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La cena degli avanzi: cosa resta del Natale

La cena degli avanzi: cosa resta del Natale

Famiglia, amici, feste, camino, pranzi, cene, tè caldi, montagna, neve, regali.
Così tante cose così belle, che il tempo cambia il suo ritmo e passa infinitamente più veloce del normale, di una normale settimana lavorativa. Nel frattempo però la spesa e le provviste si sono moltiplicate per dieci, almeno. E con esse le ore passate ai fornelli, la temperatura in cucina, le idee ogni anno più creative di mise en place e accoglienza degli ospiti. Senza dimenticare gli avanzi, che però – purché non vengano sprecati – possono diventare una risorsa preziosissima. Perché dopo tutto questo correre, per regali, spese, auguri, saluti e abbracci pre-natalizi, qualcosa di pronto da mangiare la sera di Natale, se c’è ancora un po’ di spazio, o nei giorni successivi, quando la casa – tra settimane bianche e capodanni in capitali europee – si svuota, è una vera coccola, oltre ad aiutarci a svuotare frigorifero e dispensa.

Come riutilizzare il panettone (e il pandoro)

Ce lo diciamo ogni anno: non compriamo il panettone perché durante le Feste ne arriveranno tantissimi, ma poi immancabilmente ci facciamo tentare, e immancabilmente il Natale finisce ma il panettone avanza. E lo stesso vale per il pandoro. Un ottimo modo per riciclarlo senza doverlo mangiare a colazione fino a Pasqua sono i muffin al panettone. Ottimi perché: sono buonissimi, si preparano in pochi minuti e potete conservarli tranquillamente per qualche giorno in dispensa. Per 200 grammi di panettone (o di pandoro) dovrete mescolare in una ciotola 1 uovo, 200 ml di latte (anche vegetale), 75 ml di olio di semi; aggiungete 250 grammi di farina, il panettone avanzato e sbriciolato, 10 grammi di lievito per dolci e infine, dopo avere mescolato e amalgamato il tutto, 80 grammi di gocce di cioccolato o, se preferite, di frutta disidratata. Infornate in stampini da muffin per 20 minuti circa a 180 gradi ed ecco che il panettone (o il pandoro) è finito!

Come riutilizzare la carne usata per preparare il brodo

In quante case bolle in pentola un brodo di carne per Natale, per il tradizionale cappone o per i ravioli in brodo della sera del 25. Quando non ci va nient’altro se non un caldo comfort food. Ma in quante case arrivati al momento del secondo si è tutti troppo sazi per apprezzarlo o addirittura per mangiarlo. Questa carne, sicuramente sceltissima e altrettanto buona, è perfetta per essere utilizzata in una variante della tradizionale insalata di rinforzo tipica del Natale napoletano e ideale da mangiare fredda nei giorni successivi al Natale per un pranzo o una cena leggeri e veloci. L’insalata di rinforzo nasce esattamente con questa idea: viene preparata la sera della Vigilia e rinforzata poi fino a Capodanno integrandola con gli avanzi di ogni giorno. Ampio spazio alla fantasia e al gusto personale, ma tradizionalmente la base prevede cimette di cavolfiore sbollentate, capperi, olive verdi e nere denocciolate, cetriolini sottaceto tagliati a listarelle molto sottili; il tutto condito con olio, un pizzico di sale e abbondante aceto. A questa base aggiungete la polpa della carne che avete precedentemente fatto bollire, e servite a temperatura ambiente. Si conserva tranquillamente in frigorifero in un contenitore ermetico per qualche giorno.

Come riutilizzare il salmone affumicato (o gli affettati)

Molto natalizio, molto nordico, anche se ormai perfettamente integrato nei sapori della nostra tradizione: alla Vigilia di Natale le nostre tavole si riempiono di vassoi più o meno abbondanti di salmone affumicato. Al naturale o su pane nero tostato accompagnato da burro salato. Altrettanto se ne regala, in un tradizionale e sempre gradito cesto gastronomico o all’amico gourmet che apprezza sempre di più il cibo rispetto a qualsiasi altra brillante idea. Dopo averlo affettato, o dopo aver aperto la confezione, il salmone va consumato in fretta, altrimenti rischiamo che le fette a contatto con l’aria si secchino e si consumino. Un ottimo modo per dare nuova dignità al salmone avanzato dal cenone della Vigilia è una torta salata un po’ speciale: molto natalizia, anche nella forma. Si parte da due fogli di pasta sfoglia rotonda, da coprire ciascuno con formaggio fresco spalmabile, fettine di salmone affumicato, scorza di limone biologico, pepe nero, noce moscata e foglie di aneto. Terminata la farcitura, tagliate ciascun cerchio a metà lungo il diametro fino quasi alla fine, intrecciate i due lembi a formare un semicerchio e unite i due semicerchi così ottenuti tra loro a formare una corona, infornate a 180 gradi finché la superficie non sarà dorata.

Per la cena di Natale preparate un cocktail di gamberi esplosivo

Per la cena di Natale preparate un cocktail di gamberi esplosivo

E’ il più classico degli antipasti delle feste, ma con questo tocco piccante vi sembrerà di non aver mai assaggiato un cocktail di gamberi!

Il cocktail di gamberi è un evergreen che non delude mai e che rende molto vintage la tavola di Natale. Morbidi e dal sapore dolce, i gamberi come antipasto sono una proposta delicata e apprezzata sempre da tutti. Noi ve li proponiamo in una versione più “esplosiva”, con una salsa chili lievemente piccante fatta in casa.

La salsa chili handmade

Per una salsa chili veloce e super facile, procuratevi 350 g di salsa di pomodoro, un gambo di sedano, un pizzico di cannella, un pizzico di polvere di peperoncino piccante, una carota, mezza cipolla, del cumino in polvere, un pizzico di pepe, sale, acqua e olio extravergine di oliva. Per prima cosa mondate e tritate la carota, il gambo di sedano, la cipolla e soffriggete tutto in una casseruola con un filo di olio per 6-7 minuti; mescolate al soffritto la passata di pomodoro, unite 150 g di acqua, un pizzico di sale, uno di peperoncino e uno di pepe, mezzo cucchiaino di cumino e mezzo di cannella. Cuocete per 20-30 minuti, sino a che la salsa non si sarà addensata.

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La ricetta del cocktail di gamberi esplosivo

Ingredienti
Procuratevi 500 g di gamberi di media grandezza, due cucchiai di zucchero, due cucchiai di sale, due limoni. Per il dressing prendete la salsa chili preparata precedentemente, la scorza grattugiata di un limone, due cucchiai di succo di limone, un cucchiaio di rafano grattugiato, un pizzico di pepe nero, un limone tagliato a fette.

Procedimento
Mettete in una pentola grande l’acqua, il sale, lo zucchero, il succo dei due limoni e i limoni spremuti. Fate bollire l’acqua e poi, fuori dal fuoco, gettate dentro i gamberi con il loro guscio. Lasciateli così per 3 minuti, poi versate nella pentola anche tutto il ghiaccio. Lasciate riposare così i gamberi per una decina di minuti. A questo punto prendeteli, togliete loro la testa e il guscio sino alla coda, che terrete per facilitare la presa. Nel frattempo unite alla salsa chili la scorza grattugiata e il succo di limone, il rafano, il pepe e mescolate bene. Servite i gamberi con la salsa chili raffreddata e il limone che serve da guarnizione.

Nel Tutorial scoprite qualche consiglio in più per preparare un cocktail di gamberi indimenticabile!

 

 

quali tipi preparare e come abbinarli

quali tipi preparare e come abbinarli

Il pane è il simbolo della convivialità per eccellenza. A Natale servitelo in tavola, preparato da voi, seguendo le nostre ricette, e abbinato ai piatti del menu delle Feste

Sulla tavola quotidiana non può mai mancare il pane, figuriamoci su quella natalizia, vero momento di condivisione e dello stare insieme con gioia. Non c’è niente che dona più calore e felicità del profumo del pane appena sfornato, quindi metterlo a centro tavola a Natale è la mossa giusta per cominciare il pranzo in famiglia con il sorriso.

Ma invece che andare dal fornaio la mattina presto, perché non prepararlo voi in casa? Preparare l’impasto è facile, specialmente se avete un’impastatrice a portata di mano. Sappiate che ci vuole del tempo, ma a Natale rallentiamo tutti, vero? Poi vi occorrono acqua, farina, lievito e un pizzico di sale. Prestate attenzione alla lievitazione, da effettuarsi in un ambiente tra i 24° e i 30°.

Siete alla ricerca di qualche ingrediente particolare o di un tipo di pane che possa stupire i vostri ospiti? Qui sotto, qualche dritta per preparare e servire il perfetto pane di Natale e gli abbinamenti da non perdere!

Bretzel per gli antipasti

Il bretzel è il pane tipico della Germania o del Sud Tirolo, dalla caratteristica forma annodata. Da servire in tavola sull’apposito sostegno in legno a quattro bracci, è il pane della convivialità per eccellenza. Per prepararlo, occorre acqua, farina 00, lievito di birra secco, burro e sale a grani grossi. Dopo aver preparato il lievitino e averlo unito all’impasto, va lasciato riposare per un paio d’ore. Una volta pronto, va suddiviso in panetti per dare vita a dei cordoncini di circa 50 cm l’uno, da modellare a forma di nodo lento. Dopo averli lasciati riposare, i bretzel vanno cotti in acqua bollente mista a bicarbonato, finché non diventano lucidi. Dopo averli scolati, vanno cosparsi di sale e cotti in forno a 220° per circa 20 minuti. Servite i bretzel con lo speck e tutti gli affettati, oltre che con le classiche preparazioni da antipasto, come insalata russa, patè, sottoli e sottaceti.

Pane con le erbe aromatiche o con i semi per i secondi piatti

Le erbe aromatiche sono un ingrediente che non può mancare in dispensa: se avete un orto a disposizione, uscite la mattina a cogliere qualche rametto di rosmarino, ancora ricoperto di brina: nel pane sprigionerà una fragranza intensa, che ben si sposa con i taglieri di salumi e formaggi. Altrimenti comprate in drogheria dei semi di girasole o di sesamo, ricchi di vitamine e sali minerali, per fare anche il pieno di benessere. Abbinate il pane con i semi anche ai secondi di carne o di pesce, rendendoli ancora più saporiti grazie agli aromi delle erbe. Il pane con i semi è delizioso anche tagliato a fettine e tostato, con creme e salse.

Pane alle noci per i formaggi

Dopo aver preparato l’impasto e avergli dato la forma di un filoncino, farcitelo con le noci, frutto principe della tavola natalizia. Tritate i gherigli e uniteli ai semi di girasole, prima di versarli nell’impasto: il loro sapore delicatamente dolce, renderà ancora più invitante il pane. Noci e formaggi si sposano alla perfezione, il pane con le noci dunque si abbina a gorgonzola, taglieri misti, mascarpone.

Panpepato come dolce

Il panpepato è il pane dolce tipico del Natale. Si chiama così, anche se del pepe non v’è l’ombra: originariamente infatti si chiamava Pampapato, in onore del Papa, per il quale si diceva veniva preparato. Dall’originale forma a cupoletta, per prepararlo occorrono farina, mandorle, miele, cacao in polvere, frutta candita, cannella, chiodi di garofano tritati e cioccolato fondente, i quali vanno impastati a lungo insieme, uniti ad acqua o latte. Una volta che il composto è sodo, va modellato a forma di calotta e infornato. Si serve a fine pasto, o come merenda.

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