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Il segreto della piccata di pollo al limone è la farina!

Il segreto della piccata di pollo al limone è la farina!

Una fettina di carne cotta in padella che rimane morbida e succulenta, tutto grazie all’impanatura!

Una fettina di pollo cotta in padella vi può far pensare a un secondo poco entusiasmante… Nulla di più sbagliato se la fettina di carne si trasforma in una piccata di pollo al limone, tenera e profumata, con l’aggiunta di un delizioso sughetto!

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Con la farina è tutto più tenero

Il calore che si sviluppa nella padella in cui cuoce la fettina di pollo asciugherebbe la carne, sino a renderla dura e secca, in poche parole, immangiabile. Esiste però un modo per ridurre la disidratazione della carne, nonostante una cottura in padella ad alte temperature: passare la fetta di carne in un velo di farina prima di cuocerla. Questa proteggerà parzialmente la carne dal calore della padella, mantenendola umida.

Il brodo di pollo in poche mosse

Il brodo è un preparato che spesso viene associato a cibi poveri di sapore. Nulla di più sbagliato perché se fatto bene, con gli ingredienti giusti, il brodo serve invece ad arricchire di sapore moltissime preparazioni. A patto di farlo a regola d’arte. Per questo piatto procuratevi mezzo pollo o mezza gallina (più saporita), due carote, una costa di sedano, una cipolla e dei gambi di prezzemolo. Mettete il pollo in una pentola coperto di acqua e fatelo cuocere per due ore, schiumando di tanti in tanto. Trascorso questo tempo, aggiungete i vegetali tagliati a pezzetti e fate cuocere ancora per un’ora. A quaranta minuti dalla fine aggiungete i gambi di prezzemolo. Trascorse tre ore spegnete e filtrate il brodo. Lasciatelo poi raffreddare prima di metterlo in frigo. Assaggiatelo e salatelo se necessario. Potete anche congelarlo ma se non lo fate, consumatelo nel giro di due giorni.

La ricetta della piccata di polo al limone

Ingredienti per 4 persone

8 fettine di petto di pollo, 4 limoni, capperi sotto sale, 2 cipolle (o lo scalogno), 2 bicchieri di brodo di pollo, prezzemolo, burro, farina, olio extravergine di oliva, sale, pepe.

Procedimento

Per prima cosa tagliate in due i limoni, fate a fette abbastanza sottili un limone intero e spremete il resto. Tritate le cipolle, asciugate la carne con un foglio di carta assorbente e poi passate ogni fettina in un velo di farina su entrambi i lati e lasciatele in un piatto dove avrete messo un po’ di farina. In una padella scaldate un filo di olio extravergine e poi mettete le fettine di carne, una alla volta. Lasciate che si dorino ben bene da tutti i lati e poi toglietele dalla padella e tenetele al caldo. Aggiungete due noci di burro nella padella e poi mettetevi la cipolla affettata. Fatela soffriggere lentamente e, quando sarà dorata, unite il brodo, che servirà a deglassare il fondo. Aiutatevi con una spatola e poi unite il succo di limone e le fettine. Lasciate cuocere sino a che il liquido non si sarà ridotto da poter bagnare le fette di pollo senza farle affogare. Unite i capperi, il prezzemolo e la carne e lasciate sul fuoco ancora qualche minuto. Servite poi con una insalatina mista o verdure saltate a vostro piacimento.

piccata di pollo

Nel tutorial qualche consiglio per un piatto perfetto!

 

Dieci zuppe invernali

Dieci zuppe invernali

Con i cereali, con i tuberi, con le verdure: ogni ingrediente è perfetto per creare la zuppa ideale. Basta non avere fretta e godersi ogni attimo.

Ritrovarsi attorno a un tavolo con il piatto fumante di una zuppa è uno di quei momenti che ti rimette in pace con il mondo. E sappiamo tutti quanto ce ne sia bisogno! Il profumo che si diffonde in ogni stanza, quel senso di tepore che ti avvolge, il sapore ricco delle verdure e dei cereali..

Prepararle è come dare vita a un rito: i gesti, la scelta degli ingredienti, l’abbinamento dei sapori, tutto concorre a creare un’atmosfera intima e raccolta, per celebrare il piacere di ritrovarsi insieme.

Vegetable soup

Zuppa con sedano rapa

Preparate un soffritto con scalogno e porri, unite il sedano rapa tagliato a pezzetti e bagnate con del brodo caldo. Cuocete per 30 minuti e quando tutto sarà morbido, togliete un cucchiaio di zuppa e frullate il resto. A parte fate soffriggere uno spicchio di aglio, unite i funghi champignon, un bicchiere di vino e fate sfumare. Quando i funghi saranno pronti, aggiungeteli alla zuppa di sedano rapa, unite anche il cucchiaio che avevate tolto precedentemente e guarnite con foglioline di salvia passate nell’olio caldo. Completate con un filo di olio extravergine e servite.

Zuppa con erbette

Questa ricetta è facile e veloce da preparare. Per prima cosa fate soffriggere in una pentola con un filo di olio l’aglio, il peperoncino e le erbette. Quando saranno morbide, trasferitele in una teglia dove le alternerete a fogli di pane carasau. Spolveratele di pecorino grattugiato e irrorate con del brodo vegetale caldo. Passate tutto al grill per gratinare e servite. 

Zuppa di cipolle

Un piatto preso in prestito dalla tradizione francese che sorprende sempre: per prepararlo dovete affettare tante cipolle quante sono i commensali, metterle a bollire in una pentola con del sale e un chiodo di garofano. Intanto tagliate del formaggio Emmental a striscioline, affettate del pane integrale e alternate in ogni ciotola il pane fatto precedentemente tostare in forno, il formaggio e il brodo di cipolle. Finite con fettine di Fontina, mettete a gratinare dieci minuti e servite caldissime.

Zuppa con lenticchie

Per preparare questa zuppa procuratevi una pentola di coccio, il gusto sarà completamente diverso. Ammollate le lenticchie per 12 ore, poi scolatele e unitele a un soffritto di cipolla, aglio, sedano e carota. Dopo pochi minuti aggiungete qualche cucchiaio di passata di pomodori, del brodo e lasciate cuocere per circa un’ora. Quando le lenticchie saranno morbide e il brodo si sarà ristretto, spegnete, aggiungete un filo di olio extravergine, una spolverata di pepe nero, una grattugiata di zenzero e servite.

Zuppa di cavolo nero

Questo piatto è un must della cucina toscana e ne esistono tante versioni quanti sono i cuochi che la preparano. C’è la versione più asciutta, quella con più brodo, quella con i fagioli borlotti o i cannellini. Di certo è che è un piatto povero, che viene cucinato con il cavolo nero sino a che questa pianta non fiorisce, perché poi si dice che non sia più buono. Per prepararla lasciate in ammollo i cannellini per una notte e poi fate un soffritto con lo scalogno, l’aglio e aggiungete i fagioli. Unite a questi del brodo e fate cuocere sino a che non saranno teneri. Frullateli nella loro acqua con il frullatore ad immersione. In un’altra pentola fate soffriggere dell’aglio, aggiungete della passata di pomodoro, la crema di fagioli e le foglie di cavolo nero private della parte centrale. Lasciate cuocere sino a che il cavolo non sarà morbido, aggiungete del pane raffermo e lasciate sul fuoco sino a che il pane non si sarà ammollato. Spegnete, fate riposare e servite con un filo di olio extravergine di oliva e una spolverata di pepe nero.

Zuppa di zucca e funghi

Per questo piatto vi consiglio di usare la zucca mantovana, è più saporita di quella napoletana e rende meglio in cottura. Decorticatela, tagliatela a pezzetti e fatela soffriggere in pentola con olio extravergine di oliva, aglio e qualche ago di rosmarino. Aggiungete del brodo e lasciate cuocere sino a che la zucca non sarà morbida. A questo punto togliete l’aglio, frullate la zucca e unite i funghi tagliati a lamelle (i porcini danno più sapore, se non li trovate potete usare dei pioppini) e lasciate cuocere per 15 minuti. Spolverate con pepe nero e servite.

Zuppa alla valdostana

Una ricetta molto saporita, ideale da gustare dopo una giornata passata sulla neve. Fate bollire in acqua salata la verza. Intanto imburrate una teglia e disponete sul fondo delle fette di pane nero. Quando la verza sarà cotta, fatela rosolare in un filo di olio extravergine con qualche dadino di pancetta dolce. Stendetela sopra il pane nero, ricoprite con del brodo vegetale, aggiungete delle fette di fontina e mettete sotto al grill per una decina di minuti, sino a che il formaggio non sarà fuso. Servite la zuppa fumante.

Pappa al pomodoro

Questa zuppa fa parte della tradizione toscana, e, come per ogni piatto regionale, ne esistono diverse versioni. La nostra prevede che il pomodoro sia cotto insieme al pane toscano raffermo. Prima però dovrete preparare un soffritto di sedano, carota, cipolla e aglio. Aggiungete a questo punto i pomodori tagliati a pezzetti (se preferite potete usare dei pelati), fate insaporire e poi coprite con del brodo vegetale. Fate cuocere per dieci minuti e poi unite il pane a pezzetti. Quando si sarà ammollato per bene e la zuppa avrà raggiunto una giusta consistenza, spegnete, aggiustate di sale, aggiungete un filo di olio extravergine di oliva, delle foglie di basilico, una spruzzata di pepe nero e un cucchiaio di stracciatella di bufala. Piacerà a tutti.

Zuppa di miglio e radicchio

Il miglio è un cereale antichissimo proveniente dall’Asia che viene utilizzato solo dopo essere stato decorticato. E’ ricco di ferro, magnesio, fosforo e silicio e non contiene glutine, quindi è indicato per i celiaci. Per preparare questa zuppa fate un soffritto di sedano, aglio, scalogno e porro. Aggiungete il radicchio tagliato a julienne, il brodo vegetale e fate cuocere per dieci minuti. Quando il radicchio sarà pronto frullatelo. Unite il miglio e continuate a cuocere per 15 minuti. Quando sarà cotto spegnete, aggiustate di sale e pepe e servite.

Zuppa di topinambur e patate

Il topinambur, detto anche carciofo di Gerusalemme ha un sapore molto particolare e delicato. In questa zuppa il sapore dolce della patata e del topinambur si uniscono al gusto più deciso di un pesto fatto con parmigiano e pecorino. Per prima cosa fate un soffritto con lo scalogno, aggiungete la patata e il topinambur tagliati a pezzetti. Unite del brodo vegetale e fate cuocere sino a che la consistenza non sarà omogenea. Frullate tutto, aggiustate di sale e servite la zuppa con un cucchiaio di pesto, preparato frullando basilico, pinoli, olio, parmigiano e pecorino.

La mensa scolastica non è un diritto per tutti

In 60 Paesi tra i più poveri al mondo il pasto scolastico è spesso l’unico della giornata per 18 milioni di bambini. Per aiutare il WTO nella campagna Pasti Scolastici, fai la spesa da Eataly e dona un euro (o partecipa alla cena stellata del 13 dicembre)

Il World Food Programme (WFP) è l’Agenzia umanitaria delle Nazioni Unite che lavora in oltre 80 paesi nel mondo fornendo assistenza alimentare alle persone colpite da conflitti e disastri naturali. Pasti Scolastici è il programma che nel 2017 ha visto il WFP fornire pasti a scuola a oltre 18 milioni di bambini in 60 Paesi tra i più poveri al mondo. Per questi bambini, il pasto nutriente del WFP costituisce spesso l’unico a disposizione nella giornata e garantisce loro pertanto una migliore alimentazione per poter crescere in salute, incentivandoli a frequentare le lezioni e, dunque, dando loro la possibilità di costruirsi un futuro migliore. Il WFP è finanziato al 100% su base volontaria e ogni donazione fa la differenza per la vita di milioni di persone.

Dona 1€: ne valgono 2€ o 3€, da Eataly

Nel periodo che va dal 26 novembre al 23 dicembre 2018,nei punti vendita di Eataly Milano, Roma e Torino sarà possibile effettuare, direttamente alla cassa, una donazione a partire da 1 europer supportare il programma Pasti Scolastici. Eataly, in collaborazione con Mastercard e WFP Italia, propone un’iniziativa di raccolta fondi:per ogni euro donato, Eataly raddoppierà l’importo e, se l’importo viene pagato con Mastercard o Maestro, la donazione sarà triplicata. Al WFP bastano 20 centesimi di euro per fornire un pasto scolastico a un bambino. La donazione di 1 € consentirà così di garantire cibo nutriente a un bambino per un’intera settimana scolastica.

A Cena con le stelle: il 13 dicembre a Milano

Inoltre, a ulteriore supporto del programma Pasti Scolastici del WFP, il 13 dicembre Eataly e Mastercard promuoveranno, presso Eataly Smeraldo, A Cena con le stelle, un grande evento organizzato in collaborazione con l’associazione Jeunes Restaurateurs (JRE) e Viviana Varese di Alice Ristorante. Un menù completo di cinque portate con vini abbinati, elaborato oltre che da Viviana Varese Chef di Alice – il ristorante all’interno di Eataly Smeraldo (1 stella Michelin) – da quattro Chef JRE Italia: Andrea Sarri del Ristorante Sarri di Imperia, Past Président (1 Stella Michelin), Filippo Saporito de La Leggenda dei Frati di Firenze (1 Stella Michelin), Silvio Battistoni de l’Hotel Ristorante Le Colonne di Varese e Martina Caruso del Signum di Salina (1 Stella Michelin). La cena permetterà agli ospiti di partecipare ad un evento unico per il suo gusto e per il suo fine solidale. L’intero ricavato della cena sarà infatti devoluto a favore del programma del WFP. Per partecipare alla Cena con le stelle è possibile prenotare i posti desiderati online sul sito www.eataly.it oppure direttamente all’infobox di Eataly Milano.

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