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Piselli, la ricetta veloce per un contorno “rinascimentale”

Piselli, la ricetta veloce per un contorno "rinascimentale"

Piselli e carne salata è la ricetta codificata nel lontano 1450, ancora molto amata oggi – magari sostituendo con cubetti di prosciutto o pancetta. Scoprite la ricetta storica

Piselli e carne salata sono un evergreen dal 1450, quando il Maestro Martino da Como, il più importante cuoco d’Europa nel Rinascimento, codificò una ricetta rimasta immutata nei secoli perché appetitosa. Con 1390 varietà classificate, i piselli sono stati tra i primi legumi coltivati, dal 6000 a.C. in Asia Minore. Le prime descrizioni culinarie invece risalgono al Trecento, con un purè al latte trovato in un libro francese. Come tutte le cose belle, la loro stagione dura poco ma regala grandi soddisfazioni: a Roma finiscono nella vignarola, un contorno delizioso con fave, cuori di carciofo e lattuga, mentre in Veneto si fanno risi e bisi, a metà tra un risotto e una minestra. Dalla tradizione all’avanguardia: agli chef piace trasformarli in sorbetti e gelati. Per esaltarne le note dolci.

Oggi condividiamo con voi la ricetta storica dei Piselli con carne salata, un contorno facile e veloce che piace ancora oggi. Naturalmente, potete sostituire la carne salata con cubetti di prosciutto cotto o pancetta, i bambini apprezzeranno. Visto che siamo in stagione, il nostro consiglio è di privilegiare i piselli freschi, anche se per comodità si potrebbero usare i piselli surgelati o in scatola – ma sappiamo già che il risultato finale non sarà lo stesso. Del resto, sgranare i piselli è un gesto d’antan che andrebbe riscoperto, come nella cucina della nonna.

Piselli con carne salata

Impegno Facile
Tempo 30 minuti

Ingredienti per 4 persone:

1 kg piselli freschi
100 g carne salata
cannella
saba (mosto cotto)
olio extravergine – sale

Procedimento:

Sgranate 800 g di piselli. Lavate gli altri 200 g e aprite i baccelli per il lungo, lasciando i piselli attaccati.
Scottate in acqua bollente salata i piselli sgranati, per 1 minuto, e raffreddateli in acqua fredda. Ripetete l’operazione con i baccelli semiaperti.
Tagliate la carne salata a tocchetti grandi come i piselli.
Raccogliete in una insalatiera i piselli sgranati e quelli lasciati nei baccelli, aggiungete la carne salata a tocchetti e condite tutto con sale, saba e olio, completando con un pizzico di cannella.

ph Riccardo Lettieri

Vitigni e vini del Friuli-Venezia Giulia

Vitigni e vini del Friuli-Venezia Giulia

Friulano, ribolla gialla, malvasia, malvasia, refosco, schioppettino e molto altro ancora. Ecco i vitigni friulani da conoscere e le bottiglie da assaggiare

Con alcune uve autoctone molto interessanti, il Friuli si conferma tra le regioni bianchiste più importanti d’Italia. Ad assicurarle il primato c’è il friulano, un tempo conosciuto come tocai, oggi in buona compagnia, grazie al successo crescente della ribolla gialla, da provare soprattutto quando è vinificata sulle bucce, in stile «orange». Una zona di frontiera, con vini unici per espressività, è il Carso dove si assaggiano i bianchi Vitovska e Malvasia, profumati di mare, e il rosso Terrano, rustico e acidulo, che sta bene con i piatti di carne della tradizione mitteleuropea. I vitigni a bacca scura più conosciuti sono però il refosco dal peduncolo rosso e lo schioppettino, che dà rossi eleganti e speziati. Ottimi risultati arrivano anche da alcune varietà internazionali che qui hanno trovato un habitat ideale, come il sauvignon e il merlot. La regione vanta anche una produzione di vini dolci molto ricercati a base di verduzzo e picolit, eccellenti con i dessert, i formaggi o da gustare a fine cena in buona compagnia.

6 vini friulani da assaggiare

Colli Orientali del Friuli Friulano 2019 Bastianich

L’affinamento in acciaio genera un bianco tipico, che profuma di erbe aromatiche, frutta matura e agrumi. Sapido e morbido, chiude con una piacevole nota di mandorla. Con un risotto agli scampi.
13 euro. Bastianich.com

Collio Ribolla Gialla 2015 La Castellada

Corposa, ricca e avvolgente, è un macerato che rappresenta bene il territorio di Oslavia. I profumi di agrumi canditi, frutta tropicale e spezie dolci anticipano un gusto fresco, complesso e persistente. Con zuppa di pesce o carni bianche arrosto.
31 euro. Lacastellada.it

Vitovska 2018 Skerlj

Figlio delle rocce, del mare e del vento del Carso, è un vino arancione che profuma di frutta gialla, scorza di arancia e zenzero. Ha un gusto intenso e minerale, con un finale salino e persistente che lo rende perfetto con crostacei alla griglia.
26 euro. Skerlj.it

Friuli Colli Orientali Schioppettino Myò 2017 Zorzettig

Nasce da una vecchia vigna e ha invitanti profumi di frutta rossa, balsamici e speziati, con la nota di pepe tipica del vitigno. All’assaggio, è scorrevole e deciso. Con carni alla griglia.
31 euro. Zorzettigvini.it

Friuli Colli Orientali Refosco di Faedis 2016 Ca’ dei Faggi

Dopo l’affinamento in botti di legno, è asciutto e corposo, con profumi floreali, fruttati e di spezie dolci. Il gusto è pieno, con una vena minerale che lo slancia. Con cinghiale e altra selvaggina in umido.
20 euro. Cadeifaggi.it

Friuli Colli Orientali Picolit 2015 Livio Felluga

Un vino raro e pregiato, di cui Livio Felluga è tra i principali interpreti. Ha un accattivante colore oro e profumi complessi di fiori, frutta secca, miele e agrumi dolci; persistente ed elegante, va bene con la torta alle noci e il foie-gras.
54 euro. Liviofelluga.it

Ricetta Crostata di muesli senza forno

Ricetta Crostata di muesli senza forno

Per preparare il guscio di questa crostata «al sapor colazione» sono molto adatti, al posto del muesli, anche i fiocchi di mais con frutti rossi, grossolanamente frantumati

  • 650 g fragole
  • 200 g cioccolato bianco
  • 150 g muesli croccante ai frutti rossi
  • 150 g panna fresca
  • 60 g burro
  • 50 g biscotti secchi
  • 50 g zucchero
  • 40 g anacardi non salati

Per la ricetta della crostata di muesli senza forno, frullate i biscotti secchi con gli anacardi spezzettati e raccoglieteli in una ciotola con il muesli frantumato grossolanamente. Fondete il burro e versatelo nella ciotola.
Fondete a bagnomaria il cioccolato bianco. Versatene 150 g nella ciotola e mescolate finché gli ingredienti non saranno amalgamati in una sorta di impasto.
Foderate con la carta da forno una tortiera (ø 20 cm) con il bordo basso (2 cm circa).
Spalmate l’impasto sulla base e sui bordi, pressandolo in uno strato uniforme. Spennellatelo con il cioccolato bianco rimasto in modo da «fissarlo» e impermeabilizzarlo. Ponete a riposare in frigorifero per 3-4 ore.
Pulite le fragole, tagliatele a pezzetti e saltatele in padella con lo zucchero per 5 minuti. Spegnete e lasciatele raffreddare del tutto, quindi disponetele all’interno della crostata.
Completate con la panna montata e decorate a piacere con fragole fresche e frutti di bosco essiccati sbriciolati.

Ricetta: Joëlle Néderlants, Foto: Riccardo Lettieri, Styling: Beatrice Prada

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