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» Biscotti pupazzo di neve

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Innanzitutto preparate la pasta frolla (se usate la mia ricetta dovrebbe bastarvi mezza dose), coprite con pellicola trasparente e fate riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.

Riprendete il panetto e stendetelo sul piano di lavoro leggermente infarinato in una sfoglia di circa 1 centimetro.
Con un coppapasta da 7 cm ricavate i biscotti, disponeteli un po’ distanziati sulla teglia rivestita di carta forno e cuocete per circa 20 minuti in forno ventilato preriscaldato a 180°C.

Una volta ben cotti e dorati, sfornate i biscotti e fateli raffreddare.
Nel frattempo preparate la glassa reale mischiando albume, zucchero a velo e poche gocce di succo di limone.

A questo punto potete iniziare a decorare i vostri biscotti.
Versate un po’ di glassa su ogni biscotto (non deve essere troppo omogenea, perché serve a simulare la neve sciolta).
Aggiungete un marshmellow (pigiate un pochino per attaccarlo bene con la glassa al biscotto) che sarà la testa del pupazzo di neve, quindi aggiungete gli altri elementi del pupazzo: gocce di cioccolato per gli occhi, zuccherini arancioni per il naso, smarties per i bottoni, pezzetti di liquirizia per braccia e mani.
Fate rassodare a temperatura ambiente per circa 1 ora.

I biscotti pupazzo di neve sono pronti.

Non è Natale senza Eggnog: ecco come prepararlo

Non è Natale senza Eggnog: ecco come prepararlo

A base di latte, uova e una parte alcolica, è perfetto per le sere d’inverno. Se amate il Vov e lo zabaione non potete non provarlo

Una bevanda perfetta per le serate natalizie da sorseggiare calda, in compagnia degli amici, magari davanti al fuoco scoppiettante di un camino: è l’eggnog.
Non è il classico Vov come si potrebbe immaginare visto l’aspetto e la consistenza, ma lo ricorda molto.
Vediamo di cosa si tratta e come si prepara.

Cos’è l’eggnog?

È una bevanda anglosassone a base di uova crude – da qui il nome eggnog – che vengono poi sterilizzate dall’aggiunta di una parte alcolica.
L’eggnog va servito in genere da solo trattandosi quasi di un dessert ed è molto buono tiepido, quasi caldo, anche se a qualcuno piace di più freddo, magari accompagnato da piccola pasticceria secca, come i famosi biscottini burrosi inglesi, gli shortbread.
La consistenza è simile a quella di uno zabaione, ma è più leggera perché all’interno ci sono albumi montati a neve, o panna montata, per i più golosi.
La particolarità di questa bevanda è che non va preparata usando lo sbattitore elettrico, ma semplicemente una frusta a mano.

Storia dell’eggnogg

L’origine di questa bevanda è controversa.
Potrebbe derivare dal posset medievale che era a base di latte caldo, vino e birra e aromatizzato con spezie, utilizzato come rimedio naturale e molto efficace contro i malanni.
Ma secondo altre fonti l’eggnogg deriverebbe dall’egg’n’grog, una bevanda a base di rum.
Di certo l’abbinamento uova, latte e alcool è la base, ma possono variare le spezie e anche la parte alcolica.
Infatti in alcune ricette troveremo il bourbon, in altre lo sherry e in altre ancora il whiskey.
La noce moscata è la sua caratteristica e la cannella può esserci o no, dipende dai gusti.

La ricetta dell’eggnogg

Ingredienti

600 ml di panna fresca
480 ml di latte intero
225 g di zucchero
120 ml di Bourbon
mezzo cucchiaino di estratto di vaniglia
noce moscata e cannella

Procedimento

Sbattete gli albumi freddi fino montarli.
Aggiungete lo zucchero e continuate a sbattere sempre a mano quindi versate anche i tuorli, l’estratto di vaniglia, la cannella e la noce moscata grattatugiata.
Versate a filo la panna fresca non montata sempre sbattendo e poi il latte.
Alla fine aggiungete il Bourbon.
Mettete in frigorifero per un paio di ore e servite fredda oppure scaldatela al microonde.

Ricetta veloce

C’è una variante molto facile e veloce della ricetta originale.
Mettete 8 uova freschissime, 140 g di zucchero bianco, 700 ml di latte intero, 475 ml di panna liquida fresca e 475 ml di rum o brandy in uno shaker.
Agitate velocemente fino ad ottenere una crema spumosa e servite con la noce moscata grattugiata.

Ricerche frequenti:

» Baita di savoiardi – Ricetta Baita di savoiardi di Misya

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Innanzitutto preparate la ghiaccia reale: versate gli albumi in una ciotola, unite qualche goccia di limone e iniziate a montare con le fruste.
Quando gli albumi inizieranno a montare, iniziate ad aggiungere lo zucchero poco per volta, continuando a lavorare fino ad ottenere una glassa liscia e compatta.

Trasferite la ghiaccia in una sac-à-poche.
Create le parti anteriore e posteriore della casa, unendo tra loro 8 savoiardi mettendo la ghiaccia sul lato largo e impilandoli.

Analogamente, preparate le due pareti laterali, impilando però solo 5 savoiardi invece di 8.
Passate poi al tetto: in questo caso, dovete unire 6 savoiardi, ma unendoli con la ghiaccia dal lato più stretto, in verticale (guardando la foto risulta più chiaro).

Quando tutti i pezzi saranno pronti, lasciate asciugare per una notte.

Sagomate la parte anteriore della casa: con un coltello a seghetto, tagliate in diagonale i 3 savoiardi in cima, in modo da creare la forma per il tetto.
Ricavate quindi un’apertura centrale, che sarà la porticina della baita, ritagliando i 4 savoiardi in basso.

Così come avete fatto per la facciata anteriore, ritagliate in diagonale anche la parte posteriore (in questo caso ovviamente non serve la porta).
Conservate le parti tagliate: dopo ne userete un po’ per creare il comignolo della baita.

Quando avrete pronti tutti i pezzi procedete all’assemblaggio.

Poggiate la parte posteriore della casa sul piano di lavoro, mettete un po’ di ghiaccia alle estremità laterali, fermandovi al tetto.
Fate lo stesso con la facciata anteriore.
Unite quindi le due facciate aggiungendo i 2 pezzi più piccoli (da 5 savoiardi) che avete costruito come pareti laterali.

La vostra baita inizia a prendere forma, ma per ora sembra ancora una casetta diroccata: è il momento di aggiungere il tetto.
Mettete un po’ di ghiaccia sui lati tagliati in diagonale delle facciate anteriore e posteriore e poggiateci su i due lati del tetto (quelli con i 6 savoiardi messi in verticale invece che di piatto).
Usate altra ghiaccia per unire i due lati del tetto, in cima alla casa.
Infine recuperate un pezzetto dei savoiardi tagliati in diagonale e usatelo per creare il comignolo, attaccandolo al tetto sempre con la ghiaccia.

Non vi manca che il tocco finale: decorate la facciata anteriore con l’anice stellato (attaccatelo in cima al tetto con un po’ di ghiaccia reale) e spolverizzate il tutto con un po’ di zucchero a velo.
Fate riposare per altre 2 ore, in modo che la ghiaccia solidifichi, quindi portate la baita di savoiardi in tavola e stupite tutti i vostri ospiti!

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