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Amatriciana ricetta originale di Amatrice

Amatriciana ricetta originale di Amatrice

La ricetta originale dell’Amatriciana prevede la cipolla? Meglio spaghetti o bucatini? Chiariamo una volta per tutte i dubbi su questo primo piatto della tradizione tanto amato quanto discusso

L’amatriciana è una di quelle ricette capaci di suscitare grandi emozioni, sia quando la si mangia che quando se ne parla. Le diatribe riguardano soprattutto gli ingredienti da usare: Amatriciana con cipolla o senza, pancetta o guanciale, pasta lunga o pasta corta? Le domande sono tante, ma la ricetta originale dell’amatriciana è una sola, depositata proprio al Comune di Amatrice.

Amatriciana: ricetta originale depositata

Iniziamo a sciogliere i primi dubbi: nella ricetta originale dell’amatriciana non c’è la cipolla né tantomeno meno l’aglio. Gli ingredienti principali sono esclusivamente guanciale, pomodori e formaggio pecorino grattugiato. Il formato di pasta? La ricetta di Amatrice prevede gli spaghetti e non i bucatini.

Ingredienti
500 g di spaghetti
125 g di guanciale di Amatrice
6 o 7 pomodori San Marzano o 400 g di pomodori pelati
100 g di pecorino di Amatrice grattugiato
un cucchiaio di olio di oliva extravergine
un goccio di vino bianco secco
un pezzetto di peperoncino
sale

Amatriciana ricetta originale di Amatrice: Procedimento
Mettete in una padella, preferibilmente di ferro, l’olio, il peperoncino ed il guanciale tagliato a pezzetti.
“La proporzione di un quarto, rispetto alla pasta, é tradizionale e sacra per gli esperti e, o si mette il guanciale, vale a dire la parte della ganascia del maiale, o non sono spaghetti all’amatriciana, solo con esso avranno una delicatezza e una dolcezza insuperabili”.

Rosolate a fuoco vivo e sfumate con il vino. Togliete dalla padella i pezzetti di guanciale, sgocciolate bene e teneteli da parte, possibilmente in caldo. In questo modo si evita il rischio di farli diventare troppo secchi o salati e resteranno più morbidi e saporiti.

Unite i pomodori tagliati a filetti e puliti dai semi (meglio prima sbollentarli, per rimuovere più facilmente la pelle). Aggiustate di sale, mescolate e cuocete per qualche minuto. Togliete il peperoncino, aggiungete nuovamente i pezzetti di guanciale e mescolate la salsa.

Cuocete intanto gli spaghetti bene al dente, in abbondante acqua salata. Scolate la pasta e mettetela in una terrina aggiungendo il pecorino grattugiato. Attendete qualche secondo e poi versate la salsa. Mescolate e, se lo desiderate, aggiungete altro pecorino.

Come tutte le ricette della nostra splendida cucina italiana, anche l’Amatriciana si presta a diverse interpretazioni: c’è chi preferisce non utilizzare il peperoncino, chi fa rosolare il guanciale nel suo stesso grasso senza aggiungere olio e chi non sfuma con il vino. Non vi resta che decidere se seguire la ricetta di Amatrice o la vostra creatività.

Amatriciana: origine e curiosità

Una volta chiariti tutti i dubbi sulla ricetta originale dell’amatriciana, possiamo passare ad alcune curiosità sulla sua origine.
Lo sapevate che l’amatriciana è nata in bianco? Solo verso la fine del 1700, con l’arrivo del pomodoro, si tinge di rosso. Ne parla per la prima volta il cuoco Francesco Leonardi nel suo Apicio Moderno (1790), spiegando come l’amatriciana sia l’evoluzione della gricia con l’aggiunta del pomodoro.

Fino al 1927 Amatrice faceva parte della provincia dell’Aquila, quindi l’amatriciana non è propriamente una ricetta della cucina romana. Furono i pastori, con i loro spostamenti stagionali legati alla transumanza, a portare questo piatto verso le campagne romane. Pare che la sua diffusione definitiva fu sancita dall’emigrazione degli amatriciani a Roma a causa della crisi della pastorizia e il loro conseguente impiego nella ristorazione. Il resto è tutto merito della bontà del sugo, che l’ha reso popolare a partire dall’Ottocento e trasformata in un classico intramontabile.

Ricetta Crostata natalizia di ribes

Ricetta Crostata natalizia di ribes
  • 330 g farina 00
  • 300 g cioccolato bianco
  • 200 g panna fresca
  • 200 g ribes
  • 200 g mirtilli rossi freschi
  • 200 g zucchero semolato
  • 170 g burro
  • 30 g farina di mandorle
  • 10 g gelatina in fogli
  • 1 pz uovo
  • ribes per decorare
  • cannella in polvere
  • zucchero a velo
  • sale

Per la ricetta della crostata di ribes, scaldate la panna quasi al bollore. Mescolatene metà col cioccolato tritato; quando sarà amalgamato, unite la panna rimasta. Lasciate riposare la ganache ottenuta a temperatura ambiente, mentre preparate il resto.
PER LA FROLLA: Mescolate la farina 00 con la farina di mandorle, 100 g di zucchero semolato, 1 cucchiaino di cannella, sale.
Lavorateli con il burro morbido a pezzetti ricavando un insieme di briciole. Incorporate l’uovo e 20 g di acqua e impastate ottenendo un panetto liscio. Fatelo riposare in frigo per 1 ora, avvolto nella pellicola. Stendete 1⁄3 della frolla a 4 mm; ritagliatela in biscotti a forma di stelle di diverse misure (usate anche i ritagli), metteteli in una teglia foderata con carta da forno e infornate a 180 °C per 10 minuti. Stendete anche la frolla rimasta e con essa foderate uno stampo da crostata (ø 22 cm), facendola debordare di 5 mm. Pizzicatela lungo la circonferenza per rinforzare il bordo della crostata. Coprite il fondo con un foglio di carta da forno e legumi secchi e infornate a 180 °C per 20 minuti; eliminate quindi carta e legumi e cuocete per altri 4-5 minuti. Sfornate la crostata, lasciatela raffreddare completamente, quindi versatevi la ganache e fate raffreddare in frigorifero per 30 minuti.
PER COMPLETARE: Mettete a bagno la gelatina in acqua. Cuocete i ribes e i mirtilli rossi con 100 g di zucchero semolato, a fuoco basso, per 10 minuti dal bollore. Passateli al setaccio, caldi, e scioglietevi la gelatina strizzata; colatela nella crostata, sulla ganache, quando è quasi a temperatura ambiente. Fate riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Decoratela poi con i biscotti, ribes a piacere e zucchero a velo.

Ricetta Ravioli dolci di noci ed erbe amare

Ricetta Ravioli dolci di noci ed erbe amare
  • 25 g noci sgusciate
  • 25 g pane essiccato e frullato
  • 1 cucchiaino di zucchero di canna
  • mix di erbe essiccate (rosmarino, alloro, menta, salvia)
  • erbe di campo fresche (crescione, rucola, melissa, menta, sclopit o prezzemolo, finocchietto)
  • burro
  • ricotta affumicata

PER LA PASTA
Impastate la farina con 120 g di acqua e una presa di sale fino a ottenere un composto omogeneo e liscio.

PER IL RIPIENO
Saltate in padella le noci in una noce di burro spumeggiante insieme con il pane e lo zucchero.
Frullate tutto in un mixer quindi aggiungete il mix di erbe essiccate e quelle di campo fresche.

PER PREPARARE I RAVIOLI
Stendete l’impasto con una macchina stendipasta o con un matterello in sfoglie molto sottili (1-2 mm).
Disponete sulle sfoglie il ripieno in piccoli mucchietti a 5-6 cm di distanza uno dall’altro, coprite con la sfoglia stessa e ritagliate i ravioli con una rotella tagliapasta.
Cuoceteli in acqua bollente salata. Scaldate intanto una noce di burro in un’ampia padella. Scolate i ravioli e mantecateli nel burro fuso.
Completateli con una grattugiata di ricotta affumicata.

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