ricavare sottili tajarin. Spolverateli di farina di mais e distribuiteli in un vassoio cercando di non sovrapporli troppo.

    Step 3

    Mettete i funghi secchi a bagno in acqua calda. Nel frattempo tritate il sedano, la carota e la cipolla e soffriggeteli in un tegame in un velo di olio. Scolate i funghi reidratati, tritateli al coltello e aggiungeteli al soffritto, fate insaporire e unite la passata di pomodoro; completate il ragù con alloro e rosmarino e cuocetelo per 30-40 minuti, regolando di sale.

    Step 4

    Lessate i tajarin in acqua bollente salata. Se il ragù risulta troppo denso, aggiungete un po’ di acqua di cottura. Scolate la pasta, unitela al sugo e mantecate con un po’ di burro.

    Ricetta: nonna Carla di Benedetta Parodi, Testi: Sara Tieni, Foto: Claudio Tajoli

    Proudly powered by WordPress