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Anna in Casa: ricette e non solo: Pizzoccheri fatti in casa

Anna in Casa: ricette e non solo: Pizzoccheri fatti in casa

                                       

Ieri ha piovuto tutto il giorno, e i miei vetri appena lavati sembrava fossero stati presi a secchiate.

Mi sono chiusa in cucina per non vedere e ho deciso che un piatto di pizzoccheri a pranzo ci stava proprio bene. 

Ingredienti

per la pasta

400 g di farina di grano saraceno

100 g di farina 00

q.b. acqua

.

160 g di patate già pelate

130 g di verze a pezzi (in alternativa, dipende dalla stagione, coste o fagiolini) 

130 g di burro

160 g di formaggio casera (o in alternativa formaggio semigrasso)

100 g di formaggio grattugiato 

1 spicchio di aglio

pepe

Procedimento

Per preparare la pasta fresca, in una ciotola riunire le farine, 

poca alla volta aggiungere poca acqua e

con una forchetta iniziare ad impastare.

Unire ancora acqua fino ad ottenere un impasto

liscio ed omogeneo.

Formare un panetto. Se non utilizzare subito avvolgere l’impasto in un foglio di pellicola trasparente e tenerlo in frigo (fino a 24 ore).

Con il mattarello stendere una sfoglia 

dello spessore di circa 3 mm.

Con il coltello tagliare delle strisce larghe 1 cm

e poi delle fascette di 6-7 cm di lunghezza.

le mie non sono decisamente molto regolari 😊.

Disporre i pizzoccheri su ina tavola leggermente infarinata.

Tagliare le patate a tocchetti e, 

in una pentola capiente, portarle a bollore in acqua salata.

Lavare le verze e tagliarle a pezzi.

Mettere a sciogliere il burro (sarebbe meglio friggerlo ma io onestamente l’ho solo sciolto) e insaporirlo con l’aglio.

Raggiunto il bollore con le patate, unire le verze e cuocere tutto per 5 minuti.

Nel frattempo ungere con un po’ di burro una teglia e 

Tagliare a tocchetti il formaggio.

Trascorsi i 5 minuti di cottura delle verdure, unire i pizzoccheri e far bollire per 10-12 minuti (assaggiare per la cottura).

Con una schiumarola scolare verdure e parta e versarne una parte nella teglia prima unta di burro.

Cospargere con una parte del formaggio grattugiato e con una parte del formaggio a tocchetti.

Proseguire alternando i pizzoccheri con i formaggi.

Infine versare il burro fritto su tutta la superficie e senza rimescolare servire i pizzoccheri con una macinata di pepe a piacere.

Ricerche frequenti:

La ricetta della veneziana, l’alternativa al panettone

La ricetta della veneziana, l'alternativa al panettone

Siete alla ricerca di un’alternativa al panettone? Questo Natale il dolce si prepara a casa: seguendo la ricetta e i consigli del pasticcere Emanuele Frigerio, realizziamo la veneziana!

Se siete alla ricerca di un’alternativa al classico panettone per Natale, preparate la veneziana: è un dolce lievitato, ricoperto di granella di zucchero e glassa alla mandorle, tipico della pasticceria milanese. L’origine è attestata intorno al XV secolo e tradizionalmente viene consumata a Natale; nel tempo ha poi iniziato ad essere realizzata con pezzature più piccole e consumata a colazione. Quest’anno preparatela direttamente a casa, seguendo la ricetta del pasticcere Emanuele Frigerio.

La ricetta della veneziana

Ingredienti per 1,8 kg di prodotto

Primo impasto
– 150 g Lievito naturale a maturazione pronta
– 100 g Zucchero
– 4 g Malto
– 175 ml Acqua
– 80 g Torlo d’uovo
– 100 g Burro
– 350 kg Farina di grano tenero 0

Secondo impasto
– 50 g Farina di grano tenero
– 5 g Sale
– 5 g Scorza di arancia
– 35 g Mandarino in pasta candita
– 1 pz Bacche di vaniglia
– 100 g Zucchero
– 80 g Tuorlo d’uovo
– 110 g Burro
– 50 ml Acqua
– 50 g Cubetti di scorze d’arancia canditi
– 50 g Cubetti di scorze di cedro canditi

Per la glassa
– 72 g Farina di mandorle
– 15 g Farina di nocciole
– 7.5 g Farina di mais bramata
– 7.5 g Semola
– 240 g Zucchero
– 60 g Albumi d’uova
– 7.5 ml Olio di semi di mais
– 9 g Burro
– 1 pz Bacche di vaniglia

Per la finitura
– 10 g Mandorle grezze
– 15 g Zucchero in granella
– 15 g Zucchero a velo

Procedimento

Per il primo impasto, impastare lo zucchero, il malto e l’acqua a una temperatura di 22 °C; formare uno sciroppo, mescolando con un frustino. Poi, aggiungere la farina e il lievito; dopo 15 minuti, a pasta formata, incorporare il burro morbido, ma non sciolto, e i tuorli. Lavorare la pasta, fino a che sarà liscia ed elastica, stando attenti che non diventi troppo lucida; l’operazione dell’impastamento non dovrebbe durare più di 25 minuti.

Mettere a lievitare la pasta, coprendola con la pellicola, in forno per 10/12 ore, fino a che non sarà triplicato il volume. Per ricreare una camera di lievitazione a casa, è sufficiente portare ad ebollizione in un pentolino dell’acqua, inserire il pentolino nel forno circa mezz’ora prima della veneziana e lasciar lievitare a forno chiuso e spento.

Per il secondo impasto, impastare, aggiungendo alla pasta lievitata il sale e gli aromi, lavorare fino a che non sarà liscia ed elastica. L’operazione d’impastamento durerà circa 20 minuti. Aggiungere lo zucchero con metà dei tuorli; aggiungere il burro morbido e la rimanenza dei tuorli. Impastare bene il tutto, formando una pasta setosa; accertarsi che la sua consistenza sia corretta, regolando l’impasto con 500 g d’acqua. Versare nella pasta tutta la frutta e stendere 200 g di burro fuso, prelevato precedentemente alla dose; continuare per 4/5 minuti l’impastamento, fino a distribuire la frutta uniformemente.

Dopo l’impasto, controllare molto bene la fase di riposo e accertarsi che la pasta risponda alla pressione delle dita. Preparare le pezzature, formare delle pagnotte e metterle su delle assi o teglie per fare la lievitazione breve nella camera di lievitazione. Formare ben strette le pagnotte in forme tonde e disporle negli appositi pirottini. Lasciar lievitare fino al bordo dello stampo. La lievitazione in fascia può durare dalle 6 alle 8 ore, a seconda della forza della pasta.

Per la glassa mescolare accuratamente i primi cinque ingredienti; impastare con l’albume liquido e, infine, aggiungere l’olio e il burro fuso con la polpa della vaniglia. Prima di infornare la veneziana, ricoprirla con glassa, utilizzando una sac a poche; aggiungere le mandorle, lo zucchero in granella e lo zucchero a velo. Per mantenere la forma e la fragranza della veneziana, dopo la cottura, girarla immediatamente con le apposite pinze e lasciarla stazionare in quella posizione per circa 10/12 ore prima di confezionarla.

Per la cottura
500 g – 33 minuti 180 °C valvola chiusa
kg 1 – 54 minuti 180 °C valvola chiusa
kg 1,5 – 70 minuti 170 °C valvola chiusa
kg 2 – 90 minuti 165 °C valvola chiusa

Infine, ecco qualche consiglio del pasticcere. Per evitare che la glassa si gonfi troppo, non esagerare in fase di preparazione con il livello di idratazione della pasta; aggiungere della farina di mais nella preparazione della glassa: risulterà così più croccante. Si possono preparare moltissime varianti della veneziana: è sufficiente sostituire le scorze di arancia e cedro con altri ingredienti. La nostra preferita? Perle di cioccolato e zenzero candito!

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Testi di Caterina Limido

Ricerche frequenti:

Come cucinare i cavoletti di Bruxelles

Come cucinare i cavoletti di Bruxelles

I cavoletti di Bruxelles sono i germogli del cavolo di Bruxelles, una varietà botanica molto diversa dai cavoli che siamo abituati a conoscere. In realtà i cavoletti sono delle piccole gemme che crescono lungo il fusto del cavolo di Bruxelles e che maturano sino a diventare grandi come una noce, mantenendo le foglie ben attaccate e compatte e dal colore verde scuro.

I cavoletti vengono raccolti in momenti differenti perché non maturano tutti nello stesso tempo. Sono verdure invernali, e sono presenti sul mercato tra novembre e marzo. Le varietà più diffuse sono: il Nano precoce, il Tardivo e il Mezzo Nano, quasi tutti importati dai paesi del Nord Europa, nonostante la tradizione narri che siano originari dell’Italia (sarebbero stati introdotti in Belgio dalle truppe d’occupazione romane).

Cavoletti di Bruxelles.

Come si preparano i cavoletti di Bruxelles

I cavoletti di Bruxelles si consumano solo cotti e vanno bolliti in acqua salata. Se prevedete di proseguire la cottura in altro modo (nel forno, per esempio), teneteli in acqua per 15 minuti. Per una cottura completa lasciateli invece 25 minuti. Prima di cuocerli tagliate il torsolo più duro, alla base, e togliete le foglie più esterne.

I cavoletti sono molto spesso utilizzati come un contorno da abbinare a carni bianche (pollo, tacchino, vitello) lessate o arrosto. Da soli possono essere serviti con una crema di formaggio, con uva o uvetta sultanina, o conditi con una salsa di panna e noce moscata, o ancora accompagnati da un trito di mandorle o noci.

Per togliere il sapore un po’ amarognolo, dopo averli lessati potete caramellarli con un cucchiaio di zucchero di canna o con un cucchiaio di sciroppo d’acero e un goccio di acqua: risulteranno croccanti e con un fondo dolciastro. Un altro metodo per eliminare un po’ le note amare è quello di cucinarli con bacon e acciughe.

Noi li abbiamo preparati così

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