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» Cannelloni al gorgonzola – Ricetta Cannelloni al gorgonzola di Misya

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Innanzitutto sbollentate i cannelloni in acqua bollente già salata per un paio di minuti, quindi scolateli e lasciateli asciugare su di un canovaccio pulito.

Preparate il ripieno: mettete in una ciotola il mascarpone, il parmigiano (lasciatene 1 cucchiaio da parte) e il gorgonzola a pezzi e amalgamate, quindi incorporate anche 2/3 delle nocciole (deve risultare una crema morbida ma densa e compatta).

Mettete la farcitura in una sacca per pasticcieri (o in un sacchetto per alimenti, ben chiuso in cima, a cui taglierete poi via uno degli angoli sigillati, in modo da creare un foro siile a quello del beccuccio liscio di una sac-à-poche) e riempite i cannelloni.
Man mano che sono pronti, sistemateli in una teglia, sul cui fondo avrete messo un leggero strato di besciamella.

Ricoprite con la besciamella restante, aggiungete la granella di nocciole e il parmigiano messi da parte, coprite la teglia con un foglio di alluminio da cucina e cuocete per circa 25 minuti in forno ventilato preriscaldato a 180°C.
Aprite il forno, rimuovete il foglio di alluminio e cuocete ancora per altri 5 minuti.

I cannelloni al gorgonzola sono pronti, lasciateli riposare per 5-10 minuti, quindi serviteli.

Anna in Casa: ricette e non solo: Ricciarelli fatti in casa

Anna in Casa: ricette e non solo: Ricciarelli fatti in casa

                                       

Continuamente si sente parlare di come sarà questo Natale, in quanti potremo essere a tavola e con chi. Scusate ma io non riesco a ridurre tutto solo a questo. Proviamo un attimo a pensare a chi a Natale non avrà vicino i proprio cari perché la pandemia se li è portati via. Pensiamo alle persone che  lo trascorreranno in un letto di ospedale e a quelle si impegnano giorno e notte per aiutare chi sta lottando per avere un Natale. Non tralasciamo poi tutti quelli per cui il Natale e tutto ciò che gira intorno ad esso è fonte di lavoro. Con questo, lungi da me il sottovalutare tutto il resto, come abbracciare i familiari o tornare a casa. 

Come sarà il vostro Natale? 

Qui saremo noi quattro e mia mamma. Se sarà possibile si uniranno mia sorella e mio cognato. Sarà una festa senza la solita tavolata e senza il pomeriggio di parenti che vanno e vengono per gli auguri, ma sarà comunque un giorno fortunato.

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Intanto vi offro un pochino di dolcezza con dei ricciarelli fatti in casa.

Ingredienti

250 g di farina di mandorle

200 g di zucchero semolato

1 cucchiaino di essenza di mandorle amare

1 cucchiaino di pasta di arancia candita  

           (in alternativa scorza d’arancia grattugiata)

3 albumi leggermente sbattuti

q.b. zucchero a velo

Procedimento

Io ho preparato l’impasto la sera verso le 20:00 (deve riposare qualche ora in frigorifero) e ho formato i ricciarelli il giorno dopo (volevo cuocerli al mattino ma non ho potuto e quindi ho rimandato al pomeriggio).

In una ciotola versare la farina di mandorle e mescolarla con lo zucchero. Unire l’essenza di mandorle amare, la pasta d’arancia candita ed infine aggiungere gli albumi poco alla volta, in questo modo potrete dosarne la giusta quantità necessaria ad ottenere un composto omogeneo.

Formare un panetto, avvolgerlo nella pellicola trasparente e metterlo in frigorifero a riposare per tutta la notte.

Il giorno dopo, foderare una teglia con carta forno e versare in una ciotola lo zucchero a velo.

Togliere l’impasto dal frigorifero, e ricavare dei biscotti da 25 g spessi circa 1 cm. Dare una forma a chicco di riso, tipica dei ricciarelli, passarli in abbondante zucchero a velo (coprendoli perfettamente) e allinearli sulla teglia.

Lasciare essiccare all’aria per una ventina di minuti.

Nel frattempo scaldare il forno a 160°C.

Trascorso il tempo di riposo, infornare per 10-12 minuti, saranno pronti quando sulla superficie si formeranno delle piccole crepe, rimanendo però bianchi e morbidi. Sfornarli e lasciarli sulla teglia, nel raffreddarsi si induriranno leggermente.

Una volta raffreddati, riporli in una scatola di latta o un barattolo di vetro, dove si conserveranno anche fino a 7 giorni.

Okonomiyaki la frittata giapponese – La Cucina Italiana

Okonomiyaki la frittata giapponese - La Cucina Italiana

La ricetta per preparare uno dei piatti più semplici mai più gustosi della cucina giapponese: l’okonomiyaki

L’okonomiyaki è una frittata giapponese più famosa di quanto il nome non ci suggerisca. La sua fama viene da uno dei cartoni animati più amati della generazione che ha vissuto l’infanzia negli anni ottanta: Kiss me Licia!
La frittata giapponese che preparava lo scorbutico Marrabbia, trafficando sulla piastra bollente del suo ristorante, è proprio questo okonomiyaki, gustosa combinazione di uova, cavolo e altri ingredienti, nata a Osaka.

Rifarla a casa non è poi così difficile, anche se il gusto della frittata giapponese lo fa soprattutto l’elenco di ingredienti autentici del Giappone, ormai facilmente reperibili anche nei negozi specializzati in Italia o su Amazon: dash (brodo di alghe, si trova anche istantaneo), salsa okonomi, katsuobushi… Ma in realtà la preparazione base si presta anche per sperimentare con gli ingredienti che avete in frigorifero.
Nella ricetta sotto troverete gli ingredienti corretti per la ricetta originale (della foto in alto) ma anche delle alternative.

Ricetta: okonomiyaki, frittata giapponese

Per la pastella

2 uova
200 g di cavolo cappuccio (o verza quando è di stagione)
1 cipollotto (oppire un porro, quando è di stagione)
100 g di brodo dashi (oppure brodo vegetale)
5 cucchiai di farina per okonomiaky (oppure 3 cucchiai di lievito madre non rifrescato, oppure 5 cucchiai di farina 00)

Ingredienti extra

pancetta dolce, oppure gamberi sgusciati, oppure funghi

Per il topping

a scelta: salsa okonomiyaki, maionese, salsa teriaki, salsa barbecue, katsuobushi

Procedimento

Con una mandolina tagliate il cavolo e il porro a fettine molto sottili. In un’ampia ciotola mescolare farina, brodo, uovo e aggiungere il cavolo e il porro. Mescolate con un cucchiaio di legno poche volte. Se mescolate troppo il risultato finale risulterà gommoso e invece la consistenza deve essere morbida, leggermente “bavosa”.
Scaldate una piastra o una padella antiaderente fino a che non sarà molto calda. Fate saltare gli ingredienti extra che vi piacciono (gamberi, pancetta, funghi) fino a che saranno leggermente croccanti.
Versate la pastella sopra, formando due frittate, rotonde, alte circa due centrimetri.
Lasciatele sfrigolare sulla piastra per un paio di minuti e poi copritele con un coperchio. Dopo circa 4 minuti girate l’okonomiyaki dall’altro lato e lasciate cuocere altri 4 minuti.
Portate a tavola caldissimi decorando con le salse che avete a disposizione.

Okonomiyaki – frittata giapponese (fatto con quello che hai in casa!)

 

 

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