Tag: ricette con le patate

Sugo? Sì, ma nelle giuste quantità

Sugo? Sì, ma nelle giuste quantità

Quanto sugo al pomodoro, al ragù o al pesto usare sulla pasta? Ecco le dosi giuste e i consigli dell’esperta per condire in modo sano spaghetti & Co. Senza rinunciare al gusto

La pasta condita con il sugo è più buona di quella scondita e non solo per una questione di gusto. Dal punto di vista nutrizionale un piatto di spaghetti o di penne senza condimento fa salire più velocemente la glicemia, i livelli di zuccheri presenti nel sangue. Di conseguenza, fa assorbire più velocemente i carboidrati presenti nella pasta. «Il risultato è che dopo averlo consumato si avvertirà stanchezza, sonnolenza e soprattutto fame in breve tempo», spiega la dottoressa Emanuela Russo, dietista. Un piatto di pasta condito con del sugo ha invece un impatto totalmente diverso sulla glicemia. «L’aggiunta del sugo preparato con dell’olio extravergine d’oliva, ricco di acidi grassi essenziali, con della carne o del formaggio che contengono proteine oppure del semplice pomodoro, ricco di fibre, rallenta l’assorbimento dei carboidrati e assicura un senso di sazietà che durerà più a lungo. Scegliendo una pasta integrale e cuocendola al dente, questi effetti saranno ancora più evidenti», dice l’esperta.

Sugo al pomodoro: quantità e benefici

«Su un piatto di pasta da 80 grammi si possono utilizzare 3-4 cucchiai di sugo al pomodoro e un paio di cucchiaini di formaggio grattugiato, pari a 10 g come consigliato dagli standard quantitativi della Società Italiana di Nutrizione Umana», dice la dietista Emanuela Russo. «Il sugo al pomodoro è ricchissimo di antiossidanti. In particolare, assicura licopene, un polifenolo che grazie alla cottura viene maggiormente assorbito dall’organismo. Il licopene contrasta la formazione dei radicali liberi, prevenendo l’invecchiamento cellulare». «Se il sugo al pomodoro è preparato con olio extravergine d’oliva i suoi benefici sono maggiori. I grassi “buoni” dell’olio aumentano infatti la biodisponibilità dei suoi composti», dice l’esperta.

Sugo al pesto: quantità e benefici

«Su 80 grammi di pasta possono andare bene due cucchiai di sugo al pesto, ma senza l’aggiunta di altro formaggio visto che è già presente nel condimento. Anche se il sugo al pesto non è leggerissimo per via della presenza di una buona dose di olio, formaggio e pinoli, seguendo alcuni piccoli accorgimenti può essere consumato senza compromettere la linea e la salute», dice la dietista Emanuela Russo. Il consiglio per ridurre la quantità di grassi del piatto, suggerisce l’esperta, «è di non aggiungere altro olio o formaggio per condire e di abbinarlo nello stesso pasto a una porzione di verdure, ricche di fibre che ne rallentano l’assorbimento».

Sugo al ragù: quantità e benefici

«Su un piatto di pasta da 80 grammi si possono aggiungere 3 cucchiai di sugo al ragù accompagnato da un paio di cucchiaini di formaggio grattugiato». Un piatto di pasta al ragù abbinato a una porzione di verdure di stagione può rappresentare un pasto sano e completo. «La pasta fornisce carboidrati. Il ragù assicura proteine e grassi. Le verdure invece apportano tante fibre», dice la dietista Emanuela Russo.

Nella gallery trovate consigli per condire in modo sano la pasta

Ricetta Uova marinate in giardinetto

Ricetta Uova marinate in giardinetto
  • 200 g stracciatella di burrata
  • 100 g zucchero
  • 100 g sale
  • 50 g insalata mista pulita
  • 50 g farina di riso
  • 50 g amido di mais
  • 4 pz tuorli
  • 4 pz fiori di zucca
  • 2 pz lime
  • 2 pz zucchine
  • bicarbonato
  • olio extravergine di oliva
  • olio di arachide

Per la ricetta delle uova marinate in giardinetto, mescolate il sale con lo zucchero; distribuite metà della miscela in un vassoietto. Adagiatevi sopra i tuorli e copriteli con la miscela rimasta. Lasciateli marinare per almeno 3 ore. Mondate le zucchine e tagliatele a nastri sottili (l’ideale sarebbe farlo con una mandolina). Mettetele a marinare con il succo di 1 lime, un filo di olio extravergine e un pizzico di sale per circa 1 ora.
Mescolate la farina di riso con l’amido di mais, 1 cucchiaino di bicarbonato e acqua fredda fino a ottenere una pastella cremosa.
Immergetevi i fiori di zucca, puliti e tagliati in quattro, e friggeteli in abbondante olio di arachide bollente. Sciacquate i tuorli marinati immergendoli in una bacinella piena di acqua fresca. Costruite 4 nidi arrotolando i nastri di zucchina, sgocciolati, intorno a un anello. Sfilate l’anello, mettete al centro l’insalata, aggiungete la burrata e infine i 4 tuorli marinati; completate i «giardinetti» con i fiori fritti
e scorza di lime grattugiata.

Le regole della pastiera napoletana

Le regole della pastiera napoletana

Questa volta non vi diremo gli errori da non commettere, ma le regole da rispettare (dalla frolla alla teglia)

Uno dei dolci italiani più buoni e famosi nel mondo è la pastiera napoletana.
A prima vista sembrerebbe una semplice crostata, ma la pastiera, se fatta bene, è molto di più.
Come per tutti i piatti della tradizione non esiste una sola ricetta. Ognuno ha la sua, quella perfetta che non delude mai e che ovviamente è migliore di tutte le altre.
Nonostante questo, però possiamo affermare che di base il procedimento e gli ingredienti sono sempre gli stessi e almeno su questo non si discute!

La ricetta della pastiera e le regole per prepararla

Se volete cimentarvi nella preparazione della pastiera, ricordate di seguire queste semplici regole e poi, se non avete già la vostra ricetta di famiglia, utilizzate pure la nostra e fateci sapere com’è andata.

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