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Come cucinare la barbabietola: 10 ricette

Come cucinare la barbabietola: 10 ricette

Cotta, cruda, in insalata o come crema: tutti i gusti della barbabietola, un tubero ricco di proprietà benefiche che non dovrebbe mai mancare dalla nostra tavola.

Le barbabietole sono un tubero ricco di sostanze benefiche, con poche calorie e molte fibre, che aiutano a percepire un senso di sazietà e quindi sono utili per chi deve seguire un regime ipocalorico. Poco utilizzate nelle nostre cucine, sono perfette per fare scorta di sali minerali come potassio, magnesio, ferro e calcio. Rafforzano il sistema immunitario con l’alto contenuto di vitamine del gruppo B e combattono i radicali liberi con gli antiossidanti di cui sono ricche. Se non sapete come cucinarle, seguite i nostri consigli.

Risotto con le barbabietole

Preparate un risotto facendo un soffritto con burro e scalogno, fate rosolare il riso, sfumate con del vino bianco, aggiungete il brodo e fate cuocere per 15 minuti. Aggiungete a questo punto una barbabietola lessata e sminuzzata, mescolate per far amalgamare bene con il riso e continuate la cottura per altri cinque minuti. Fate mantecare con un cucchiaio di mascarpone, unite qualche cubetto di barbabietola lessata e guarnite con nocciole tritate.

Chips di barbabietola

Volete preparare un aperitivo insolito? Lasciate stare le patatine e preparate della chips di barbabietola, da servire con noccioline e olive. Tagliate la barbabietola cruda in fettine molto sottili, buttatele nell’olio caldo e lasciate cuocere sino a che non diventeranno croccanti. Asciugate le chips con della carta assorbente e servite caldissime.

Antipasto rosso e bianco

Questo antipasto è perfetto per una cena vegetariana: fate cuocere in forno delle barbabietole pelate e lavate. Quando saranno cotte tagliatele a fettine sottili, salatele e mettetele in un piatto su cui avrete disposto dell’insalatina verde condita con una emulsione di olio e succo di arancia. Aggiungete degli spicchi di arancia pelati a vivo e dei cubetti di formaggio Brie. Guarnite con dei fili di erba cipollina tritati e servite.

Contorno agrodolce

Le barbabietole possono essere servite anche come contorno per arrosti o bolliti. Prendete una barbabietola, pelatela e tagliatela a cubetti. Intanto fate rosolare in una pentola dello scalogno con un filo di olio, aggiungete le barbabietole, un cucchiaio di zucchero di canna, uno di aceto di vino bianco, una foglia di alloro, un chiodo di garofano e fate cuocere sino a che le barbabietole non saranno morbide. Aggiustate di sale e servite con la carne.

Con la pasta

Questo primo è perfetto anche per i bambini, perché il sapore dolciastro della barbabietole riuscirà a conquistarli. Soffriggete della cipolla con un trito di carote e aglio. Aggiungete le barbabietole già lessate e fate insaporire. A questo punto potete frullare il composto o lasciarlo così. Aggiungete della scamorza bianca tagliata a dadini e condite delle penne scolate al dente: il calore della pasta farà filare il formaggio. Aggiustate di sale e servite.

Zuppa con topinambur

Con le barbabietole potete preparare anche una zuppa calda, che arricchita col topinambur vi darà una sferzata di vitamine. Preparate un soffritto di scalogno, aggiungeteci le barbabietole cotte precedentemente al forno e tagliate a pezzetti, e lasciate insaporire per qualche minuto. Unite poi del brodo vegetale e lasciate cuocere sino a che il composto non sarà morbido. Frullate tutto, aggiungete della panna fresca e dei cubetti di topinambur fritti in poco olio extravergine d’oliva. Servite la crema con la dadolata di topinambur e una spolverata di pepe.

Muffin di barbabietole, gorgonzola e noci

In una ciotola sbattete 2 uova con 100 g di yogurt intero, una tazza di latte e del sale. Con una frusta aggiungete 400 g di farina e una bustina di lievito. In un altro contenitore mescolate il gorgonzola dolce, le noci tritate e le barbabietole precedentemente lessate e salate. Unite i due impasti, riempite per i 2/3 con la crema gli stampini imburrati per i muffin, infornate a 180 per 30 minuti e quando saranno cotti servite con dello spinacino fresco condito con una emulsione di olio e limone.

Crostini con barbabietola e ricotta

Per questo antipasto procuratevi delle fettine di pane nero o alla segale. Fatelo grigliare in forno con una grattugiata di aglio. A parte tagliate in fettine sottili le barbabietole, cuocetele in forno per dieci minuti, sino a quando saranno croccanti. Ponete le fettine di barbabietola sui crostini, guarnite con una crema fatta da ricotta vaccina mescolata con un filetto di alice sott’olio e dell’erba cipollina tritata. Servite con un bicchiere di Prosecco Valdobbiadene.

Sushi di zucchina, barbabietola e noci

Finger food divertente e facile da preparare. Tagliate per il lungo le zucchine, fatele grigliare, salatele e stendetele su un piatto. Spalmatele con una crema che avrete ottenuto lavorando in una ciotola il taleggio con un filo di miele al castagno. Tagliate a dadini le barbabietole già cotte e distribuitele sulle zucchine. Arrotolate queste ultime su se stesse, fino a formare dei rotolini che sistemerete su un piatto da portata. Guarnite il sushi di zucchina con noci spezzettate e servite.

Torta barbabietola e cocco

Il sapore dolce della barbabietola la rende un ottimo ingrediente anche per preparare un dessert. Questa torta mescola il dolce della barbabietola con quello del cocco per un risultato che vi intrigherà. Per prima cosa frullate delle mandorle pelate con dei datteri e il succo di mezzo lime. Compattate il trito di mandorle in un piattino con l’aiuto di un coppa pasta. A parte frullate le barbabietole cotte con del latte di cocco fino a formare un composto morbido ma non liquido. Distribuite la crema di barbabietole sopra le mandorle tritate e guarnite con scaglie di cocco liofilizzato e servite subito.

5 creme facili per farcire le torte

Ecco 5 creme per farcire le torte che non impazziscono e non vi faranno impazzire!

Quanta soddisfazione può dare la preparazione di una golosa torta farcita con la crema?
Ma i passaggi da seguire sono tanti soprattutto se si decide di preparare tutto in casa a partire dalla base e dalla farcitura che è quasi sempre una crema pasticciera.

E se la crema pasticciera impazzisce?

La soluzione c’è. Per esempio non fate la classica crema con i tuorli, il latte caldo e la farina, ma provate tutte le alternative altrettanto golose, ma molto più semplici che stiamo per proporvi.
Ricordate sempre, però, che per realizzare una perfetta torta farcita dovete bagnare abbastanza la base altrimenti risulterà troppo secca e difficile da mangiar giù.
Poi non abbiate paura di utilizzare troppa crema. Ci deve essere uno strato generoso all’interno altrimenti sembrerà una semplice torta da colazione.

Infine, per quanto riguarda le decorazioni e le rifiniture, se non siete abili con il sac a poche, utilizzate un coltello senza lama per spalmare la panna sulla superficie e utilizzate della frutta di stagione per completare l’opera e arricchire la vostra torta di colore.

Ecco quindi, tutte le creme che potete preparare se non avete voglia di preparare la crema pasticcera.

creme facili

Crema al latte

Questa crema non contiene uova e quindi potrebbe diventare una crema vegana a tutti gli effetti utilizzando del latte vegetale. Si prepara scaldando 600 ml di latte (anche di riso) con 100 g di zucchero. Quando il latte è abbastanza caldo aggiungete circa 30 g di farina di riso setacciata (o maizena) e mescolate velocemente con una frusta. Aromatizzate a piacere con scorza di limone o arancia oppure con della vaniglia. Potete arricchirla con della panna montata.

Crema al mascarpone

Questa è la classica crema da tiramisù. Piace sempre a tutti e sta bene con ogni tipo di base. Se volete renderla un po’ più leggera sostituite una parte di mascarpone con la ricotta. Se volete renderla più golosa, invece, sostituite gli albumi montati a neve con della panna montata.

Crema al limone

Una crema che sembra pasticcera, ma non è perché manca la farina. Dunque una crema totalmente gluten free. Mescolate 4 uova e 100 g di zucchero in un pentolino a bagnomaria e poi aggiungete il succo di tre limoni e 120 g di burro.

Crema all’acqua

Una crema molto fresca e leggera. Non contiene latte né uova e si prepara in poco tempo. Mescolate 50 g di maizena con 170 di di zucchero e la scorza di un limone grattugiata, e aggiungete 250 ml di acqua a filo e mescolate bene con una frusta. Fate cuocere fino al primo bollore, poi spegnete la fiamma e aggiungete il succo di limone. Per renderla più vellutata aggiungete in cottura del burro.

Crema allo yogurt

Questa è una farcitura leggera perfetta per torte di frutta o cheesecake senza cottura. Mescolate 250 g di yogurt intero bianco con 130 g di zucchero a velo, aggiungete poi 8 g di gelatina sciolta in poca acqua e 250 g di panna montata. La consistenza è quella di una mousse.

Le regole per servire in modo perfetto il tè delle cinque

Temperatura dell’acqua, tempi di infusione, teiere smaltate o in porcellana, bustine o foglie sciolte: il servizio del tè sembra cosa semplice e invece, come per ogni rito, nasconde piccoli segreti. Scopriteli con noi

Nulla più di una tazza di tè alle cinque del pomeriggio dà l’idea di cosa sia un rito. Un momento tutto a sé, fatto di gesti e di regole sempre uguali derivanti dalla tradizione british. Sì, perché si fa presto a dire “Facciamoci una tazza di tè”, senza però avere l’idea esatta di un atto all’apparenza così semplice, come quello di immergere delle foglie essicate in acqua bollente, che in realtà richiede attenzioni particolarissime. Che siate tè addicted o soltanto estimatori, leggete e mettete in pratica!

George Orwell docet

Persino il romanziere inglese George Orwell si prese la briga di scrivere un piccolo libello come “A Nice cup of tea”, in cui spiegava, da amante vero, l’importanza di alcuni gesti per poter sorseggiare un’intensa e persistente tazza di tè, invece di un semplice infuso in acqua calda. Orwell raccomandava, tra le altre cose, di scegliere soltanto tè indiano o di Ceylon, perché, diceva, quello cinese non faceva sentire più saggio, più coraggioso o più ottimista, dopo averlo bevuto; di utilizzare una teiera in porcellana invece di una in argento o, peggio, in latta, per non snaturare il gusto dell’acqua; di adoperare tè sciolto invece delle più comuni bustine, perché le foglie devono essere lasciate libere e non imprigionate in filtri e infine di versare il latte nella tazza, dopo aver versato il tè e non prima, per evitare che se ne metta troppo.

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I 7 step per un perfect tea tasting secondo gli esperti di Dammann Frères

A Milano esiste un angolo delizioso dove poter soddisfare qualunque curiosità in merito a miscele di tè, profumi e fragranze provenienti da Giappone, Corea, Africa e Ceylon, oltre alle più caratteristiche teiere: è Dammann Frères, il luogo per gli amanti del tè, dove poter degustare le miscele più prelibate e dove scoprire i segreti per un servizio perfetto. A partire dalla temperatura dell’acqua, che cambia a seconda della tipologia di tè e dai tempi di infusione. Vediamo insieme.

TEMPERATURE E INFUSIONE. Per il tè verde, la temperatura dell’acqua deve essere di 70-80° e l’infusione delle foglie deve durare almeno 4 minuti. Il tè nero ha invece bisogno di una temperatura dell’acqua di 90° e di 4-5 minuti di infusione. Il tè bianco vuole acqua a 80° e dai 4 ai 7 minuti di infusione. Il tè Oolong se puro vuole acqua a 100° e 5 minuti di infusione, se miscelato con altri tè, l’acqua può arrivare a 90° e 3 minuti di infusione. Il Rooibos invece ha bisogno di acqua a 90° e di 5 minuti di infusione per dare il meglio di sè.

ACQUA DEL TE’. Lasciate stare l’acqua del rubinetto, senza dubbio perfetta da portare in tavola ma troppo dura, cioè ricca di calcare, per una semplice tazza di tè. Optate quindi per una minerale naturale e scegliete quella con il residuo fisso più basso. Sarà più leggera ed esalterà maggiormente il gusto del vostro tè.

BOLLITORE SI’, PENTOLINO NO. Come abbiamo visto ogni tè ha una propria temperatura dell’acqua per consentire a tutti gli aromi e oli essenziali di sprigionarsi al meglio. Con il bollitore sarete sicuri di aver raggiunto la giusta temperatura, con il pentolino sarà tutto più impreciso.

ACQUA BOLLENTE SULLE FOGLIE, NON IL CONTRARIO. Il servizio perfetto prevede che l’acqua caldissima si versi sulle foglie del tè. Il conto del tempo di infusione deve partire da questo momento. Vietato quindi versare prima l’acqua nella teiera e poi immergervi il tè, che deve essere rigorosamente sfuso (consentiti soltanto i sacchettini di garza, ma mai le bustine).

LE DOSI. Per un tè non troppo carico o troppo leggero, oltre ai tempi di infusione occorre considerare anche la quantità. Il giusto rapporto è di 2 g di tè in 15 cl di acqua a persona. In questo modo sarete certi di sorseggiare la vostra tazza di tè nel migliore dei modi.

LATTE, LIMONE O ZUCCHERO? Per i puristi della tazza di tè l’unico elemento che si possa aggiungere è il latte. Niente da fare per zucchero o limone, che altererebbero troppo il gusto. E il latte ricordatevi di mettetelo dopo aver versato il tè, non prima.

DIVERSI TE’ PER DIVERSI MOMENTI DELLA GIORNATA. Ogni tè ha un momento dedicato nel corso della giornata. Per il mattino è perfetto un tè nero, più forte, adatto a dare una carica di energia. Per il pranzo, ottimo un tè nero o uno verde. Al pomeriggio invece è più adatto un tè aromatico e delicato come può essere un tè bianco. Se desiderate qualcosa di caldo anche alla sera, meglio preferire una tisana, senza teina e quindi senza rischi di non prendere sonno.

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