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» Pizzette di riso – Ricetta Pizzette di riso di Misya

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Le pizzette di riso sono un antipasto sfizioso e soprattutto senza glutine, perfetti quindi per tutti gli amici celiaci. Visto e considerato che hanno forma di pizzette (pur non essendolo veramente, come capirete da ingredienti e procedimento), sono perfette anche per una cena a buffet o una festa per bambini. La particolarità di queste pizzette di riso sta proprio nella base, che non è fatta di pasta per le pizze, ma bensì di riso! Sì, lo so che suona strano, ma pensatele come dei piccoli arancini aperti, se volete 😉 La cosa bella è che sì, qui le vedete preparate da zero, ma in realtà potete sfruttare questa ricetta anche per riciclare degli avanzi di riso o risotto… Non male come idea riciclo, vero?

Lessate il riso in acqua bollente salata, scolatelo al dente e aggiungete zafferano e parmigiano.
Mescolate e fate raffreddare, quindi incorporate anche l’uovo.

Prelevate il riso una manciata per volta: create una polpetta, schiacciatela tra le mani e poggiatela sulla teglia rivestita di carta forno, dando una forma tonda.
Proseguite così con tutto il riso.
Farcite ogni pizzetta con 1 cucchiaio di passata (precedentemente condita con sale e olio) lasciando i bordi liberi, quindi aggiungete qualche pezzettino di mozzarella al centro.

Cuocete per circa 5 minuti in forno ventilato preriscaldato a 200°C: le pizzette di riso sono pronte.

come usare le croste di Parmigiano e Grana

come usare le croste di Parmigiano e Grana

Non vogliamo proprio buttare via niente: le croste di formaggio possono diventare preziosi ingredienti da sfruttare per evitare gli sprechi, risparmiare e preparare ricette sfiziose

Grattugiare parmigiano o grana è una delle nostre attività preferite da bravi italiani, ma usare le croste di formaggio non è un’usanza altrettanto diffusa. Sebbene le croste non siano commestibili a causa della loro consistenza più dura, è possibile cuocerle e usarle molto facilmente per tante ricette e non solo per insaporire zuppe e minestre.
Non buttatele: le croste di formaggio parmigiano o grana possono vivere una seconda vita, trasformandosi da scarto a ingrediente di cui non si può fare più a meno.

La prima cosa da fare è pulire le croste di formaggio: dopo averle sciacquate ed asciugate, eliminate lo strato esterno con l’aiuto di una grattugia o raschiandolo via con un coltello, fino ad eliminare le scritte. A questo punto, sono pronte per essere cotte nel modo che più vi piace, seguendo alcuni degli esempi qui sotto.

Croste di formaggio nel minestrone

Il modo più classico per riutilizzare le croste di parmigiano è tagliarle a cubetti e aggiungerle nella preparazione di zuppe, brodi e minestre. Con il calore, il formaggio inizierà ad ammorbidirsi e rilasciare il suo sapore, che sarà ancora più intenso rispetto a una semplice grattugiata.

Croste di formaggio nella pasta

Un altro modo per riciclare in modo facile e intelligente le croste di formaggio è nei primi piatti. Fatele ammorbidire, lasciandole in ammollo nel latte per un paio d’ore, e aggiungetele a pezzetti nella pasta e fagioli, nella pasta e patate oppure nei risotti, come a mantecarli. Non ve ne pentirete.

Croste di formaggio negli impasti

Le croste di formaggio ammorbidite nel latte e poi frullate diventano un ingrediente ideale anche per fare le polpette! Dopo averle rese morbide, possono essere usate anche negli impasti di focacce e panini golosi.

Croste di formaggio fritte

Recuperare gli avanzi e renderli irresistibili è un gioco da ragazzi quando c’è di mezzo la frittura. Basterà un po’ di olio extravergine di oliva in una padella rovente, la crosta di parmigiano tagliata a cubetti o listarelle e il gioco è fatto. Non appena si inizieranno a gonfiare leggermente saranno pronte da servire. Fondamentale: gustarle appena fritte o torneranno presto dure.

Se volete esagerare, impanate! Prima di tutto infarinate le croste, passatele nell’uovo sbattuto e nel pangrattato e immergetele in abbondante olio bollente. Friggetele fino a doratura, scolatele sulla carta da cucina, asciugando l’olio in eccesso e servite ben calde.

Croste di formaggio alla piastra o alla griglia

Il modo più facile di usare le croste di formaggio è cuocerle sulla piastra, sulla griglia o sul barbecue, dal lato più duro. In alternativa, si possono cuocere semplicemente anche in forno, finché non si saranno ammorbidite. Servite immediatamente, magari in accompagnamento a verdure o salumi.

Croste di formaggio al microonde

Cuocere le croste di parmigiano o grana nel microonde potrà sembrare strano, ma in realtà permetterà di ottenere un risultato inaspettato e croccante, simile a delle chips al formaggio. Tagliate le croste di formaggio a pezzetti, mettetele nel microonde alla massima potenza e lasciate cuocere finché si inizieranno a formare delle bolle (ci vorranno circa due minuti). Se le croste sono un po’ vecchie, potrebbe essere necessario ripetere la stessa operazione un paio di volte, finché non si saranno gonfiate. Avrete così preparato le croste di parmigiano soffiate. L’aperitivo è servito!

 

Dolci tipici di Carnevale napoletani

Dolci tipici di Carnevale napoletani

Lo dice già il nome, martedì grasso è fatto apposta per peccare. E in cucina c’è un modo ben preciso per peccare sul serio: friggere, ovviamente! Se ogni fritto vale, fra quelli più amati ci sono sicuramente quelli campani. Quali sono allora i dolci napoletani tipici di Carnevale più golosi? Vediamoli insieme.

Chiacchiere napoletane

La storia delle chiacchiere risale all’antica Roma: durante la celebrazione dei Saturnali, tutti i canoni sociali venivano ribaltati e fra gli eccessi c’erano proprio le frictilia, dolci fritti nel grasso di maiale, distribuiti al popolo in festa fra le strade della città.

Oggi le chiacchiere sono conosciute in tutta Italia, con diverse versioni e tanti nomi (bugie, galani, cenci o frappe), ma fra le più celebri resta imbattuta la versione partenopea. Secondo la tradizione napoletana, la loro nascita è da rincondurre alla regina Margherita di Savoia (già responsabile per l’invenzione della pizza margherita), così golosa e chiacchierona da aver ordinato al suo cuoco di creare un dolce adatto per accompagnare le sue conversazioni con gli amici. Per prepararle, leggete qui la nostra ricetta.

Sanguinaccio

Non è davvero Carnevale finché le chiacchiere non vengono inzuppate nel sanguinaccio. Si tratta di un’antica ricetta della cucina povera campana, diffusa anche in altre regioni, come la Basilicata e la Calabria. Quando si dice “del maiale non si butta via niente”, non si scherza: tradizionalmente, dopo l’uccisione dei maiali a gennaio e febbraio, il loro sangue veniva raccolto, unito al cacao e poi allo zucchero e alle spezie. La ricetta del sanguinaccio oggi non prevede più il sangue di maiale, in quanto dal 1992 questa pratica è vietata.

Ingredienti

500 ml Latte
200 g Zucchero
80 g Cacao amaro
120 g Cioccolato fondente
50 g Amido di mais
30 g Burro
50 g Cedro o uvetta candita
Cannella qb

Procedimento

In una ciotola mescolate zucchero, farina, cacao, cannella e amido di mais e aggiungere il latte a filo, mescolando attentamente con una frusta per evitare la formazione di grumi. Quando il composto è omogeneo, trasferitelo in una pentola e aggiungete il cioccolato fondente a pezzi, il burro e i canditi e cuocetelo a fiamma bassa fino a farlo addensare. Una volta ottenuta una crema compatta e lucida, versate il sanguinaccio in una pirofila, ricopritela con la pellicola e lasciate raffreddare a temperatura ambiente.

Migliaccio

Un altro dolce di Carnevale tipico di Napoli è il migliaccio, una torta di miglio e ricotta che viene spesso preparata anche in occasione della Pasqua. Si tratta di un’altra ricetta della cucina povera tradizionale, in quanto prevedeva il miglio, oggi sostituito con il semolino, e il sangue di maiale (usanza ormai scomparsa). Leggete qui la ricetta.

Graffe

La graffa è un peccaminosissimo dolce fritto che si può trovare in Campania nei bar e nelle pasticcerie per tutto l’anno. Carnevale è una delle occasioni migliori per prepararle anche a casa!

Ingredienti

1 kg Farina manitoba
450 g Patate bollite
300 g Uova intere
150 g Zucchero
100 ml Latte
80 g Burro
25 g Lievito di birra
5 g Sale
Cannella qb
Zucchero qb

Procedimento

Impastare tutti gli ingredienti tranne il sale nella planetaria, fino a che l’impasto non raggiunge una struttura liscia e non si stacca dai lati. Unite il sale e impastate per altri 10 minuti. Lasciate lievitare l’impasto per circa 30 minuti a temperatura ambiente. Stendete l’impasto con uno spessore di 1 cm, coppate della misura necessaria e, con aiuto del pollice, bucate il centro per ottenere la tipica forma. Fate lievitare fino a che l’impasto raddoppia in volume. Friggete nello strutto o in olio di semi ben caldo. Scolate e passate nello zucchero e cannella.

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